La rivista per la scuola e per la didattica
EDUCAZIONE

La preside scrive una lettera agli studenti bocciati, condivisa da migliaia di persone in rete: “Un’occasione persa, non la fine del mondo”

Una lettera scritta dalla preside del liceo scientifico Bottoni a Milano sta facendo il giro della città, rivolta agli studenti che sono stati bocciati. “Quando bocci un ragazzo, stai implicitamente ammettendo di aver fallito”, scrive la dirigente scolastica. “Ma le grandi vittorie spesso nascono dagli insuccessi. E fra dieci anni nessuno si ricorderà di questa situazione”.

“In questo momento, immagino che tu sia seduto davanti al computer. Potresti leggere una scritta che dice: ‘Non ammesso alla classe successiva’, o forse ‘Non ammesso agli esami’. Suppongo che tu possa odiare quel messaggio”. Così inizia la lettera pubblicata sui social media da Giovanna Mezzatesta, preside del liceo scientifico Piero Bottoni in via Mac Mahon a Milano. Il suo pubblico? Gli studenti bocciati.

“PERSA UNA PARTITA, NON IL CAMPIONATO”

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Ma non si tratta di una critica. “Forse pensi che questa decisione sia stata presa per punirti, o addirittura perché non ti sopportiamo. Non è così. Bocciare un ragazzo significa riconoscere un fallimento. Significa ammettere di non essere riusciti a motivarti abbastanza, a farti dare il massimo o a suscitare la tua passione”.

“Certo, potresti anche aver fatto poco… Sì, in effetti, potevi dare di più! Ma non è solo questo”, prosegue la lettera della preside ai ragazzi bocciati. “È come se ti avessimo fatto un bel regalo e tu l’avessi lasciato in un cassetto. Non riesco a togliermi dalla testa l’idea che, se il regalo è finito in quel cassetto, è anche colpa mia per aver scelto qualcosa che non era adatto a te”.

UN INCORAGGIAMENTO PER IL FUTURO

Il messaggio della dirigente scolastica si apre poi a una prospettiva di speranza. “Abbiamo giocato male e abbiamo perso una partita, ma non abbiamo perso il campionato. Ora potresti sentirti un perdente e pensare di sprecare il tuo tempo, ma non è così: tra dieci anni nessuno si ricorderà di questa bocciatura. Tutti guarderanno alla persona che sarai diventato, non al tempo impiegato per completare la scuola. E la persona che diventerai comincia domani mattina, quando ti sveglierai con la determinazione di dimostrare che puoi fare di più”.

E conclude così: “Non temere il giudizio degli altri, perché spesso sono gli insuccessi a dare vita alle più grandi vittorie. Credi in te stesso, proprio come noi crediamo in te. Vedrai che riuscirai a realizzare i tuoi sogni!”.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


In una scuola di Milano gli studenti valutano i professori: è stata annunciata la “pagella dei docenti”

studenti valutano i professori

Il tema della valutazione è uno dei più importanti in ambito scolastico, ma di solito riguarda soltanto gli studenti, con voti e giudizi che indicano un certo livello di preparazione. Eppure, oggi è altrettanto importante anche la valutazione degli insegnanti, come avviene in un liceo di Milano, in cui è stata introdotta la pagella dei docenti. A compilarla non sarebbero i colleghi, come voleva l’ex Ministro Bianchi, né le graduatorie,…

A scuola si impara facendo, l’impatto della pedagogia attiva di John Dewey

John Dewey

A ottobre ricorre l’anniversario della nascita di John Dewey: anche se il nome forse dirà poco ai più, si tratta di una figura che ha avuto un’influenza enorme sulla pedagogia moderna. Dobbiamo infatti a Dewey il concetto del learning by doing: il nuovo approccio, basato sull’idea che gli studenti imparano meglio facendo, è diventato fondamentale nelle moderne metodologie educative. Vediamo allora l’importanza di John Dewey e del suo concetto di…

Un gruppo di maestre “svuota” una libreria acquistando tutti i libri di narrativa e per bambini in vetrina

gruppo di maestre svuota una libreria

Che la lettura sia importante nello sviluppo dei più giovani e nella vita degli adulti, non è certo un mistero. Tuttavia, gli ultimi anni hanno visto una decadenza lenta ma continua di questa pratica, tanto che oggi 6 italiani su 10 non leggono neanche un libro all’anno. Per questa ragione, ogni iniziativa che riesca a portare le persone a leggere (un po’) di più è sempre gradita. Se a Modena…

A Milano c’è un liceo in cui la filosofia verrà insegnata insieme all’intelligenza artificiale

filosofia verrà insegnata insieme all'intelligenza artificiale

Anno dopo anno, la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale stanno diventando una parte sempre più integrante della nostra società. In particolare, le IA si stanno diffondendo in tutti i settori produttivi e della vita sociale, scuola compresa. Se è vero che il 40% degli insegnanti è favorevole all’intelligenza artificiale a scuola, allo stesso tempo bisogna approcciare questa novità in modo consapevole. Diventa essenziale, insomma, preparare gli studenti alle opportunità e…

Fiorella Mannoia confessa di non essere stata una studentessa modello e lancia un appello agli studenti: “Se non leggete saranno gli altri a pensare per voi”

fiorella mannoia

Il rapporto fra studenti e docenti è sempre stato una parte importante delle dinamiche scolastiche, anche nei momenti di tensione. Ne ha parlato di recente anche Fiorella Mannoia, ospite a “La Fisica dell’Amore” in onda su Rai 2. Nel programma condotto dal docente e influencer Vincenzo Schettini, la cantante ha toccato diversi temi, fra cui il rapporto con gli insegnanti e il ruolo che questi ultimi hanno nella crescita degli…

Se un insegnante dà pochi compiti per casa significa che non vuole bene agli studenti

pochi compiti per casa

Non tutti gli insegnanti meritano di essere seguiti: questo il cuore del discorso tenuto da Nicola Gratteri per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una scuola di Casola, in provincia di Napoli. Il procuratore della Repubblica ha parlato agli studenti, mettendoli in guardia da alcuni insegnanti e dai pericoli del web, verso cui è fondamentale mantenere un atteggiamento critico. Con un augurio verso i più giovani, che dalla scuola costruiscono il loro…

La scuola è un luogo di disobbedienza verso sé stessi, dove si forgia l’individuo. In terzo superiore non puoi essere vittima del possibile lavoro causato dalla probabile università

luogo di disobbedienza

Oggi sembra che tutti abbiano un’opinione sul ruolo della scuola ma, allo stesso tempo, in pochi ne sono consapevoli. Da una parte, si sente parlare di educazione come strumento per formare i giovani, mentre dall’altra la scuola emerge come soggetto ormai slegato dalle vere esigenze degli studenti. Nel dibattito sul ruolo della scuola contemporanea si inserisce anche la voce di Edoardo Prati, giovane studente di lettere classiche e influencer. Ospite…

La riforma del voto in condotta non convince Novara: “La scuola non deve trasformarsi in un luogo di punizione”

riforma del voto in condotta

“La scuola non è un luogo di espiazione della pena e di punizione, bensì di apprendimento”. Con queste parole il pedagogista Daniele Novara critica la riforma del voto in condotta voluta da Giuseppe Valditara. Se per il Ministro dell’Istruzione e del Merito il voto in condotta deve essere più determinante ai fini della bocciatura, Novara è in disaccordo su tutta la linea: “così si sviliscono i presupposti della scuola stessa”….

La scuola istruisce, quando ce la fa, ma non educa. Smartphone e computer devono stare fuori dalle classi

la scuola istruisce

In un contesto sociale sempre più complesso, ci sono alcune istituzioni che rischiano di perdere la propria identità. Una di queste è la scuola, al centro della lectio magistralis di Umberto Galimberti al Settembre Pedagogico di Andria . Secondo il filosofo, la scuola oggi istruisce ma non educa, e anzi ricorre troppo agli strumenti tecnologici per sopperire alle proprie mancanze. Quale può essere la soluzione? La scuola istruisce, ma non…

Gli studenti non si alzano dal banco per stare al cellulare neanche durante le ricreazione, un liceo di Torino dice basta: “Saranno ritirati all’ingresso”

stare al cellulare

Il rapporto degli studenti con lo smartphone non è certo dei più semplici, come molti insegnanti e dirigenti sanno molto bene. Per questa ragione, di recente il Liceo Scientifico Alessandro Volta di Torino ha deciso di introdurre il divieto di usare il cellulare a scuola per gli studenti del biennio. Si tratta di una decisione che, per quanto possa sembrare estrema, non è un unicum nel panorama scolastico italiano e…

great

Quaderni operativi?

X

invalsi 2025