Si è parlato molto dell’educazione motoria nella scuola primaria sin dai primi annunci durante i mesi del Governo Draghi. L’importanza dell’insegnamento non è mai stata messa in discussione, ma l’iniziativa ha anche attratto alcune critiche da parte di diversi soggetti. Se insegnare educazione motoria nella scuola primaria è cruciale per lo sviluppo degli alunni, oggi la situazione presenta ampi margini di miglioramento. Ne parla il CAPDI in una lettera al Ministro dell’Istruzione e del Merito, ma se ne occupano anche alcune risorse per gli insegnanti dedicate alla materia.
Educazione motoria nella scuola primaria
L’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria, in particolare nelle classi quarte e quinte, è articolato in due ore settimanali obbligatorie. L’obiettivo della norma è quello di regolamentare le iniziative autonome da parte delle scuole, quando presenti, e permettere l’insegnamento da parte di docenti specializzati. Proprio su questi ultimi si sono concentrate le diverse polemiche che hanno accompagnato l’introduzione della nuova materia, tanto che in molti si sono chiesti il perché dell’insegnamento. Per rispondere, ai critici, le ragioni per cui è importante insegnare educazione motoria nella scuola primaria sono almeno tre:
- Benefici dell’attività fisica. Non solo fare attività fisica aumenta l’autostima e migliora le relazioni sociali, ma favorisce lo sviluppo osseo e muscolare e migliora la resistenza cardio-respiratoria. Inoltre rilascia anche endorfine, responsabili della sensazione di benessere.
- Contrasto all’obesità infantile. Si tratta di un problema molto significativo in Italia che spesso è causato da uno stile di vita troppo sedentario. Pertanto, è importante insegnare una cultura del benessere che passa anche dall’attività fisica.
- Corrette abitudini alimentari. Con l’educazione motoria nella scuola primaria, è possibile insegnare ai bambini uno stile di vita sano tanto nell’alimentazione quanto nell’attività fisica.
I problemi
Da qualsiasi prospettiva la si veda, l’introduzione di un’educazione motoria nella scuola primaria può soltanto portare al benessere degli alunni. Tuttavia, le modalità con le quali questo insegnamento è stato proposto presentano ampi margini di miglioramento. Di recente il CAPDI , confederazione che riunisce diplomati ISEF e laureati in Scienze Motorie, ha scritto una lettera al Ministro dell’Istruzione e del Merito, nonché ad altri organi competenti, per lamentare proprio la mancata attuazione dell’insegnamento di educazione motoria nella scuola primaria. Com’è possibile?
Secondo il CAPDI, diverse scuole non hanno attivato le due ore a settimana previste dalla normativa, portando a squilibri fra istituto e istituto. In ballo non ci sarebbero quindi soltanto i problemi organizzativi degli insegnanti, quanto anche gli obiettivi stessi proposti dalla legge. Come abbiamo ricordato nel paragrafo precedente, promuovere l’educazione motoria già dalla scuola primaria vuol dire insegnare l’importanza di uno stile di vita sano e del benessere psico-fisico della persona.
Una Guida di riferimento
Sia che le scuole abbiano attivato le due ore previste, sia che al momento ci sia solo un’ora disponibile, è fondamentale impiegare al meglio il tempo a disposizione per l’educazione motoria nella scuola primaria. Esistono per fortuna strumenti a supporto degli insegnanti, come la Guida di educazione motoria per la scuola primaria , edita dal Gruppo Editoriale ELi.
LA GUIDA DI EDUCAZIONE MOTORIA PER LA SCUOLA PRIMARIA
Percorsi per promuovere un equilibrato sviluppo psicomotorio
Strumento prezioso per condurre attività motorie in classe, il manuale è suddiviso in quattro sezioni che trattano altrettante tematiche essenziali per l’insegnamento della materia. Dai riferimenti normativi alle proposte operative, dal focus sulle soft skills ai compiti di realtà, fino ad arrivare ad un repertorio di giochi di gruppo e di squadra, la guida costituisce un supporto completo per le finalità dell’educazione motoria nella scuola primaria.
Certo, un libro di testo di per sé rappresenta un valido aiuto alla didattica soltanto se corroborato da una migliore organizzazione dell’insegnamento. Per questa ragione, è bene che tutte le scuole primarie possano attivare le due ore previste per l’educazione motoria, a totale beneficio degli alunni e con gli strumenti didattici adeguati.