Esistono delle frasi, apparentemente innocue, che possono demotivare qualsiasi studente mentre svolge esercizi di matematica. Evitarle può essere un’ottima idea per creare in loro la fiducia di essere portati per una materia così complessa. Ecco quali sono queste frasi.
“MA È FACILE“
Molti studenti si convincono fin da piccoli di non essere portati per la matematica e non cambiano idea per tutta l’esperienza scolastica. Immaginate di essere uno di questi studenti, durante la lezione di una materia in cui non vi siete mai sentiti sicuri e il vostro insegnante dice alla classe quanto sia facile il problema o l’argomento di quel giorno.
In questo caso l’insegnante sta sminuendo l’esperienza di quegli studenti che trovano la materia difficile. Così facendo, creano uno spazio che non accoglie alcuna domanda da parte degli studenti in difficoltà. In seguito a una frase del genere, qualsiasi studente non si sentirebbe a proprio agio nel chiedere aiuto per un compito apparentemente “semplice”.
Estratto della sezione di Matematica del corso FANTASTICI NOI
Fantastici_noi_1_Guida_Linguaggi_e_Discipline-349-355“SEI INTELLIGENTE”
Per un insegnante, lodare gli studenti è una parte importante nell’approccio all’insegnamento e alla gestione delle classi. Ma tale lode dovrebbe essere legata a comportamenti specifici, replicabili e non a una caratteristica come l’intelligenza.
Quando uno studente che non si crede portato per la matematica sente un altro studente essere lodato per la sua intelligenza, rafforza solo l’atteggiamento negativo che egli ha verso sé stesso e verso la materia. Rafforza la convinzione di uno studente che alcuni compagni di classe sono semplicemente più intelligenti di lui quando si tratta di matematica. Questo non è solo falso, ma è anche un sentimento distruttivo.
“DOVRESTI GIÀ SAPERLO”
La matematica è fortemente basata sull’estensione delle competenze di base ad argomenti sempre più avanzati. Può essere quindi difficile per alcuni studenti migliorare se hanno avuto delle difficoltà in passato.
Dire “dovresti già saperlo” ad un gruppo di studenti in difficoltà non solo riafferma potenzialmente il pensiero di uno studente che non sarà mai bravo in matematica, ma dà anche la colpa agli studenti a priori. La colpa, però, potrebbe essere di un insegnante precedente che non ha spiegato adeguatamente qualcosa, come spesso purtroppo capita, oppure ci si trova di fronte ad uno studente che potrebbe avere semplicemente bisogno di ulteriori ripassi.
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Il libro della psicologa Jessica Alexander “Il metodo danese per crescere bambini felici” è semplicemente straordinario e non dovrebbe mancare in ogni famiglia italiana e nel novero dei libri del corpo insegnante. Il “sondaggio del benessere” e “il sociogramma” dovrebbe essere usato da tutti gli insegnanti, di ogni ordine e grado. Esso è’ sicuramente un modo efficace per coltivare e diffondere l’empatia, arma vincente per i buoni cittadini di domani.