Parlare della Giornata della Memoria a bambini di scuola primaria può essere molto difficile anche per gli insegnanti più bravi con le storie e le parole. Come fare per aprire il cuore dei bambini e far loro comprendere il messaggio che questa Giornata vuole portare avanti, il dolore degli ultimi e l’ingiustizia, senza però traumatizzare con dettagli e particolari che alla loro età non avrebbero gli strumenti per elaborare? È importante veicolare i messaggi attraverso i mezzi che solitamente sono i più amati e familiari ai bambini e ai ragazzi, ovvero le storie e i prodotti audiovisivi come libri e film per la Giornata della Memoria.
La collana L’albero dei libri del Gruppo ELI La Spiga, che propone anche testi classici riadattati e rielaborati in modo da essere adatti ai bambini, ci offre due volumi preziosissimi per affiancare la nostra conversazione con i bambini sul tema della Giornata della Memoria.
Libri e film per la giornata della memoria
Uno di questi è il grande classico Il diario di Anna Frank , riadattato per essere fruibile e comprensibile dai bambini di scuola primaria. Noi adulti conosciamo la storia di Anna Frank ed è importante che anche i bambini di oggi facciano loro questo inestimabile tesoro della letteratura. La storia di Anna è ormai parte di noi. Anna è una bambina ebrea, costretta a rifugiarsi con la famiglia in un nascondiglio per sfuggire ai nazisti. Il diario narra le vicende quotidiane dell’isolamento, dalle piccole faccende quotidiane agli screzi con la famiglia, dal primo amore di Anna verso un ragazzino che era nascosto con loro al rapimento, che chiude il diario all’improvviso lasciandoci tristi, nostalgici di Anna e i suoi racconti quotidiani e devastati, perché la sua fine sarà decisamente tragica.
Altro testo da proporre è Mai più! che racconta le storie di due ragazzi realmente esistiti: Liliana Segre e Alberto Peretti, sopravvissuti all’Olocausto. Liliana è una bambina milanese che vede la sua vita sconvolta dalle leggi razziali, separata dalla famiglia e a quattordici anni deportata nel campo di Auschwitz. Alberto è un ragazzo piemontese deportato in un campo di concentramento in Germania. Le loro storie di speranza ci aiuteranno a far capire ai bambini il valore immenso dei racconti dei superstiti, primi detentori della memoria che è necessario tenere viva.
Esistono inoltre diversi prodotti audiovisivi con contenuti di grande qualità. In quanto film che trattano un argomento così duro, è tuttavia necessario affiancare il più possibile i bambini alla visione, aiutandoli a elaborare eventuali momenti difficili o che potrebbero suscitare tristezza o sconforto.
Il film d’animazione pluripremiato La stella di Andra e Tati è anche una storia vera a lieto fine, seppur molto dura e a tratti cruda. Andra e Tatiana Bucci sono due sorelle italiane di sei e quattro anni, deportate ad Auschwitz insieme ad alcuni membri della loro famiglia. Riescono a scampare a Mengele, che credendole gemelle voleva utilizzarle per i suoi crudeli esperimenti e, dopo numerose vicende e grazie alla compassione di alcune guardie, riescono addirittura a riabbracciare la propria famiglia.
Un film adatto ai bambini più grandi, che pure necessita dell’affiancamento costante di un adulto è Il bambino con il pigiama a righe. È la storia dell’improbabile amicizia tra due bambini: Bruno, figlio di un addetto ai campi di concentramento e Shmuel, bambino che si trova prigioniero all’interno di esso. La storia ha un finale tragico per entrambi i bambini, per questo si raccomanda di evitare la visione ai più piccoli. Il messaggio che il film intende trasmettere è di inestimabile valore: l’amicizia è davvero possibile tra tutti, indipendentemente dalle proprie origini, non c’è spazio per l’odio tra due bambini che giocano sfidando i recinti metallici del luogo più oscuro e terribile che l’essere umano abbia mai potuto concepire.
Parlare ai bambini con libri e film per la Giornata della Memoria è possibile: ogni età ha i suoi contenuti, ma la cosa più importante è sempre che l’adulto si ponga come ponte tra i contenuti e i bambini, stimolando la conversazione, l’espressione delle emozioni, il dibattito e la consapevolezza.