La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

La scuola è un’istituzione, non un commento sui gruppi Whatsapp

Capita sempre più frequentemente di assistere ad un fenomeno molto in voga, spesso posto in essere da alcuni genitori nei confronti degli insegnanti dei propri figli, si tratta di quella tendenza a mettere in discussione le scelte didattiche, metodologiche e operative attuate dai docenti. Lo si fa dapprima diffondendo nei famigerati gruppi whatsapp giudizi, riflessioni “ad alta voce” o velate, vere e proprie campagne di delegittimazione, per poi approdare alla fatidica mail, telefonata o incontro richiesto al dirigente scolastico per segnalare, con fare minaccioso, le proprie posizioni.

Quasi come se il DS avesse diritto di “vita o di morte” (come minimo di pubblica gogna) sui docenti. Ci sono casi in cui il livello di interferenza con le attività dei docenti è talmente alto che alcuni genitori telefonano, chiamano, interloquiscono direttamente con l’insegnante come se parlassero con un proprio familiare o il banco al mercato dove negoziare il prezzo delle mele.

Spesso durante la pandemia la cronaca ci ha segnalato casi in cui alcuni genitori sono intervenuti direttamente dalla postazione online dei propri figli per segnalare mancanze, perplessità ed esprimere giudizi pubblici sull’operato e le scelte adottate dal docente (che forte è la mia mamma penserà il pargoletto mentre il proprio genitore insulta la maestra).

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Ebbene sì, per molti genitori (non per tutti, per fortuna) la scuola è diventata la camera di sfogo dei propri giudizi sulla società e tutto ciò che nella società non funziona. Il problema è che spesso dall’altra parte ci sono professionisti e soprattutto persone che quotidianamente preparano lezioni, organizzano la didattica, partecipano all’organizzazione burocratica complessiva dell’istituzione e che spesso antepongono questi interessi anche alle proprie vite private, con stipendi tra l’altro che aiutano a vivere ma non certamente ad arricchirsi link esterno

Persone che hanno affrontato anni di studio e hanno fatto la cosiddetta “gavetta” tra supplenze a migliaia di kilometri da casa e preparazioni infinite per concorsi, corsi di formazione, scuole di specializzazione, tirocini formativi ecc. Un universo di storie personali e soprattutto di professionalità a servizio della crescita del Paese.

La scuola è un’istituzione, non un servizio di formazione come potrebbe essere la scuola di nuoto, di tennis o di calcio per i propri figli, altrettanto dignitose e fondamentali ma che non rappresentano il sistema formale dell’istruzione. Gli insegnanti, con il loro prezioso lavoro anche durante questa pandemia, rappresentano l’interfaccia e la sostanza di questo apparato istituzionale, rispettarli significa lavorare perché lo stato si fondi su elementi inamovibili, certezze su cui costruire il percorso di crescita dei propri figli ma anche di strutturazione complessiva dell’intero Paese.

Contestare con superficialità un docente, soprattutto se non ci sono elementi seri da dover criticare, significa delegittimare anche agli occhi dei propri figli l’intera istituzione e significa soprattutto non aver compreso che si finisce per minare alla base l’unica istituzione che promuove lo sviluppo intellettuale e il progresso dello stato. Meno Whatsapp più consapevolezza.

E tu cosa ne pensi sull’uso dei gruppi Whatsapp tra docenti e genitori in questo modo? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


In una scuola di Milano gli studenti valutano i professori: è stata annunciata la “pagella dei docenti”

studenti valutano i professori

Il tema della valutazione è uno dei più importanti in ambito scolastico, ma di solito riguarda soltanto gli studenti, con voti e giudizi che indicano un certo livello di preparazione. Eppure, oggi è altrettanto importante anche la valutazione degli insegnanti, come avviene in un liceo di Milano, in cui è stata introdotta la pagella dei docenti. A compilarla non sarebbero i colleghi, come voleva l’ex Ministro Bianchi, né le graduatorie,…

A scuola si impara facendo, l’impatto della pedagogia attiva di John Dewey

John Dewey

A ottobre ricorre l’anniversario della nascita di John Dewey: anche se il nome forse dirà poco ai più, si tratta di una figura che ha avuto un’influenza enorme sulla pedagogia moderna. Dobbiamo infatti a Dewey il concetto del learning by doing: il nuovo approccio, basato sull’idea che gli studenti imparano meglio facendo, è diventato fondamentale nelle moderne metodologie educative. Vediamo allora l’importanza di John Dewey e del suo concetto di…

Un gruppo di maestre “svuota” una libreria acquistando tutti i libri di narrativa e per bambini in vetrina

gruppo di maestre svuota una libreria

Che la lettura sia importante nello sviluppo dei più giovani e nella vita degli adulti, non è certo un mistero. Tuttavia, gli ultimi anni hanno visto una decadenza lenta ma continua di questa pratica, tanto che oggi 6 italiani su 10 non leggono neanche un libro all’anno. Per questa ragione, ogni iniziativa che riesca a portare le persone a leggere (un po’) di più è sempre gradita. Se a Modena…

A Milano c’è un liceo in cui la filosofia verrà insegnata insieme all’intelligenza artificiale

filosofia verrà insegnata insieme all'intelligenza artificiale

Anno dopo anno, la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale stanno diventando una parte sempre più integrante della nostra società. In particolare, le IA si stanno diffondendo in tutti i settori produttivi e della vita sociale, scuola compresa. Se è vero che il 40% degli insegnanti è favorevole all’intelligenza artificiale a scuola, allo stesso tempo bisogna approcciare questa novità in modo consapevole. Diventa essenziale, insomma, preparare gli studenti alle opportunità e…

Fiorella Mannoia confessa di non essere stata una studentessa modello e lancia un appello agli studenti: “Se non leggete saranno gli altri a pensare per voi”

fiorella mannoia

Il rapporto fra studenti e docenti è sempre stato una parte importante delle dinamiche scolastiche, anche nei momenti di tensione. Ne ha parlato di recente anche Fiorella Mannoia, ospite a “La Fisica dell’Amore” in onda su Rai 2. Nel programma condotto dal docente e influencer Vincenzo Schettini, la cantante ha toccato diversi temi, fra cui il rapporto con gli insegnanti e il ruolo che questi ultimi hanno nella crescita degli…

Se un insegnante dà pochi compiti per casa significa che non vuole bene agli studenti

pochi compiti per casa

Non tutti gli insegnanti meritano di essere seguiti: questo il cuore del discorso tenuto da Nicola Gratteri per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una scuola di Casola, in provincia di Napoli. Il procuratore della Repubblica ha parlato agli studenti, mettendoli in guardia da alcuni insegnanti e dai pericoli del web, verso cui è fondamentale mantenere un atteggiamento critico. Con un augurio verso i più giovani, che dalla scuola costruiscono il loro…

La scuola è un luogo di disobbedienza verso sé stessi, dove si forgia l’individuo. In terzo superiore non puoi essere vittima del possibile lavoro causato dalla probabile università

luogo di disobbedienza

Oggi sembra che tutti abbiano un’opinione sul ruolo della scuola ma, allo stesso tempo, in pochi ne sono consapevoli. Da una parte, si sente parlare di educazione come strumento per formare i giovani, mentre dall’altra la scuola emerge come soggetto ormai slegato dalle vere esigenze degli studenti. Nel dibattito sul ruolo della scuola contemporanea si inserisce anche la voce di Edoardo Prati, giovane studente di lettere classiche e influencer. Ospite…

La riforma del voto in condotta non convince Novara: “La scuola non deve trasformarsi in un luogo di punizione”

riforma del voto in condotta

“La scuola non è un luogo di espiazione della pena e di punizione, bensì di apprendimento”. Con queste parole il pedagogista Daniele Novara critica la riforma del voto in condotta voluta da Giuseppe Valditara. Se per il Ministro dell’Istruzione e del Merito il voto in condotta deve essere più determinante ai fini della bocciatura, Novara è in disaccordo su tutta la linea: “così si sviliscono i presupposti della scuola stessa”….

La scuola istruisce, quando ce la fa, ma non educa. Smartphone e computer devono stare fuori dalle classi

la scuola istruisce

In un contesto sociale sempre più complesso, ci sono alcune istituzioni che rischiano di perdere la propria identità. Una di queste è la scuola, al centro della lectio magistralis di Umberto Galimberti al Settembre Pedagogico di Andria . Secondo il filosofo, la scuola oggi istruisce ma non educa, e anzi ricorre troppo agli strumenti tecnologici per sopperire alle proprie mancanze. Quale può essere la soluzione? La scuola istruisce, ma non…

Gli studenti non si alzano dal banco per stare al cellulare neanche durante le ricreazione, un liceo di Torino dice basta: “Saranno ritirati all’ingresso”

stare al cellulare

Il rapporto degli studenti con lo smartphone non è certo dei più semplici, come molti insegnanti e dirigenti sanno molto bene. Per questa ragione, di recente il Liceo Scientifico Alessandro Volta di Torino ha deciso di introdurre il divieto di usare il cellulare a scuola per gli studenti del biennio. Si tratta di una decisione che, per quanto possa sembrare estrema, non è un unicum nel panorama scolastico italiano e…

great

Quaderni operativi?

X

invalsi 2025