La rivista per la scuola e per la didattica
STORIA

Insegnamento della storia nella scuola primaria, ecco i migliori metodi didattici

Esistono fondamentalmente due metodi per insegnare, e dunque imparare, la storia: il metodo tematico, cioè la presentazione di un tema, per esempio la necessità di procurarsi cibo oppure la scrittura, cercando di capire come si è sviluppato nel tempo, in una civiltà o in una popolazione ed il metodo cronologico, cioè la presentazione di fatti in successione, seguendo una sequenza lineare e ordinata, concatenando gli avvenimenti in una prospettiva di causa-conseguenza.

IL METODO TEMATICO

Il metodo tematico privilegia l’apprendimento attraverso l’osservazione delle fonti o la ricostruzione iconica di aspetti di civiltà, di avvenimenti significativi. Possiamo dire che è il “metodo dell’investigatore”. È deduttivo: è come un giallo in cui si risale ai fatti e alla loro narrazione attraverso l’esame degli indizi. È il più adatto ai bambini della Scuola Primaria perché evocativo, permette la narrazione e il coinvolgimento emotivo.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

È il metodo hands-on che consente di “toccare con mano”; è un approccio che consente altresì di “fare”, di costruire il proprio sapere. Non è astratto e permette di andare oltre la visione della storia intesa come una sequenza di date, guerre, re, eroi.

Il metodo tematico, però, ha un difetto: non consente di “coprire” lunghi periodi, come invece avviene con l’approccio cronologico. Risulta più difficile l’utilizzo della “linea del tempo” per collocare in ordine diacronico gli avvenimenti e lo sviluppo degli aspetti antropologici e culturali (cioè seguendo il loro susseguirsi nel tempo).

Indicazioni Nazionali

“È necessario sottolineare l’importanza, a partire dalla Scuola Primaria, dell’apprendimento della storia centrato su temi che riguardano l’insieme dei problemi della vita umana sul pianeta: la trasformazione progressiva dell’ambiente naturale, i molti passaggi dello sviluppo tecnico, la divisione del lavoro e la differenziazione sociale, le migrazioni e la conquista dei territori, il conflitto interno e quello esterno alle comunità, la custodia e la trasmissione del sapere, i codici e i mezzi della comunicazione, la nascita e lo sviluppo delle credenze e della ritualità, il sorgere e l’evoluzione del sentimento religioso e delle norme, la costruzione delle diverse forme di governo”.

IL METODO CRONOLOGICO

Il metodo cronologico è quello tipico, adottato anche in altre discipline: la letteratura e la filosofia, per esempio, sono spesso intese come lo studio della “storia della letteratura”, della “storia della filosofia”. Questo metodo offre un ampio ventaglio di conoscenze, ma rende più difficoltoso il raggiungimento delle competenze, ovvero come utilizzare le nozioni apprese per leggere la realtà, per farne tesoro nella vita personale.

Con il metodo cronologico è possibile far percepire il flusso degli avvenimenti; è più facile spiegarli, se sono “messi in fila” in una successione ordinata, ed è più facile far rilevare i nessi di causalità. Relegare l’insegnamento della storia a una catena di fatti è, però, poco appassionante per i bambini, poiché essi avranno l’impressione che studiare la storia significhi studiare nomi e date. Inoltre, le causalità che mettono in relazione gli avvenimenti sono spesso troppo complesse perché possano essere comprese in modo corretto da bambini della Scuola Primaria.

Questo non vuol dire che debba essere escluso lo studio dei fatti, ma occorre che questi siano sempre inseriti in un quadro più “narrativo”. In più, con il metodo cronologico è difficile cogliere analogie tra periodi storici diversi, comparare cultura, tecnologia, aspetti antropologici in società differenti. Gli argomenti trattati a inizio anno difficilmente saranno spontaneamente messi in relazione con un argomento trattato a fine anno. Risulta difficile anche comparare e concatenare fatti avvenuti in luoghi geograficamente diversi e lontani tra loro.

LEGGI ANCHE: Si chiama Flip Poster ed è una “Lim Analogica” per intelligenze multiple anche per l’insegnamento della storia di cui è impossibile fare a meno

QUAL È IL METODO DA PRIVILEGIARE

Premesso che la contrapposizione tra i due metodi non deve risultare una guerra culturale, la cosa migliore è la “combinazione tra i due metodi”. Per quanto riguarda i contenuti che verranno presentati negli ultimi due anni della Scuola Primaria è bene sottolineare i temi e gli aspetti trasversali alle diverse civiltà. La linea del tempo sarà assolutamente importante per aiutare gli allievi a collocare gli avvenimenti e i progressi culturali e sociali, ma occorre ricordare sempre che i periodi storici affrontati sono “molto distanti” dal nostro tempo e non bisogna sorprendersi se una spiegazione che inizia con “Nel 670 a.C.” suonerà alle orecchie degli alunni come il più classico dei “C’era una volta…”.

Indicazioni Nazionali

“La storia generale nella Scuola Primaria è deputata a far scoprire agli alunni il mondo storico mediante la costruzione di un sistema di conoscenze riguardanti quadri di civiltà o quadri storico-sociali senza tralasciare i fatti storici fondamentali”.

Insegnare storia tra laboratorio, narrazione e drammatizzazione

La storia di popolazioni e avvenimenti lontanissimi può essere costruita in una sorta di laboratorio scolastico. Per farlo, occorre sollecitare la capacità deduttiva, evocativa e rappresentativa degli alunni.

IL LABORATORIO

Lo studio della storia si fa laboratorio: la storia si collega a un ambiente, alla struttura di una società, agli aspetti culturali e antropologici. La “scoperta” delle fonti storiche, in questo approccio, costituisce il nucleo dell’insegnamento, perché la Storia viene vista non come un insieme di conoscenze, ma come l’esplorazione di una serie di oggetti e documenti che sopravvivono al passato, che ci permettono di indagarlo, di conoscerlo. Raggiunto quest’ultimo obiettivo si può passare a dare un ordine cronologico.

LA NARRAZIONE E LA DRAMMATIZZAZIONE

Molto affascinante per i bambini (e non solo) è la costruzione del racconto storico attraverso la drammatizzazione. Caratterizzare la presentazione delle diverse popolazioni puntando sulle loro particolarità o specificità serve quasi a “personalizzare” un popolo, a dargli una connotazione “umana”, cioè a farlo percepire e avvertire come un insieme di uomini, donne, bambini che hanno vissuto come noi, ma in un ambiente diverso e con mezzi diversi a disposizione.

IL LIBRO DI TESTO

Con questa metodologia di lavoro il libro di testo diventa l’approdo finale, che serve per mettere a fuoco le considerazioni, le intuizioni, le riflessioni sorte e affiorate grazie a un approccio laboratoriale. Proprio rispettando questi principi, nel sussidiario Nuovi Traguardi Discipline Storia, di cui siamo autrici, si è scelto di proporre i diversi argomenti in forma narrativa, senza l’elencazione delle date in cui gli avvenimenti sono accaduti.

nuovi traguardi discipline storia

NUOVI TRAGUARDI DISCIPLINE

Scopri il sussidiario delle discipline di quarta e quinta per la scuola primaria del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica

Per ricostruire la cronologia dei fatti è sempre presente la linea del tempo, che può servire come “bussola” orientativa per una giusta collocazione dei fatti presentati in successione temporale. La parte fattuale e quella antropologica sono distinte, proprio per permettere di collegare e confrontare tra loro gli aspetti culturali, sociali, religiosi e artistici delle diverse civiltà. Questo modello di trattazione consente di cominciare ad affrontare in maniera graduale la visione storica di causalità tra i diversi avvenimenti storici.

DA DOVE PARTIRE

I due macro-capitoli (Vivere lungo i fiumi, Vivere sul mare) si aprono con pagine introduttive che riguardano prevalentemente l’aspetto antropologico e servono per far conoscere gli aspetti comuni delle civiltà che in quei contesti storico-geografici hanno avuto origine e si sono sviluppate.

LEGGI ANCHE: Nuovi Traguardi Discipline è il miglior sussidiario delle discipline

COME PROCEDERE

Per capire l’evoluzione storica di un argomento è fondamentale procedere a
grandi linee in questo modo:

  1. descrivere una situazione iniziale, prima, cioè, che si siano innescate le trasformazioni o eventi particolarmente significativi come una migrazione o una guerra o un significativo cambiamento socio-politico;
  2. mostrare riproduzioni di fonti e cercare di far rilevare indicazioni utili che aiutino a ricostruire un aspetto di carattere antropologico o un fatto storico;
  3. attraverso domande o suggerimenti mirati portare gli alunni a organizzare le loro ”conquiste”, per spiegare quali possano essere stati i cambiamenti in quel contesto geostorico;
  4. solo dopo questo lavoro deduttivo, passare a esplicitare chiaramente i fatti, a collocarli in un periodo, organizzandoli per comodità sulla linea del tempo;
  5. a conclusione, proporre un confronto e una riflessione tra la situazione iniziale e quella finale, dopo il susseguirsi di cambiamenti di carattere antropologico, storico, sociale e politico che si sono analizzati.

Questo modo di procedere consentirà di raggiungere traguardi di competenza, traguardi che non parlano solo di fatti da conoscere, ma di processi da padroneggiare.

LA COSTRUZIONE DELLE COMPETENZE

Il metodo cronologico favorisce l’acquisizione di una grande quantità di nozioni e conoscenze, ma non è “economico” per l’acquisizione di competenze. Costruirsi competenze storiche partendo esclusivamente dalle conoscenze non è impossibile – in fondo è la strada che è stata percorsa fino a qualche decennio fa – ma è molto più faticoso e richiede tempo. Con modelli didattici più coinvolgenti, gli alunni costruiscono il loro sapere scoprendo e lavorando “come storici”.

nuovi traguardi discipline storia

NUOVI TRAGUARDI DISCIPLINE

Scopri il sussidiario delle discipline di quarta e quinta per la scuola primaria del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Come insegnare la matematica con Direzione Discipline

matematica con direzione discipline

Insegnare matematica nella scuola primaria può sembrare una scalata. Non tanto per i contenuti in sé, quanto per la percezione diffusa – tra bambini, famiglie e talvolta anche tra noi adulti – che questa sia la materia “difficile”, quella che “o ce l’hai nel sangue o niente da fare”. Eppure, la matematica non è un talento innato, non è riservata a pochi. È un linguaggio, uno strumento potente per interpretare…

Una classe rumorosa non è una classe problematica

classe problematica

Chi insegna nella secondaria di primo o secondo grado conosce bene quella situazione. Magari stai facendo una bella attività a coppie, i ragazzi si stanno confrontando, c’è energia, partecipazione, voci che si sovrappongono… E poi, a fine ora, arriva la frecciatina del collega: “Ma nella tua classe c’è sempre tutto questo chiasso?” A quel punto potresti sorridere, cambiare discorso, spiegare. Io, ormai, rispondo con semplicità: “Stanno imparando.” E non è…

Direzione Discipline è il sussidiario più interessante tra le nuove proposte per le classi quarta e quinta scuola primaria

direzione discipline 2025

Quando si tratta di scegliere un sussidiario per le classi quarta e la quinta di scuola primaria, la parola d’ordine è una sola: efficacia. Ma se a questa aggiungiamo anche un pizzico di freschezza, una bella dose di inclusività e un approccio che mette davvero al centro il metodo di studio… beh, allora parliamo di Direzione Discipline. Questo corso ministeriale, frutto del lavoro del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica,…

Ma quindi, geometria in classe prima alla primaria si può fare, sì o no?

geometria in classe prima

La geometria è una di quelle parole che, quando si affaccia tra i banchi della prima primaria, genera subito qualche dubbio. “Ma si fa geometria in prima?”, ci si chiede spesso. Altre volte il dubbio si ripresenta, a distanza di tempo, con un altro volto: “Ma quando si comincia, davvero, con la geometria?” La verità è che la geometria non ha un punto di partenza ufficiale. Non comincia con una…

Il bullismo nasce nelle scuole medie

bullismo nasce nelle scuole medie

Il bullismo è uno dei problemi più urgenti della nostra società e, benché non sia circoscritto all’ambito scolastico, proprio all’interno della scuola trova il suo inizio. Lo conferma il Rapporto ESPAD Italia per il 2023 che, insieme ad altri studi, monitora i comportamenti a rischio fra gli studenti della scuola secondaria. Fra i dati analizzati dall’indagine, i più allarmanti riguardano la fascia d’età in cui cominciano i primi atteggiamenti di…

Nel cuore delle parole, il sussidiario delle letture dai doppi finali per scoprire le tipologie testuali attraverso un metodo deduttivo

nel cuore delle parole 2025

Nel cuore delle parole è un’opera che si pone l’obiettivo di accompagnare gli alunni e le alunne nel loro viaggio di crescita nel mondo del sapere. Ma non solo. In questo particolare momento storico la società richiede a gran voce a tutte le agenzie educative di farsi carico non solo delle competenze cognitive, ma anche e soprattutto dell’educazione affettivo-emotiva, al fine di preparare i cittadini e le cittadine del domani…

L’intelligenza artificiale tende a “compiacerci”, cercando di confermare le sue affermazioni, anche quando queste sono palesemente false

intelligenza artificiale tende a compiacerci

Di intelligenza artificiale in ambito scolastico si parla ormai ogni giorno, o quasi, e non sempre in termini lusinghieri. Sono molti i docenti che vorrebbero usarla, altrettanti quelli che già la utilizzano ma, allo stesso tempo, tantissimi insegnanti si dicono diffidenti. Docenti e studenti tuttavia ignorano il rischio più grande che risiede nell’uso delle IA generative per svolgere un qualche compito: le informazioni sbagliate. Le intelligenze artificiali sono spesso inattendibili…

Hai visto la novità?

X