“La storia, come campo scientifico di studio, è la disciplina nella quale si imparano a conoscere e interpretare fatti, eventi e processi del passato. Le conoscenze del passato offrono metodi e saperi utili per comprendere e interpretare il presente” (Indicazioni Nazionali).
Le Indicazioni Nazionali individuano dunque la conoscenza del passato come un modo per vivere consapevolmente il presente, per formare cittadini responsabili e coscienti. Nei primi anni della Scuola Primaria l’insegnamento della storia si concentrerà sulla “storia narrata”, cioè quella che racconta fatti e avvenimenti offrendo lo spunto per discutere e cominciare a interpretare ciò che viene conosciuto attraverso le categorie tipiche della storia.
Per apprendere un metodo e per organizzare le conoscenze storiche bisogna cominciare ad attribuire significato ai fatti narrati e a collegarli tra loro sia in ordine logico sia in ordine cronologico. In questo modo si prepara il terreno al passaggio successivo: imparare a ricostruire con metodo i fatti significativi, attraverso le tracce che altre persone o cose hanno lasciato. L’insegnante dovrà stimolare nel bambino la costruzione di una struttura mentale per saper collocare, collegare e spiegare gli avvenimenti del passato.
Questo non vuol dire trasformare tutti gli alunni in storici, ma offrire loro gli strumenti per saper leggere gli avvenimenti in chiave storica, in modo da poter capire, comprendere e interpretare non solo il passato, ma anche il presente.
I contenuti della programmazione della classe seconda sono riferiti all’esperienza diretta dell’allievo, e mirano ad acquisire abilità e competenze che poi saranno sviluppate negli anni successivi, con riferimento, però, a eventi storici che riguardano tutta l’umanità. Sarà molto importante far trovare al bambino concretamente e personalmente oggetti, testimonianze orali, documenti che permettano di ricostruire la sua storia, del posto in cui abita o la storia di un oggetto, documentando il mutamento avvenuto nel corso degli anni.
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IL PERCORSO DIDATTICO
All’inizio dell’anno scolastico è utile riprendere alcuni concetti base per verificare che i bambini li abbiano interiorizzati e, quindi, possano costituire il loro bagaglio di partenza. Per questo sono presenti esercizi sul significato delle “parole del tempo”, sullo scorrere ciclico del tempo e sulla contemporaneità. Successivamente i bambini capiranno sempre meglio che lo scorrere del tempo può essere misurato anche con strumenti che bisogna imparare a utilizzare.
A questo proposito l’insegnante può far usare il calendario e realizzare degli orologi con le lancette per le ore, ma anche l’orologio della settimana e delle stagioni. È consigliabile costruire insieme ai bambini un calendario di classe, da appendere, e su cui segnare gli avvenimenti importanti e significativi che via via accadono alla classe e a ciascuno.
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A questo punto l’insegnante introdurrà il concetto di cambiamento. Farà notare che alcune cose cambiano per il passare del tempo, ma anche che non tutti i cambiamenti avvengono solo per questo motivo.
Se un bambino cresce è perché il tempo scorre, ma un paesaggio cambia perché l’uomo è inter venuto costruendo strade, case… Man mano che il bambino riesce a sistemare i fatti nel tempo, si fa strada l’idea di passato; nasce l’esigenza di richiamarlo alla memoria e, quando questa non è sufficiente, è necessario il ricorso alle fonti.
È questo il momento in cui l’insegnante conduce gli alunni a ragionare in termini di storia vera e propria. Partirà dal vissuto del bambino per passare all’infanzia delle generazioni precedenti. Un secolo di storia, gli eventi e i costumi di quello che è il suo contesto di appartenenza fornirà ricchi e significativi spunti di indagine per lo studio della storia nel secondo anno della Scuola Primaria.
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI STORIA CLASSE SECONDA CON ABILITÀ INIZIALI