La rivista per la scuola e per la didattica
EDUCAZIONE

L’educazione finanziaria nella scuola primaria, si insegnerà già dalla classe prima

Al netto dei (pochi) critici, sempre più persone concordano sull’importanza dell’educazione finanziaria a scuola. Si tratta infatti di un tema che riguarda tutti, dai più giovani ai più anziani, e sul quale l’Italia accusa un ritardo non indifferente rispetto agli altri Paesi europei. Per questa ragione, non stupisce che finalmente l’educazione finanziaria sbarca nella scuola primaria, grazie all’approvazione del Ddl capitali link esterno. Ma cos’è di preciso l’educazione finanziaria e come si insegna?

Cos’è l’educazione finanziaria

In breve, l’educazione finanziaria è un processo che permette di approcciarsi in modo consapevole a concetti e strumenti finanziari. Si tratta, quindi, di un modo per imparare a prendere decisioni informate e a gestire il denaro con una maggiore consapevolezza. Fra gli argomenti collegati all’educazione finanziaria, spesso si parla di pianificazione, investimenti, risparmio previdenziale, tutele assicurative, e così via. In pratica, l’educazione finanziaria riguarda l’approccio che una persona può avere ai temi finanziari e il grado di consapevolezza sulle questioni che riguardano il denaro.

Già da questa breve descrizione, si può comprendere l’importanza dell’educazione finanziaria nella scuola, sempre nell’ottica di formare cittadini consapevoli. Da questo punto di vista, la scuola rappresenta un canale privilegiato perché permette di avvicinare alla questione i giovani prima ancora che arrivi il momento in cui dovranno effettuare scelte finanziarie importanti. Ciò si traduce in un’attenta riflessione sui temi del denaro, del risparmio, della pianificazione all’interno di un ambiente sicuro e controllato, qual è la scuola. Una tendenza confermata anche da un sondaggio del Corriere della Sera.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Educazione finanziaria nella scuola primaria: di cosa si tratta?

Già dalla classe prima della scuola primaria, quindi, sarà possibile introdurre alcuni concetti di educazione finanziaria. Si tratta di un enorme passo avanti che permette all’Italia di colmare uno iato per quanto riguarda le competenze finanziarie dei cittadini. In più, l’educazione finanziaria verrà inserita nella più ampia cornice dell’educazione civica, così da fornire un insegnamento a tutto tondo.

Al fine di fornire uno strumento utile allo scopo, il Governo ha messo a disposizione le Linee guida per lo sviluppo delle competenze di educazione finanziaria nella scuola link esterno. Allo stesso tempo, i sussidiari per la scuola primaria hanno già cominciato a introdurre alcuni dei concetti cardine dell’educazione finanziaria nelle prime classi della scuola primaria.

Uno degli approcci più completi è presente nel sussidiario per i primi tre anni di scuola primaria Incanto link esterno, edito dal Gruppo Editoriale ELi. All’interno è presente il capitolo “La mia prima educazione finanziaria”, dedicato ad alcuni concetti chiave come l’Euro, monete e banconote, il risparmio, il processo di acquisto.

INCANTO

Scopri il nuovo sussidiario per i primi tre anni di scuola primaria con l’educazione finanziaria

Come insegnare l’educazione finanziaria nella scuola primaria?

Secondo le linee guida, l’obiettivo è quello di rendere l’educazione finanziaria una tematica trasversale già a partire dalla scuola primaria. E d’altronde, per formare giovani consapevoli non servono soltanto conoscenze finanziarie e matematiche, ma sono ugualmente importanti le competenze non cognitive. Nel caso dell’educazione finanziaria, il sussidiario Incanto fornisce diversi esempi di esercizi in grado di aiutare gli alunni della scuola primaria a familiarizzare con i concetti dell’insegnamento:

  • un esercizio, per esempio, chiede di contare gli euro a disposizione utili a comprare matite, gomme, quaderni e astucci;
  • un altro chiede agli alunni di scegliere quale parte del proprio budget destinare all’acquisto di un gelato e quale invece risparmiare;
  • infine, un esercizio di realtà aiuta gli alunni a organizzare una festa con i loro compagni e considerare il numero di invitati, il denaro a disposizione, le cose da comprare.
incanto educazione finanziaria nella primaria
incanto educazione finanziaria
educazione finanziaria nella primaria incanto

Si tratta di pochi esempi, certo, che però rendono l’idea di come l’educazione finanziaria costituisca un’aggiunta essenziale allo sviluppo dei giovani. Affrontare questa tematica può aiutare a sviluppare competenze essenziali nella vita quotidiana e a rendere più consapevole l’approccio al denaro, già dalla classe prima della scuola primaria.

INCANTO

Scopri il nuovo sussidiario per i primi tre anni di scuola primaria con l’educazione finanziaria

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


In una scuola di Milano gli studenti valutano i professori: è stata annunciata la “pagella dei docenti”

studenti valutano i professori

Il tema della valutazione è uno dei più importanti in ambito scolastico, ma di solito riguarda soltanto gli studenti, con voti e giudizi che indicano un certo livello di preparazione. Eppure, oggi è altrettanto importante anche la valutazione degli insegnanti, come avviene in un liceo di Milano, in cui è stata introdotta la pagella dei docenti. A compilarla non sarebbero i colleghi, come voleva l’ex Ministro Bianchi, né le graduatorie,…

A scuola si impara facendo, l’impatto della pedagogia attiva di John Dewey

John Dewey

A ottobre ricorre l’anniversario della nascita di John Dewey: anche se il nome forse dirà poco ai più, si tratta di una figura che ha avuto un’influenza enorme sulla pedagogia moderna. Dobbiamo infatti a Dewey il concetto del learning by doing: il nuovo approccio, basato sull’idea che gli studenti imparano meglio facendo, è diventato fondamentale nelle moderne metodologie educative. Vediamo allora l’importanza di John Dewey e del suo concetto di…

Un gruppo di maestre “svuota” una libreria acquistando tutti i libri di narrativa e per bambini in vetrina

gruppo di maestre svuota una libreria

Che la lettura sia importante nello sviluppo dei più giovani e nella vita degli adulti, non è certo un mistero. Tuttavia, gli ultimi anni hanno visto una decadenza lenta ma continua di questa pratica, tanto che oggi 6 italiani su 10 non leggono neanche un libro all’anno. Per questa ragione, ogni iniziativa che riesca a portare le persone a leggere (un po’) di più è sempre gradita. Se a Modena…

A Milano c’è un liceo in cui la filosofia verrà insegnata insieme all’intelligenza artificiale

filosofia verrà insegnata insieme all'intelligenza artificiale

Anno dopo anno, la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale stanno diventando una parte sempre più integrante della nostra società. In particolare, le IA si stanno diffondendo in tutti i settori produttivi e della vita sociale, scuola compresa. Se è vero che il 40% degli insegnanti è favorevole all’intelligenza artificiale a scuola, allo stesso tempo bisogna approcciare questa novità in modo consapevole. Diventa essenziale, insomma, preparare gli studenti alle opportunità e…

Fiorella Mannoia confessa di non essere stata una studentessa modello e lancia un appello agli studenti: “Se non leggete saranno gli altri a pensare per voi”

fiorella mannoia

Il rapporto fra studenti e docenti è sempre stato una parte importante delle dinamiche scolastiche, anche nei momenti di tensione. Ne ha parlato di recente anche Fiorella Mannoia, ospite a “La Fisica dell’Amore” in onda su Rai 2. Nel programma condotto dal docente e influencer Vincenzo Schettini, la cantante ha toccato diversi temi, fra cui il rapporto con gli insegnanti e il ruolo che questi ultimi hanno nella crescita degli…

Se un insegnante dà pochi compiti per casa significa che non vuole bene agli studenti

pochi compiti per casa

Non tutti gli insegnanti meritano di essere seguiti: questo il cuore del discorso tenuto da Nicola Gratteri per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una scuola di Casola, in provincia di Napoli. Il procuratore della Repubblica ha parlato agli studenti, mettendoli in guardia da alcuni insegnanti e dai pericoli del web, verso cui è fondamentale mantenere un atteggiamento critico. Con un augurio verso i più giovani, che dalla scuola costruiscono il loro…

La scuola è un luogo di disobbedienza verso sé stessi, dove si forgia l’individuo. In terzo superiore non puoi essere vittima del possibile lavoro causato dalla probabile università

luogo di disobbedienza

Oggi sembra che tutti abbiano un’opinione sul ruolo della scuola ma, allo stesso tempo, in pochi ne sono consapevoli. Da una parte, si sente parlare di educazione come strumento per formare i giovani, mentre dall’altra la scuola emerge come soggetto ormai slegato dalle vere esigenze degli studenti. Nel dibattito sul ruolo della scuola contemporanea si inserisce anche la voce di Edoardo Prati, giovane studente di lettere classiche e influencer. Ospite…

La riforma del voto in condotta non convince Novara: “La scuola non deve trasformarsi in un luogo di punizione”

riforma del voto in condotta

“La scuola non è un luogo di espiazione della pena e di punizione, bensì di apprendimento”. Con queste parole il pedagogista Daniele Novara critica la riforma del voto in condotta voluta da Giuseppe Valditara. Se per il Ministro dell’Istruzione e del Merito il voto in condotta deve essere più determinante ai fini della bocciatura, Novara è in disaccordo su tutta la linea: “così si sviliscono i presupposti della scuola stessa”….

La scuola istruisce, quando ce la fa, ma non educa. Smartphone e computer devono stare fuori dalle classi

la scuola istruisce

In un contesto sociale sempre più complesso, ci sono alcune istituzioni che rischiano di perdere la propria identità. Una di queste è la scuola, al centro della lectio magistralis di Umberto Galimberti al Settembre Pedagogico di Andria . Secondo il filosofo, la scuola oggi istruisce ma non educa, e anzi ricorre troppo agli strumenti tecnologici per sopperire alle proprie mancanze. Quale può essere la soluzione? La scuola istruisce, ma non…

Gli studenti non si alzano dal banco per stare al cellulare neanche durante le ricreazione, un liceo di Torino dice basta: “Saranno ritirati all’ingresso”

stare al cellulare

Il rapporto degli studenti con lo smartphone non è certo dei più semplici, come molti insegnanti e dirigenti sanno molto bene. Per questa ragione, di recente il Liceo Scientifico Alessandro Volta di Torino ha deciso di introdurre il divieto di usare il cellulare a scuola per gli studenti del biennio. Si tratta di una decisione che, per quanto possa sembrare estrema, non è un unicum nel panorama scolastico italiano e…

great

Quaderni operativi?

X

invalsi 2025