La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

Leggere storie e racconti è la strategia migliore per educare alle emozioni

Lo afferma lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet parlando di educazione e formazione: “Il raccontare è una forma straordinariamente efficace di pedagogia emotiva, uno strumento per costruire e saldare un rapporto affettivo“.

È innegabile, infatti, che in ogni dinamica pedagogica la relazione personale sia decisiva: al di fuori del contatto umano – inteso nel senso più vero e profondo del termine – non si dà alcun tipo di rapporto educativo.

Può, però, apparire curioso il fatto che la forma narrativa sia presentata come paradigmatica. Tuttavia, a ben guardare, il racconto si pone a tutti gli effetti come un modo autentico per cogliere le emozioni altrui e, allo stesso tempo, portare in scena le proprie. L’ascolto di una narrazione, dunque, porta ciascuno ad accogliere, per rielaborare e fare propri, i sentimenti dell’altro. Allo stesso modo l’esperienza del raccontare diventa occasione utile per offrire all’ascoltatore la propria percezione emotiva della realtà.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Per dare sostanza a queste parole sarebbe sufficiente chiedere a cento madri e cento padri di raccontare la propria versione del “Principe Ranocchio“. Ci si accorgerebbe presto di come, da una stessa fiaba, possano nascere differenti interpretazioni con focalizzazioni, tempi e sottolineature ben diverse.

leggere storie principe ranocchio

SCARICA GRATIS SCHEDA DI COMPRENSIONE

Dal punto di vista didattico, un aiuto consistente può arrivare dai testi dedicati esclusivamente alla lettura. “Meraviglioso” link esterno, ad esempio, corso di scuola primaria del primo ciclo da cui è tratta la lettura sopra, che si caratterizza per un approccio alla lettoscrittura mediante la presentazione in contemporanea dello stampato e del corsivo, presenta un ampio spazio dedicato alle narrazioni, fornendo strumenti utili per la comprensione e la rielaborazione personale da parte dei piccoli lettori.

Se davvero volessimo bene ai nostri bambini di nuovo Crepetnon avremmo mai smesso di raccontar loro le storie, avremmo continuato a stupirli con la fantasia”. Seguendo questa provocazione è facile intuire come, secondo il sociologo, la forma narrativa dovrebbe trovare ampio impiego da parte di ogni agenzia educativa, famiglia e scuola su tutte.

Questa particolare attenzione al mondo scolastico è dovuta al fatto che il raccontare stimola in ciascuno la strutturazione di un processo piuttosto articolato: è necessaria, in primo luogo, la comprensione della storia da parte del narratore, il quale, in un secondo momento, tenta di trasmetterne il significato pregnante; dopo aver colto eventuali feedback e reazioni da parte dell’ascoltatore, colui che racconta deve infine ricominciare da capo il processo, portando però con sé l’esperienza accumulata in precedenza.

Diventa allora evidente come la narrazione non sia un semplice strumento di stimolazione intellettuale, o una dinamica esclusivamente creativa. Essa coinvolge l’intera persona che, ascoltando e raccontando, viene provocata e stimolata anzitutto a partire dal proprio vissuto emotivo.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Il liceo classico ti insegna che il “tutto subito” è una trappola e attraverso istruzione, educazione e ragionamento ti prepara a trovare lavoro

tutto subito

Non si ferma la crisi del liceo classico, che negli ultimi anni ha perso iscritti e fascino. A fungere da “termometro scolastico” sono le tante voci di figure del mondo della cultura che si levano in sua difesa. Se in passato Massimo Gramellini si è detto angosciato per il calo di iscrizioni, secondo il divulgatore Piergiorgio Odifreddi il liceo classico insegna a non essere servi. Al coro si aggiunge anche…

Il Gruppo Editoriale ELi non si ferma e acquista l’80% della spagnola Edinumen

edinumen

In un mondo che cambia, anche il settore dell’editoria deve cercare di adattarsi e, quando possibile, cercare di prevedere i tempi. Ha sicuramente questo obiettivo il Gruppo Editoriale ELi, che ha di recente acquisito l’80% di Edinumen, editore con sede a Madrid specializzato in testi per l’insegnamento della lingua spagnola. Si tratta di un’operazione che, se da un lato lascia il restante 20% della società alla famiglia Ramos, dall’altro rafforza…

Lo studio: gli studenti che non fanno colazione vanno male in matematica

studenti che non fanno colazione

La colazione è considerata da molti il pasto più importante della giornata, e non soltanto perché fornisce l’energia utile ad iniziare il lavoro o lo studio. Infatti, secondo il recente studio di alcuni ricercatori norvegesi, fare colazione sembrerebbe contribuire al miglioramento dei risultati scolastici in materie scientifiche come la matematica. Vediamo qual è la correlazione esistente fra questi due aspetti della vita di uno studente, e se davvero le abitudini…

Uno studente su tre non riconosce una fake news

Viviamo un’epoca in cui il nostro rapporto con la tecnologia è sempre più stretto, già a partire dalle prime fasi dell’infanzia. Con l’uso costante di smartphone e il crescente consumo di servizi, ci si potrebbe aspettare che le nuove generazioni abbiano sviluppato una maggiore consapevolezza. D’altronde, stiamo parlando di nativi digitali. La realtà è tuttavia abbastanza diversa, come conferma anche un recente report dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Secondo…

Maestra va in pensione ma torna ad insegnare gratis: “Insegno per passione e non per i soldi. Mi mancava il sorriso sincero dei bambini”

insegnare gratis

Insegnare non è soltanto un mestiere bensì una vera e propria vocazione. Lo testimoniano di tanti docenti che, una volta in pensione, non sono riusciti ad allontanarsi da quel mondo a cui hanno dedicato molti anni della loro vita. Se allora un docente in pensione dal 2015 continua ad insegnare ancora oggi, una storia simile arriva da Salerno. Qui Nadia Pasqualucci ha deciso di tornare ad insegnare dopo essere andata…

Il 70% dei docenti italiani insegna con la lezione frontale

lezione frontale

Come si insegna oggi nella scuola italiana? Si tratta di una domanda ormai ricorrente nelle discussioni sullo stato dell’istruzione nel nostro Paese. Allo stesso tempo, è il titolo di un sondaggio promosso da Ricerca & Sviluppo Erickson per indagare le metodologie di insegnamento prevalenti in Italia. Nel corso dell’articolo, vedremo che l’indagine non lascia spazio a grandi sorprese, se non per alcuni ambiti che potrebbero aiutare a tracciare una rotta…

Come utilizzare i videogiochi per potenziare l’apprendimento in classe

utilizzare i videogiochi

Pur nella sua proverbiale lentezza, la scuola non è restia a metodi e strumenti innovativi nella didattica. Alcuni esempi sono la crescente attenzione alle competenze non cognitive, la nuova importanza della mindfulness e il ricorso ai videogiochi educativi. In particolare, questi ultimi hanno avuto una grande diffusione negli ultimi anni, grazie a un graduale cambiamento nei paradigmi educativi e una maggiore consapevolezza sull’importanza di questi strumenti. Vediamo allora cosa vuol…

C’è un dato in controtendenza: nelle competenze digitali, le ragazze di “terza media” superano i loro compagni maschi

ragazze di terza media

Una delle questioni più importanti degli ultimi anni nell’ambito dell’educazione riguarda il rapporto fra le donne e il settore STEM. Infatti, le materie di Science, Technology, Engineering and Mathematics hanno sempre avuto un maggiore successo fra la popolazione maschile. Certo, negli ultimi anni sono stati fatti diversi passi avanti, fra cui un approccio STEAM che tende a integrare le arti nello studio scientifico. Nonostante ciò, sembra che il rapporto fra…

Farei una selezione meritocratica per allontanare quegli insegnanti indecenti che anche i miei figli hanno avuto

selezione meritocratica

Della crescente violenza nelle scuole si parla ormai da anni: si tratta d’altronde di un problema che ha tante cause ma, purtroppo, ancora poche soluzioni. Di recente ha espresso la sua opinione in merito anche Massimo Recalcati, ospite al Social Festival Comunità Educative che si è tenuto alle Gallerie d’Italia di Torino. Secondo il saggista e psicoanalista, è necessario ripensare il concetto di autorità e il rapporto con la scuola,…

La scuola è noiosa e lenta? Non è vero, è la vita che è troppo veloce

scuola è noiosa

Da anni sentiamo ormai critiche alla scuola e al suo ruolo nel percorso di crescita dei più giovani. Secondo molti, oggi la scuola non sa più interpretare un presente in costante movimento e cambiamento, ma dovrebbe iniziare a farlo. La pensa diversamente Vincenzo Schettini, docente e influencer noto per “La fisica che ci piace” su Youtube e “La fisica dell’amore” su Rai 2. Secondo il divulgatore scientifico, la scuola sembra…

great