La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

La scuola finlandese dice basta alle classiche materie, sarà attivato il Project Based Learning

L’istruzione finlandese ha ricevuto una bella dose di pubblicità in tutto il mondo per essere la “migliore”. Negli ultimi anni la Finlandia ha anche fatto notizia per essere, secondo i dati, il paese più felice del mondo. Molti si chiedono il motivo di questa eccellenza.

La ragione principale potrebbe avere molto a che fare con il loro sistema educativo. Il loro senso civico incarna alcuni valori radicati nel paese nordico: essere onesti, giusti, con i piedi per terra e avere fiducia negli altri. Andiamo a vedere nello specifico come funziona la scuola in Finlandia.

DIDATTICA ALL’AVANGUARDIA

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

La Finlandia, nonostante questi metodi d’avanguardia che possono apparire strani, sembra davvero vincere su questo fronte. Gli studenti finlandesi infatti risultano sempre tra i migliori nelle prove Pisa, il Programme For International Student Assessment. Quella che sembra l’arma vincente è l’approccio interdisciplinare.

Prendiamo ad esempio la classica lezione su Pompei. In Italia sarebbe composta di date e luoghi, invece alla Comprehensive School di Hauho, una scuola secondaria, c’è tutto un altro approccio.

Durante questa lezione gli studenti 12enni hanno confrontato quell’antica società con quella attuale finlandese, grazie alla comparazione tra le terme romane e le spa presenti oggi. Come se non bastasse hanno ricreato un modellino del Colosseo grazie alla stampa 3D.

L’insegnante dell’istituto poc’anzi citato afferma: “Questa è una lezione di storia con una differenza. – continua il professor Aleksis Stenholm – I bambini stanno anche acquisendo competenze di tecnologia, ricerca, comunicazione e comprensione culturale. Ogni gruppo sta diventando un esperto su un tema, che presenterà alla classe”.

Non c’è una risposta breve al perché il sistema educativo finlandese abbia davvero tanto successo, ma è davvero molto interessante vedere come quest’approccio peculiare sia davvero così prodigioso.

IMPARARE A STARE AL MONDO

Un altro interessante progetto è quello del PBL (Project Based Learning). Quest’ultima tipologia di apprendimento non fa delle materie classiche il proprio appoggio su cui imbastire le lezioni, ma fornisce un altro insegnamento. Oggi, soprattutto nell’era del web, bisogna saper discernere tra una notizia falsa e una vera, tra un documento discutibile e uno approfondito. Come fare? Con il pensiero critico.

Secondo Kirsti Lonka, professore di psicologia educativa all’Università di Helsinki, molti studenti escono sprovvisti dalla scuola di alcuni strumenti importanti che non sono acquisibili attraverso le classiche materie.

Tradizionalmente, l’apprendimento è definito come un elenco di argomenti e fatti da acquisire – come ad esempio l’aritmetica” continua Lonka. “Ma quando si tratta della vita reale, il nostro cervello non viene diviso in discipline in questo modo, dobbiamo pensare in modo molto olistico quando riflettiamo sui problemi del mondo, crisi globali, migrazioni, economia”.

Penso che sia un grave errore guidare i bambini a credere che il mondo sia semplice e che se apprendono determinati fatti , sono pronti ad andare. Imparare a pensare, imparare a capire, queste sono le competenze importanti”, conclude.

APPRENDIMENTO PERSONALIZZATO

Le scuole e i loro studenti non sono classificati in base ai voti delle verifiche o delle interrogazioni, poiché non ci sono esami standardizzati nazionali, quelli che da noi si chiamano Prove Invalsi. L’apprendimento è personalizzato per ogni studente, potenziando i loro punti di forza e sostenendo le loro sfide. Il progresso di ogni studente è seguito attraverso i risultati di apprendimento del curriculum nazionale.

Dai primi anni in poi, gli studenti hanno un ruolo attivo in ciò che imparano, scegliendo anche come impararlo, e hanno veramente la chiave per sbloccare il loro potenziale. Il loro percorso di apprendimento è flessibile.

L’età media in cui un bambino inizia la scuola in Finlandia è a 7 anni. Specialmente durante questi primi anni di scuola, i compiti a casa sono molto pochi e i giorni di scuola sono brevi. Questo lascia più tempo per il gioco e gli hobby del doposcuola e per lo sviluppo di soft skills al di fuori della classe.

E tu cosa ne pensi della scuola finlandese e del Project Based Learning? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Come insegnare la matematica con Direzione Discipline

matematica con direzione discipline

Insegnare matematica nella scuola primaria può sembrare una scalata. Non tanto per i contenuti in sé, quanto per la percezione diffusa – tra bambini, famiglie e talvolta anche tra noi adulti – che questa sia la materia “difficile”, quella che “o ce l’hai nel sangue o niente da fare”. Eppure, la matematica non è un talento innato, non è riservata a pochi. È un linguaggio, uno strumento potente per interpretare…

Una classe rumorosa non è una classe problematica

classe problematica

Chi insegna nella secondaria di primo o secondo grado conosce bene quella situazione. Magari stai facendo una bella attività a coppie, i ragazzi si stanno confrontando, c’è energia, partecipazione, voci che si sovrappongono… E poi, a fine ora, arriva la frecciatina del collega: “Ma nella tua classe c’è sempre tutto questo chiasso?” A quel punto potresti sorridere, cambiare discorso, spiegare. Io, ormai, rispondo con semplicità: “Stanno imparando.” E non è…

Direzione Discipline è il sussidiario più interessante tra le nuove proposte per le classi quarta e quinta scuola primaria

direzione discipline 2025

Quando si tratta di scegliere un sussidiario per le classi quarta e la quinta di scuola primaria, la parola d’ordine è una sola: efficacia. Ma se a questa aggiungiamo anche un pizzico di freschezza, una bella dose di inclusività e un approccio che mette davvero al centro il metodo di studio… beh, allora parliamo di Direzione Discipline. Questo corso ministeriale, frutto del lavoro del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica,…

Ma quindi, geometria in classe prima alla primaria si può fare, sì o no?

geometria in classe prima

La geometria è una di quelle parole che, quando si affaccia tra i banchi della prima primaria, genera subito qualche dubbio. “Ma si fa geometria in prima?”, ci si chiede spesso. Altre volte il dubbio si ripresenta, a distanza di tempo, con un altro volto: “Ma quando si comincia, davvero, con la geometria?” La verità è che la geometria non ha un punto di partenza ufficiale. Non comincia con una…

Il bullismo nasce nelle scuole medie

bullismo nasce nelle scuole medie

Il bullismo è uno dei problemi più urgenti della nostra società e, benché non sia circoscritto all’ambito scolastico, proprio all’interno della scuola trova il suo inizio. Lo conferma il Rapporto ESPAD Italia per il 2023 che, insieme ad altri studi, monitora i comportamenti a rischio fra gli studenti della scuola secondaria. Fra i dati analizzati dall’indagine, i più allarmanti riguardano la fascia d’età in cui cominciano i primi atteggiamenti di…

Nel cuore delle parole, il sussidiario delle letture dai doppi finali per scoprire le tipologie testuali attraverso un metodo deduttivo

nel cuore delle parole 2025

Nel cuore delle parole è un’opera che si pone l’obiettivo di accompagnare gli alunni e le alunne nel loro viaggio di crescita nel mondo del sapere. Ma non solo. In questo particolare momento storico la società richiede a gran voce a tutte le agenzie educative di farsi carico non solo delle competenze cognitive, ma anche e soprattutto dell’educazione affettivo-emotiva, al fine di preparare i cittadini e le cittadine del domani…

L’intelligenza artificiale tende a “compiacerci”, cercando di confermare le sue affermazioni, anche quando queste sono palesemente false

intelligenza artificiale tende a compiacerci

Di intelligenza artificiale in ambito scolastico si parla ormai ogni giorno, o quasi, e non sempre in termini lusinghieri. Sono molti i docenti che vorrebbero usarla, altrettanti quelli che già la utilizzano ma, allo stesso tempo, tantissimi insegnanti si dicono diffidenti. Docenti e studenti tuttavia ignorano il rischio più grande che risiede nell’uso delle IA generative per svolgere un qualche compito: le informazioni sbagliate. Le intelligenze artificiali sono spesso inattendibili…

Hai visto la novità?

X