La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

La scuola finlandese dice basta alle classiche materie, sarà attivato il Project Based Learning

L’istruzione finlandese ha ricevuto una bella dose di pubblicità in tutto il mondo per essere la “migliore”. Negli ultimi anni la Finlandia ha anche fatto notizia per essere, secondo i dati, il paese più felice del mondo. Molti si chiedono il motivo di questa eccellenza.

La ragione principale potrebbe avere molto a che fare con il loro sistema educativo. Il loro senso civico incarna alcuni valori radicati nel paese nordico: essere onesti, giusti, con i piedi per terra e avere fiducia negli altri. Andiamo a vedere nello specifico come funziona la scuola in Finlandia.

DIDATTICA ALL’AVANGUARDIA

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

La Finlandia, nonostante questi metodi d’avanguardia che possono apparire strani, sembra davvero vincere su questo fronte. Gli studenti finlandesi infatti risultano sempre tra i migliori nelle prove Pisa, il Programme For International Student Assessment. Quella che sembra l’arma vincente è l’approccio interdisciplinare.

Prendiamo ad esempio la classica lezione su Pompei. In Italia sarebbe composta di date e luoghi, invece alla Comprehensive School di Hauho, una scuola secondaria, c’è tutto un altro approccio.

Durante questa lezione gli studenti 12enni hanno confrontato quell’antica società con quella attuale finlandese, grazie alla comparazione tra le terme romane e le spa presenti oggi. Come se non bastasse hanno ricreato un modellino del Colosseo grazie alla stampa 3D.

L’insegnante dell’istituto poc’anzi citato afferma: “Questa è una lezione di storia con una differenza. – continua il professor Aleksis Stenholm – I bambini stanno anche acquisendo competenze di tecnologia, ricerca, comunicazione e comprensione culturale. Ogni gruppo sta diventando un esperto su un tema, che presenterà alla classe”.

Non c’è una risposta breve al perché il sistema educativo finlandese abbia davvero tanto successo, ma è davvero molto interessante vedere come quest’approccio peculiare sia davvero così prodigioso.

IMPARARE A STARE AL MONDO

Un altro interessante progetto è quello del PBL (Project Based Learning). Quest’ultima tipologia di apprendimento non fa delle materie classiche il proprio appoggio su cui imbastire le lezioni, ma fornisce un altro insegnamento. Oggi, soprattutto nell’era del web, bisogna saper discernere tra una notizia falsa e una vera, tra un documento discutibile e uno approfondito. Come fare? Con il pensiero critico.

Secondo Kirsti Lonka, professore di psicologia educativa all’Università di Helsinki, molti studenti escono sprovvisti dalla scuola di alcuni strumenti importanti che non sono acquisibili attraverso le classiche materie.

Tradizionalmente, l’apprendimento è definito come un elenco di argomenti e fatti da acquisire – come ad esempio l’aritmetica” continua Lonka. “Ma quando si tratta della vita reale, il nostro cervello non viene diviso in discipline in questo modo, dobbiamo pensare in modo molto olistico quando riflettiamo sui problemi del mondo, crisi globali, migrazioni, economia”.

Penso che sia un grave errore guidare i bambini a credere che il mondo sia semplice e che se apprendono determinati fatti , sono pronti ad andare. Imparare a pensare, imparare a capire, queste sono le competenze importanti”, conclude.

APPRENDIMENTO PERSONALIZZATO

Le scuole e i loro studenti non sono classificati in base ai voti delle verifiche o delle interrogazioni, poiché non ci sono esami standardizzati nazionali, quelli che da noi si chiamano Prove Invalsi. L’apprendimento è personalizzato per ogni studente, potenziando i loro punti di forza e sostenendo le loro sfide. Il progresso di ogni studente è seguito attraverso i risultati di apprendimento del curriculum nazionale.

Dai primi anni in poi, gli studenti hanno un ruolo attivo in ciò che imparano, scegliendo anche come impararlo, e hanno veramente la chiave per sbloccare il loro potenziale. Il loro percorso di apprendimento è flessibile.

L’età media in cui un bambino inizia la scuola in Finlandia è a 7 anni. Specialmente durante questi primi anni di scuola, i compiti a casa sono molto pochi e i giorni di scuola sono brevi. Questo lascia più tempo per il gioco e gli hobby del doposcuola e per lo sviluppo di soft skills al di fuori della classe.

E tu cosa ne pensi della scuola finlandese e del Project Based Learning? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Ma chi te lo fa fare di insegnare?

Ma chi te lo fa fare di insegnare

Fare l’insegnante è tutt’altro che semplice, fra complessità burocratiche, onnipresente precariato e rischio di burnout. Per questa ragione, una delle domande che i docenti si sentono rivolgere è “ma chi te lo fa fare?”. La questione non è banale, e anzi si lega alle crescenti difficoltà di un mestiere che dovrebbe consistere nel formare gli studenti, e che invece è sempre più difficile da compiere. Se ormai è molto condivisa…

Grembiuli di colore diverso tra maschi e femmine, una nonna non ci sta e scrive al preside: “Perché mantenere ancora la differenza di colore tra bambini e bambine?”

grembiuli di colore diverso

Il grembiule scolastico è uno dei simboli della scuola primaria: utilizzato da tutti gli alunni, costituisce un vero e proprio segno di riconoscimento. Eppure, anche sul grembiule dibattiti e polemiche, come successo di recente per la lettera di una nonna alla dirigenza della scuola primaria di Binasco, in Provincia di Milano. Secondo la donna, il problema non riguarda tanto il grembiule quanto la distinzione di colori fra le bambine e…

In classe ci sono due alunni non vedenti, tutti i bambini imparano il Braille

alunni non vedenti

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una rinnovata sensibilità nei confronti degli studenti con disabilità, che ha anche portato a molte iniziative. Il tema dell’inclusione nelle scuole è considerato oggi uno dei più importanti, tanto che la didattica inclusiva è oggetto di numerosi convegni e progetti. Eppure, è nel contesto della classe che l’inclusione può davvero fare degli importanti passi avanti: è questo il caso di una classe dell’Istituto Comprensivo…

In una scuola di Milano gli studenti valutano i professori: è stata annunciata la “pagella dei docenti”

studenti valutano i professori

Il tema della valutazione è uno dei più importanti in ambito scolastico, ma di solito riguarda soltanto gli studenti, con voti e giudizi che indicano un certo livello di preparazione. Eppure, oggi è altrettanto importante anche la valutazione degli insegnanti, come avviene in un liceo di Milano, in cui è stata introdotta la pagella dei docenti. A compilarla non sarebbero i colleghi, come voleva l’ex Ministro Bianchi, né le graduatorie,…

A scuola si impara facendo, l’impatto della pedagogia attiva di John Dewey

John Dewey

A ottobre ricorre l’anniversario della nascita di John Dewey: anche se il nome forse dirà poco ai più, si tratta di una figura che ha avuto un’influenza enorme sulla pedagogia moderna. Dobbiamo infatti a Dewey il concetto del learning by doing: il nuovo approccio, basato sull’idea che gli studenti imparano meglio facendo, è diventato fondamentale nelle moderne metodologie educative. Vediamo allora l’importanza di John Dewey e del suo concetto di…

Un gruppo di maestre “svuota” una libreria acquistando tutti i libri di narrativa e per bambini in vetrina

gruppo di maestre svuota una libreria

Che la lettura sia importante nello sviluppo dei più giovani e nella vita degli adulti, non è certo un mistero. Tuttavia, gli ultimi anni hanno visto una decadenza lenta ma continua di questa pratica, tanto che oggi 6 italiani su 10 non leggono neanche un libro all’anno. Per questa ragione, ogni iniziativa che riesca a portare le persone a leggere (un po’) di più è sempre gradita. Se a Modena…

A Milano c’è un liceo in cui la filosofia verrà insegnata insieme all’intelligenza artificiale

filosofia verrà insegnata insieme all'intelligenza artificiale

Anno dopo anno, la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale stanno diventando una parte sempre più integrante della nostra società. In particolare, le IA si stanno diffondendo in tutti i settori produttivi e della vita sociale, scuola compresa. Se è vero che il 40% degli insegnanti è favorevole all’intelligenza artificiale a scuola, allo stesso tempo bisogna approcciare questa novità in modo consapevole. Diventa essenziale, insomma, preparare gli studenti alle opportunità e…

Fiorella Mannoia confessa di non essere stata una studentessa modello e lancia un appello agli studenti: “Se non leggete saranno gli altri a pensare per voi”

fiorella mannoia

Il rapporto fra studenti e docenti è sempre stato una parte importante delle dinamiche scolastiche, anche nei momenti di tensione. Ne ha parlato di recente anche Fiorella Mannoia, ospite a “La Fisica dell’Amore” in onda su Rai 2. Nel programma condotto dal docente e influencer Vincenzo Schettini, la cantante ha toccato diversi temi, fra cui il rapporto con gli insegnanti e il ruolo che questi ultimi hanno nella crescita degli…

Se un insegnante dà pochi compiti per casa significa che non vuole bene agli studenti

pochi compiti per casa

Non tutti gli insegnanti meritano di essere seguiti: questo il cuore del discorso tenuto da Nicola Gratteri per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una scuola di Casola, in provincia di Napoli. Il procuratore della Repubblica ha parlato agli studenti, mettendoli in guardia da alcuni insegnanti e dai pericoli del web, verso cui è fondamentale mantenere un atteggiamento critico. Con un augurio verso i più giovani, che dalla scuola costruiscono il loro…

La scuola è un luogo di disobbedienza verso sé stessi, dove si forgia l’individuo. In terzo superiore non puoi essere vittima del possibile lavoro causato dalla probabile università

luogo di disobbedienza

Oggi sembra che tutti abbiano un’opinione sul ruolo della scuola ma, allo stesso tempo, in pochi ne sono consapevoli. Da una parte, si sente parlare di educazione come strumento per formare i giovani, mentre dall’altra la scuola emerge come soggetto ormai slegato dalle vere esigenze degli studenti. Nel dibattito sul ruolo della scuola contemporanea si inserisce anche la voce di Edoardo Prati, giovane studente di lettere classiche e influencer. Ospite…

great

Quaderni operativi?

X