Quando si trattava di alzarsi e leggere in classe, all’improvviso, diventavamo tutti timidi. Tuttavia, la lettura a voce alta ha diversi benefici: aumenta la sicurezza in sé stessi, connette il lettore al suo pubblico, in particolare migliora il rapporto tra studente e insegnante, e aiuta a ricordare meglio i concetti appresi.
Leggere a voce alta migliora l’autostima
Lo studente, leggendo ad alta voce, prende confidenza con il proprio timbro, la modulazione del volume e assume sicurezza nel controllo del proprio corpo. Ascoltandosi, inoltre, sfida la paura di esporsi in pubblico, assumendo un atteggiamento più maturo e professionale. Leggere davanti alla classe è, insomma, un modo per comunicare con la classe e vincere la timidezza.
IL RAPPORTO TRA LETTURA E INSEGNANTI
La lettura ad alta voce è un’occasione di cui l’insegnante può approfittare per conoscere meglio l’alunno, semplicemente ascoltandolo. In questo modo, il maestro può correggere tempestivamente i suoi errori e consigliargli esercizi per migliorare non solo la lettura, ma anche per risolvere le sue incertezze.
LEGGERE A VOCE ALTA FACILITA L’APPRENDIMENTO
La lettura a voce alta invita l’alunno a concentrarsi meglio su ciò che legge. Questo è utile in fase di studio, in quanto l’attività consente di mantenere alta l’attenzione più a lungo e ricordare meglio i concetti.
Questo perché, secondo la neurologia, l’apparato uditivo è direttamente collegato alle parti del cervello deputate alla memoria e alla comprensione. Leggere ad alta voce significa quindi ascoltare la propria voce e lasciare che i contenuti vengano immagazzinati meglio nella mente. L’attività è utile anche per collegare dei concetti, cosa che la sola lettura in silenzio non consente di fare.
È proprio per questa ragione che molti sussidiari delle letture di quarta e quinta della scuola primaria, invitano gli alunni a svolgere attività ed esercizi con l’uso della propria voce. Questa pagina tratta da una novità 2021 chiamata CHE SPASSO LEGGERE ne è una concreta dimostrazione:
GLI ESPERIMENTI SULLA LETTURA AD ALTA VOCE
Due ricercatori, Colin MacLeod e Noah Farrin, hanno convocato 100 studenti universitari. Dovevano leggere 80 parole in metodi diversi: in silenzio, in audiolibro, tramite la registrazione della propria voce o ad alta voce.
Gli studenti che avevano letto ad alta voce ricordavano meglio le 80 parole. Questo, secondo i ricercatori , perché si dà un’impronta personale a ciò che si legge e lo si ricorda meglio. A confermare la teoria, è emerso che il secondo metodo più efficace è stato l’ascolto della propria voce registrata.
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