La lettura è la capacità di decodificare dei segni scritti (grafemi) e trasformarli in suoni (fonemi). Questa è l’abilità che in genere raggiungono tutti gli alunni al termine della prima classe della Scuola Primaria.
In seconda inizia un percorso più “sofisticato” che ha due obiettivi finali ugualmente importanti:
- amare la lettura;
- comprendere ciò che si legge per arricchire le conoscenze e acquisire competenze.
SICUREZZA NELLA LETTURA
I bambini amano la lettura se riescono a leggere in modo scorrevole, senza fare eccessiva fatica, e ovviamente, se ciò che leggono li avvince e li affascina. Il piacere di leggere nasce quando il complesso meccanismo della lettura diventa automatico e fluido e ci fa dimenticare quanto sia difficile decodificare una “riga” di parole, cosa che implica una serie di attività del nostro cervello: decodificare i segni, trasformare i segni in suoni, comprendere il significato di ciascuna parola, ricordare tutte le parole, interpretare l’insieme delle parole.
Da questa prima osservazione deriva l’opportunità dell’esercitazione nella lettura perché essa diventi una passeggiata e non una continua faticosa salita. Per velocizzare la lettura, inizialmente, non dobbiamo preoccuparci se i bambini non comprendono. Per questo possiamo proporre loro “giochi di lettura”.
- Leggere parole senza senso e far inventare da loro un significato (ad esempio diridò, calaffo ecc…).
- Il gioco del salta-frasi: leggiamo la prima frase di un racconto, poi la terza, ecc…
- L’anticipazione della lettura: presentiamo frasi in cui ci siano parole non complete.
- La frase misteriosa: distribuiamo a ciascun bambino un pezzo di frase. Solo unendo in modo corretto due pezzi la frase avrà senso. Ogni bambino legge a voce alta un pezzo di frase, e gli altri controlleranno.
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LETTURA SILENZIOSA O LETTURA A VOCE ALTA?
La lettura a voce alta è uno straordinario “strumento didattico” oggi altamente rivalutato. Con la lettura a voce alta gli alunni rafforzano la consapevolezza della corrispondenza lettera-suono e sillaba-suono. La lettura a voce alta permette di comprendere l’importanza della lettura espressiva e, dunque, la comprensione perché vengono sottolineate tutte le sfumature del testo. La lettura a voce alta non è mai eccessivamente veloce e perciò consente agli alunni di elaborare anche inconsciamente ciò che stanno leggendo.
Queste argomentazioni però diventano deboli con gli alunni che presentano problemi di tipo dislessico. Per loro la lettura è molto faticosa: per questo la lettura a voce alta deve essere proposta solo con esercizi mirati e in particolari momenti di lavoro individualizzato. La lettura silenziosa è quella che più attiene al piacere della lettura. Permette di concentrarsi sul contenuto di ciò che si sta leggendo, seguendo i propri ritmi.
La lettura silenziosa è quella che porta più benefici perché presuppone la scelta. Se io leggo per me scelgo il tempo, il modo e perfino il luogo. Per questo è importante dedicare almeno una volta alla settimana un tempo (mezz’ora) in cui gli alunni leggano per loro stessi. Si possono stabilire alcune regole-non regole: ognuno sceglie che cosa leggere, dove leggere, in quale posizione e accanto a chi. Anche l’insegnante legge ciò che desidera (ser ve per dare l’esempio, ma ovviamente questo tipo di attività deve essere ben spiegata alle famiglie per non incorrere in spiacevoli malintesi!) Unica regola: nessuno deve disturbare!