La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

La storia di Luca Venturelli per la giornata mondiale della disabilità, da “scappare dalle reazioni” al sogno delle Paralimpiadi

Luca Venturelli è un atleta, frequenta la scuola secondaria di secondo grado ed è sempre molto gentile e accogliente. Tra le sue caratteristiche c’è anche quella di essere autistico e lui spiega con molta dolcezza e chiarezza, i suoi punti di forza e le difficoltà che incontra nella sua vita quotidiana.

La sua passione per l’atletica è nata quando era molto piccolo.

Non riuscendo a comunicare e ad esprimere il suo malessere verso situazioni che lo spaventavano, correva via, il più velocemente possibile.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

“L’unico modo per me, per entrare in relazione, era quello di farmi rincorrere. Così mi sono reso conto di essere molto veloce e resistente”

All’età di undici anni ha cominciato ad andare a correre insieme a sua mamma, Cristiana Del Monte che lo ha sempre supportato e spronato ad approfondire questo suo interesse.

Da quel momento ha iniziato un percorso nell’atletica, fino a diventare l’atleta che è oggi.

“In pista ho le stesse competenze degli altri, anzi forse anche qualcosina in più e sono un atleta come tutti i miei compagni. Vivere le emozioni di una gara, mettere a nudo le proprie fragilità, condividere le fatiche, ti avvicina molto agli altri. L’atletica è uno sport individuale ma al tempo stesso di squadra”

Lo sport ha aiutato Luca a costruire amicizie solide, anche al di fuori della pista.

Sua mamma ci racconta “entrare in relazione attraverso lo sport con tanti altri ragazzi normotopici, ha dato a Luca la possibilità di accrescere la propria fiducia in sé stesso, di sentirsi parte di un gruppo e di capire che anche gli altri possono avere delle difficoltà o subire delle sconfitte”

Mantenere i contatti di amicizia con il gruppo dei pari è molto importante, andare anche solo a fare shopping insieme a coetanei, aiuta l’autonomia personale e la socializzazione, che noi genitori tanto aneliamo per tutti i nostri figli.

Da mamma mi sono ritrovata molto nel racconto e nelle parole di Cristiana.

Si è definita una “ricercatrice” e condivido questa espressione. Come genitore, di fronte ad una diagnosi ci sentiamo impotenti ma abbiamo due opzioni, sempre.

Decidere di fare del nostro meglio per cercare di garantire un futuro il più possibile autonomo ai nostri figli o scegliere di non fare niente e di aspettare che il mondo intorno a noi cambi. Ma dobbiamo essere i primi a cambiare se desideriamo questo.

Ho posto a Cristiana una domanda che avrei voluto sentirmi rivolgere in più occasioni.

Che cosa diresti oggi alla te di tanti anni fa?

“Le direi che sono orgogliosa, della determinazione e della costanza nel cercare tutte le strade possibili per aiutare Luca. A volte ho anche sbagliato ma ci ho sempre provato con tutta me stessa. Ho sempre tenuto duro anche quando mi sono sentita molto sola e ho dovuto abbandonare il mio lavoro di pittrice che amavo molto, per occuparmi integralmente dei miei figli.

La chiave di volta l’ho trovata nella terapia ABA e nei professionisti che ci hanno supportato e ancora ci sostengono nel nostro percorso”

Per la celebrazione della giornata della disabilità, il nostro desiderio è che si guardi a questa giornata come alle risorse che ognuno di noi riesce a trovare in sé stesso di fronte agli ostacoli.

Luca ha un grande sogno nel cassetto che vorrebbe realizzare per lui e per altri ragazzi e ragazze con le sue caratteristiche.

luca venturelli
in foto: Luca Venturelli

Per quella che sembra una beffa del destino, non può gareggiare come atleta alle Paralimpiadi. Le neurodivergenze sono relativamente nuove come disabilità e per un assurdo limite, viene tenuto principalmente in considerazione il QI che deve essere al di sotto del 75 (indica appunto ritardo mentale).

Una persona autistica può avere un QI perfettamente in media (e in alcuni rari casi anche superiore) ma questo non significa che la sua disabilità non sia reale.

“Essere autistico per me significa essere compromesso in molte aree della vita che spesso non hanno niente a che vedere con il QI. Per esempio, posso essere in grado di svolgere un compito di matematica da solo ma non sono in grado di prendere una scala mobile in autonomia. Questa regola va cambiata, perché io sono esattamente uguale nelle mie caratteristiche a tanti miei compagni disabili, anche se il mio QI è di 97”.

Luca Venturelli è stato ricevuto a Roma dal Presidente Luca Pancalli, ha mostrato i test della Vineland per fargli comprendere le difficoltà che un ragazzo autistico vive nel quotidiano. Molti ragazzi vengono esclusi dalle paralimpiadi a causa di questo cavillo e vedono infrangersi il loro sogno.

“Lo sport per noi è come una terapia, ci aiuta ad uscire dalla nostra solitudine e a farci capire che possiamo farcela. Grazie allo sport non siamo isolati, purtroppo ci sono ancora pochissime strutture preparate ad accogliere ragazzi e ragazze con bisogni speciali e spesso le famiglie devono pagare persone preparate e spesso non se lo possono permettere. Lo sport dovrebbe essere un diritto di tutti”.

Abbiamo scelto di raccontare oggi l’esperienza di Luca in collaborazione con la sezione di #altuofiancosostegno, per mantenere vivo il suo sogno di gareggiare come atleta alle paralimpiadi. Non è semplice mettere a nudo le proprie difficoltà e speranze ma lui ci ha dimostrato che è possibile vivere anche la disabilità in modo differente.

il mondo di diegosauro logo

#altuofianco sostegno

Uno spazio creato con l’obiettivo di offrire una vasta gamma di strumenti, materiali e risorse utili per supportare l’insegnamento e l’apprendimento degli studenti con bisogni educativi speciali.

Ci auguriamo che questo porti una riflessione in tutti gli istituti scolastici, soprattutto sulla formazione che diventa sempre di più importante e fondamentale per chi lavora o collabora in campo educativo.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


La scuola estone è la migliore d’Europa e la ministra dell’istruzione svela il suo segreto

scuola estone

Qual è il sistema scolastico migliore in Europa? Di certo non è quello italiano, da diversi anni ormai in crisi e con un grande bisogno di trovare una strada efficace nel confronto con la modernità. Molti direbbero quello finlandese, alla cui scuola da tempo si guarda anche qui in Italia. Secondo i dati del rapporto OCSE PISA , invece, il sistema scolastico migliore in Europa si trova in Estonia. È…

A scuola si studia poca musica e non si sa nulla dei musicisti

poca musica

Che la musica sia una parte fondamentale della cultura e della crescita di un individuo non è certo un mistero. Allo stesso tempo, figure come Mozart, Verdi, Chopin e molte altre sono considerate fra le più importanti nella storia musicale, e non solo. Purtroppo, però, i grandi personaggi della musica vengono sistematicamente trascurati nei programmi scolastici italiani. A sostenerlo è Riccardo Muti, uno dei direttori d’orchestra più conosciuti al mondo,…

Il liceo classico ti insegna che il “tutto subito” è una trappola e attraverso istruzione, educazione e ragionamento ti prepara a trovare lavoro

tutto subito

Non si ferma la crisi del liceo classico, che negli ultimi anni ha perso iscritti e fascino. A fungere da “termometro scolastico” sono le tante voci di figure del mondo della cultura che si levano in sua difesa. Se in passato Massimo Gramellini si è detto angosciato per il calo di iscrizioni, secondo il divulgatore Piergiorgio Odifreddi il liceo classico insegna a non essere servi. Al coro si aggiunge anche…

Il Gruppo Editoriale ELi non si ferma e acquista l’80% della spagnola Edinumen

edinumen

In un mondo che cambia, anche il settore dell’editoria deve cercare di adattarsi e, quando possibile, cercare di prevedere i tempi. Ha sicuramente questo obiettivo il Gruppo Editoriale ELi, che ha di recente acquisito l’80% di Edinumen, editore con sede a Madrid specializzato in testi per l’insegnamento della lingua spagnola. Si tratta di un’operazione che, se da un lato lascia il restante 20% della società alla famiglia Ramos, dall’altro rafforza…

Lo studio: gli studenti che non fanno colazione vanno male in matematica

studenti che non fanno colazione

La colazione è considerata da molti il pasto più importante della giornata, e non soltanto perché fornisce l’energia utile ad iniziare il lavoro o lo studio. Infatti, secondo il recente studio di alcuni ricercatori norvegesi, fare colazione sembrerebbe contribuire al miglioramento dei risultati scolastici in materie scientifiche come la matematica. Vediamo qual è la correlazione esistente fra questi due aspetti della vita di uno studente, e se davvero le abitudini…

Uno studente su tre non riconosce una fake news

Viviamo un’epoca in cui il nostro rapporto con la tecnologia è sempre più stretto, già a partire dalle prime fasi dell’infanzia. Con l’uso costante di smartphone e il crescente consumo di servizi, ci si potrebbe aspettare che le nuove generazioni abbiano sviluppato una maggiore consapevolezza. D’altronde, stiamo parlando di nativi digitali. La realtà è tuttavia abbastanza diversa, come conferma anche un recente report dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Secondo…

Maestra va in pensione ma torna ad insegnare gratis: “Insegno per passione e non per i soldi. Mi mancava il sorriso sincero dei bambini”

insegnare gratis

Insegnare non è soltanto un mestiere bensì una vera e propria vocazione. Lo testimoniano di tanti docenti che, una volta in pensione, non sono riusciti ad allontanarsi da quel mondo a cui hanno dedicato molti anni della loro vita. Se allora un docente in pensione dal 2015 continua ad insegnare ancora oggi, una storia simile arriva da Salerno. Qui Nadia Pasqualucci ha deciso di tornare ad insegnare dopo essere andata…

Il 70% dei docenti italiani insegna con la lezione frontale

lezione frontale

Come si insegna oggi nella scuola italiana? Si tratta di una domanda ormai ricorrente nelle discussioni sullo stato dell’istruzione nel nostro Paese. Allo stesso tempo, è il titolo di un sondaggio promosso da Ricerca & Sviluppo Erickson per indagare le metodologie di insegnamento prevalenti in Italia. Nel corso dell’articolo, vedremo che l’indagine non lascia spazio a grandi sorprese, se non per alcuni ambiti che potrebbero aiutare a tracciare una rotta…

Come utilizzare i videogiochi per potenziare l’apprendimento in classe

utilizzare i videogiochi

Pur nella sua proverbiale lentezza, la scuola non è restia a metodi e strumenti innovativi nella didattica. Alcuni esempi sono la crescente attenzione alle competenze non cognitive, la nuova importanza della mindfulness e il ricorso ai videogiochi educativi. In particolare, questi ultimi hanno avuto una grande diffusione negli ultimi anni, grazie a un graduale cambiamento nei paradigmi educativi e una maggiore consapevolezza sull’importanza di questi strumenti. Vediamo allora cosa vuol…

C’è un dato in controtendenza: nelle competenze digitali, le ragazze di “terza media” superano i loro compagni maschi

ragazze di terza media

Una delle questioni più importanti degli ultimi anni nell’ambito dell’educazione riguarda il rapporto fra le donne e il settore STEM. Infatti, le materie di Science, Technology, Engineering and Mathematics hanno sempre avuto un maggiore successo fra la popolazione maschile. Certo, negli ultimi anni sono stati fatti diversi passi avanti, fra cui un approccio STEAM che tende a integrare le arti nello studio scientifico. Nonostante ciò, sembra che il rapporto fra…

great