La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Ma chi te lo fa fare di insegnare?

Fare l’insegnante è tutt’altro che semplice, fra complessità burocratiche, onnipresente precariato e rischio di burnout. Per questa ragione, una delle domande che i docenti si sentono rivolgere è “ma chi te lo fa fare?”.

La questione non è banale, e anzi si lega alle crescenti difficoltà di un mestiere che dovrebbe consistere nel formare gli studenti, e che invece è sempre più difficile da compiere.

Se ormai è molto condivisa l’idea secondo cui fare l’insegnante sia un mestiere usurante, lo scrittore e docente Enrico Galiano offre una prospettiva diversa, più profonda per certi versi.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

In un post sul suo profilo Facebook link esterno, infatti, Galiano parte proprio dalla domanda “ma chi te lo fa fare?” per parlare dei momenti unici che soltanto un insegnante può comprendere. E che riportano alla dimensione originaria del suo ruolo: il rapporto con gli studenti.

Ma chi te lo fa fare?

Come dicevamo, il punto di partenza è proprio la domanda: ma chi te lo fa fare? Di fronte ai problemi, alla burocrazia, alle difficoltà, cosa spinge gli insegnanti ad andare avanti? Per alcuni sarà la passione, come spesso ricorda l’influencer Edoardo Prati, ma non si tratta soltanto di questo. Secondo Enrico Galiano:

Ma chi te lo fa fare? Se hai scelto di fare questo mestiere, è una domanda che ti senti fare, ogni tanto. E, anche se non te lo chiedono proprio proprio con le parole, spesso la vedi scritta negli occhi della gente, amici e parenti che ti guardano con quell’espressione un po’ così, mezza compassione mezza: MAH. Già. Chi me lo fa fare.

La verità è che fare l’insegnante è una vocazione, un percorso di vita alimentato da alcuni momenti di pura magia che permettono di superare tutte le incertezze e le difficoltà. Lo scrittore e docente parla anche di alcuni di questi momenti.

LEGGI ANCHE
“Mio figlio non legge mai, che devo fare?”: i consigli dell’insegnante scrittore Enrico Galiano

Perché fare l’insegnante?

Ci sono infatti alcune storie che possono colpire la sensibilità, il percorso di vita o anche l’animo di un insegnante. Ed Enrico Galiano ne ricorda alcune, particolarmente significative nella sua carriera.

C’è per esempio una studentessa che si sentiva scoraggiata dopo un compito in classe pieno di errori, ma riacquista il sorriso dopo un semplice elogio della sua scrittura. D’altronde, ricorda lo scrittore e docente, con l’esercizio è possibile superare gli errori, ma lo stile è qualcosa di innato e personale.

Poi c’è anche la storia di uno studente silenzioso e distratto che, tuttavia, un giorno ricorda alcuni dettagli di una lezione precedente. La classe si stupisce e ancora di più lo fa l’insegnante, conscio che il suo impatto va sempre oltre le aspettative, in un modo o nell’altro.

Infine, Galiano parla anche di una studentessa ansiosa e riservata che tuttavia un giorno decide di candidarsi come sindaca degli studenti. E d’altronde non c’è modo migliore di crescere se non mettere sé stessi in discussione e provare a superare i propri limiti.

Una risposta alla domanda

Alla fine, la vera risposta alla domanda “ma chi te lo fa fare?” si trova spesso nelle storie personali e nel percorso di vita degli studenti. Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, non si tratta di momenti straordinari o magici in senso stretto, quanto di momenti quotidiani che assumono una valenza straordinaria nella percezione dell’insegnante e nel suo rapporto con gli studenti. Conclude Galiano:

Chi me lo fa fare. Quell’istante. Quello lì. Quello che due secondi prima non sono ancora niente, e poi li vedi diventare qualcosa. Quello che prima era solo terra e poi sbam, appare un germoglio che la terra la rompe e grida la sua voglia di sbocciare. Quello in cui uno solo, un solo fiore, ti ripaga di tutto il tuo sudore, di tutto il tuo seminare.

In fondo, nonostante le difficoltà e gli ostacoli, la vera soddisfazione consiste nel vedere i propri studenti che realizzano sé stessi, trasformandosi in qualcosa che l’insegnante ha contribuito a individuare. E tirar fuori.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


La scuola estone è la migliore d’Europa e la ministra dell’istruzione svela il suo segreto

scuola estone

Qual è il sistema scolastico migliore in Europa? Di certo non è quello italiano, da diversi anni ormai in crisi e con un grande bisogno di trovare una strada efficace nel confronto con la modernità. Molti direbbero quello finlandese, alla cui scuola da tempo si guarda anche qui in Italia. Secondo i dati del rapporto OCSE PISA , invece, il sistema scolastico migliore in Europa si trova in Estonia. È…

A scuola si studia poca musica e non si sa nulla dei musicisti

poca musica

Che la musica sia una parte fondamentale della cultura e della crescita di un individuo non è certo un mistero. Allo stesso tempo, figure come Mozart, Verdi, Chopin e molte altre sono considerate fra le più importanti nella storia musicale, e non solo. Purtroppo, però, i grandi personaggi della musica vengono sistematicamente trascurati nei programmi scolastici italiani. A sostenerlo è Riccardo Muti, uno dei direttori d’orchestra più conosciuti al mondo,…

Il liceo classico ti insegna che il “tutto subito” è una trappola e attraverso istruzione, educazione e ragionamento ti prepara a trovare lavoro

tutto subito

Non si ferma la crisi del liceo classico, che negli ultimi anni ha perso iscritti e fascino. A fungere da “termometro scolastico” sono le tante voci di figure del mondo della cultura che si levano in sua difesa. Se in passato Massimo Gramellini si è detto angosciato per il calo di iscrizioni, secondo il divulgatore Piergiorgio Odifreddi il liceo classico insegna a non essere servi. Al coro si aggiunge anche…

Il Gruppo Editoriale ELi non si ferma e acquista l’80% della spagnola Edinumen

edinumen

In un mondo che cambia, anche il settore dell’editoria deve cercare di adattarsi e, quando possibile, cercare di prevedere i tempi. Ha sicuramente questo obiettivo il Gruppo Editoriale ELi, che ha di recente acquisito l’80% di Edinumen, editore con sede a Madrid specializzato in testi per l’insegnamento della lingua spagnola. Si tratta di un’operazione che, se da un lato lascia il restante 20% della società alla famiglia Ramos, dall’altro rafforza…

Lo studio: gli studenti che non fanno colazione vanno male in matematica

studenti che non fanno colazione

La colazione è considerata da molti il pasto più importante della giornata, e non soltanto perché fornisce l’energia utile ad iniziare il lavoro o lo studio. Infatti, secondo il recente studio di alcuni ricercatori norvegesi, fare colazione sembrerebbe contribuire al miglioramento dei risultati scolastici in materie scientifiche come la matematica. Vediamo qual è la correlazione esistente fra questi due aspetti della vita di uno studente, e se davvero le abitudini…

Uno studente su tre non riconosce una fake news

Viviamo un’epoca in cui il nostro rapporto con la tecnologia è sempre più stretto, già a partire dalle prime fasi dell’infanzia. Con l’uso costante di smartphone e il crescente consumo di servizi, ci si potrebbe aspettare che le nuove generazioni abbiano sviluppato una maggiore consapevolezza. D’altronde, stiamo parlando di nativi digitali. La realtà è tuttavia abbastanza diversa, come conferma anche un recente report dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Secondo…

Maestra va in pensione ma torna ad insegnare gratis: “Insegno per passione e non per i soldi. Mi mancava il sorriso sincero dei bambini”

insegnare gratis

Insegnare non è soltanto un mestiere bensì una vera e propria vocazione. Lo testimoniano di tanti docenti che, una volta in pensione, non sono riusciti ad allontanarsi da quel mondo a cui hanno dedicato molti anni della loro vita. Se allora un docente in pensione dal 2015 continua ad insegnare ancora oggi, una storia simile arriva da Salerno. Qui Nadia Pasqualucci ha deciso di tornare ad insegnare dopo essere andata…

Il 70% dei docenti italiani insegna con la lezione frontale

lezione frontale

Come si insegna oggi nella scuola italiana? Si tratta di una domanda ormai ricorrente nelle discussioni sullo stato dell’istruzione nel nostro Paese. Allo stesso tempo, è il titolo di un sondaggio promosso da Ricerca & Sviluppo Erickson per indagare le metodologie di insegnamento prevalenti in Italia. Nel corso dell’articolo, vedremo che l’indagine non lascia spazio a grandi sorprese, se non per alcuni ambiti che potrebbero aiutare a tracciare una rotta…

Come utilizzare i videogiochi per potenziare l’apprendimento in classe

utilizzare i videogiochi

Pur nella sua proverbiale lentezza, la scuola non è restia a metodi e strumenti innovativi nella didattica. Alcuni esempi sono la crescente attenzione alle competenze non cognitive, la nuova importanza della mindfulness e il ricorso ai videogiochi educativi. In particolare, questi ultimi hanno avuto una grande diffusione negli ultimi anni, grazie a un graduale cambiamento nei paradigmi educativi e una maggiore consapevolezza sull’importanza di questi strumenti. Vediamo allora cosa vuol…

C’è un dato in controtendenza: nelle competenze digitali, le ragazze di “terza media” superano i loro compagni maschi

ragazze di terza media

Una delle questioni più importanti degli ultimi anni nell’ambito dell’educazione riguarda il rapporto fra le donne e il settore STEM. Infatti, le materie di Science, Technology, Engineering and Mathematics hanno sempre avuto un maggiore successo fra la popolazione maschile. Certo, negli ultimi anni sono stati fatti diversi passi avanti, fra cui un approccio STEAM che tende a integrare le arti nello studio scientifico. Nonostante ciò, sembra che il rapporto fra…

great