L’intelligenza artificiale sta trasformando il mondo ad un ritmo sempre più rapido, tanto da influenzare profondamente ogni aspetto della nostra vita. Dall’economia alla sanità, dallo svago all’istruzione, diversi Paesi intendono adottare strategie per una corretta gestione delle IA e per la formazione dei giovani.
Fra essi spicca l’Estonia, la cui scuola investe da anni nel digitale ed è considerata la migliore in Europa, che potrebbe diventare il modello di riferimento anche nel campo delle intelligenze artificiali. Come riporta il Corriere della Sera , infatti, dal prossimo anno scolastico le IA verranno integrate nei programmi scolastici.
La scuola migliore d’Europa
Forse per alcuni sarà una sorpresa che l’Estonia sia considerata da molti la scuola migliore d’Europa. A sostenerlo è il recente rapporto OCSE-PISA, che riconosce i massicci investimenti nel digitale e nella formazione dei docenti avvenuti negli ultimi decenni.
Uno dei principi fondamentali dell’educazione estone è infatti l’uso consapevole della tecnologia, per cui smartphone e tablet non vanno visti come distrazioni ma come strumenti di apprendimento. Questo approccio richiede ovviamente una formazione continua anche per i docenti, e non solo per gli studenti.
Se quindi in Italia si discute ancora se e come integrare lo smartphone a scuola, altri Paesi vanno avanti forti di un sistema scolastico all’avanguardia. Di conseguenza, non stupisce che anche il settore delle nuove intelligenze artificiali veda l’Estonia ai vertici, con il nuovo progetto AI Leap.
Capire l’intelligenza artificiale
AI Leap punta quindi ad integrare l’intelligenza artificiale nel percorso scolastico, così da aiutare gli studenti estoni a sviluppare le competenze digitali fondamentali nel mondo contemporaneo. Come riporta il Corriere, la stessa ministra dell’istruzione Kristina Kallas è conscia di questo aspetto e delle sue ricadute su altri settori della vita in società.
Pertanto, preparare i giovani a comprendere le intelligenze artificiali servirà per migliorare la competitività di una nazione piccola come l’Estonia. Dello stesso avviso è anche il Presidente Alar Karis, che sottolinea l’importanza del cambiamento:
L’Intelligenza Artificiale ha modificato il mondo in modo permanente, e la scuola deve adattarsi. Con le migliori tecnologie disponibili, l’istruzione diventerà non solo più efficace, ma anche più personalizzata.
L’investimento estone ricorda le parole del Premio Nobel Giorgio Parisi a proposito delle IA. Secondo il fisico italiano, infatti, è fondamentale insegnare agli studenti che l’intelligenza artificiale non va temuta ma governata. Si tratta di una lezione che ancora fatica a farsi strada in Italia ma che invece sta avendo successo in Europa, come testimonia il progetto estone di formazione di studenti e docenti.
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L’intelligenza artificiale a scuola
Se è vero che l’intelligenza artificiale entrerà nella scuola estone a partire dal settembre 2025, è altrettanto vero che un aspetto cruciale del progetto AI Leap riguarda la formazione degli insegnanti. Si partirà quest’anno con 20 mila studenti e 3000 insegnanti, ma già dall’anno prossimo si parla di quasi 60 mila studenti e 5000 insegnanti.
L’obiettivo è chiaro: formare una generazione di cittadini digitali consapevoli è impossibile se, allo stesso tempo, non migliora anche l’efficacia della scuola. E per fare ciò è necessario investire con un piano ben preciso che tenga in considerazione tutte le variabili in gioco.
Di per sé, insomma, l’intelligenza artificiale non è nociva né dannosa: in quanto strumento, riflette l’uso che se ne fa e la consapevolezza di chi la impiega. Ad oggi le IA non rappresentano quindi una tecnologia del futuro ma un fenomeno che ridefinisce il nostro presente.
Per questa ragione, vanno trattate come strumenti da conoscere e non come novità da respingere tout court, dall’alto di un sistema che fatica a rinnovarsi. E che faticherà sempre di più in futuro.