L’Italia ha un sistema scolastico arretrato, ancora intrappolato nella rigida divisione tra materie scientifiche e materie umanistiche. Si tratta di una riflessione che Piergiorgio Odifreddi ha condiviso con l’Huffington Post nel corso di un’intervista. Secondo il matematico e divulgatore, è fondamentale rinnovare la scuola e riportarla alla sua funzione primaria: preparare gli strumenti al mondo reale. Proprio questo tema, oggi vivo più che mai, sarà al centro dell’intervento di Piergiorgio Odifreddi a EducAbility 2024, nuova edizione del grande evento formativo per docenti e dirigenti.
All’origine dei problemi della scuola
Nella contrapposizione fra materie umanistiche e materie scientifiche, Piergiorgio Odifreddi vede innanzitutto motivazioni politiche e culturali che vengono da lontano. Per essere precisi, il matematico e divulgatore individua nella riforma Gentile del 1923 l’inizio di una spaccatura fra i due indirizzi, spaccatura che ancora oggi non è stata sanata. Eppure, riconosce Odifreddi:
Se quindi per Galli della Loggia i problemi della scuola iniziano nel 1969, ossia dopo i moti studenteschi, Piergiorgio Odifreddi individua una causa molto meno recente. La riforma Gentile crea infatti una separazione netta fra i figli dei ricchi, che avrebbero frequentato il liceo classico e sarebbero diventati la classe dirigente, e tutti gli altri, destinati agli istituti tecnici. Un problema del quale vediamo le conseguenze ancora oggi.
materie scientifiche e umanistiche
Insomma, la dicotomia fra cultura umanistica e cultura scientifica riflette ancora oggi le scelte, e la società, del passato. Secondo Odifreddi però l’incomunicabilità deriva dalla chiusura a tratti “elitaria” della prima rispetto alla seconda. Continua il matematico e divulgatore:
Proprio per la pervasività di questa dicotomia, è tuttavia fondamentale ripensare la scuola italiana, a partire dalle indicazioni ministeriali di insegnamento e dai metodi degli insegnanti. Certo, riconosce Odifreddi, oggi le ore per le materie scientifiche sono aumentate al liceo classico, ma ancora non basta.
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Il bisogno di riformare la scuola
Che i problemi della scuola siano sistemici è abbastanza chiaro: programmi antiquati, disinteresse dei giovani, mancata autorevolezza degli insegnanti, burocrazia infinita, e così via. Serve un rinnovamento della scuola che passi anche attraverso un rinnovamento della figura del docente:
E proprio a questi ultimi Piergiorgio Odifreddi si rivolgerà nel suo intervento a EducAbility 2024, che si terrà a Bari il 15 novembre . In questa nuova edizione, il matematico e divulgatore parlerà di nuovi metodi di insegnamento che sappiano affascinare senza banalizzare o ridursi a mero intrattenimento. Insomma, la riforma della scuola non può che partire dagli insegnanti stessi e dalla loro missione, in attesa che la politica faccia finalmente la sua parte.
Per maggiori informazioni, rimandiamo al sito ufficiale di EducAbility 2024 : l’evento è accreditato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, ed è valido ai fini della formazione e dell’esonero a scuola.