Il dibattito sul fatto che sia giusto o sbagliato dare i compiti a casa ormai lo conosciamo. Negli ultimi anni ha assunto dei toni ancora più accesi: sembra infatti che chi adesso è adulto, quando era bambino svolgesse i compiti in autonomia, ma non sia la stessa cosa per chi è bambino o adolescente adesso, epoca in cui pare invece che i compiti del fine settimana siano diventati un affare di famiglia.
Genitori perfezionisti e oberati sentono, inspiegabilmente, di loro competenza i compiti dei pargoli, denunciando loro stessi di non avere più tempo libero, quasi che i compiti non siano più una responsabilità dei figli. Anche quando sono gli insegnanti stessi a raccomandarsi di lasciarli svolgere i compiti in autonomia, non importa il risultato.
Non si può accontentare tutti
Personalmente, come insegnante, non sono una fan dei carichi elevati di compiti. Negli anni mi sono trovata ad avere a che fare con tantissimi tipi di genitori, e credo che i miei colleghi possano confermare. Come prevedibile ci sono moltissimi genitori che abolirebbero completamente i compiti a casa, ma ce ne sono altri, allo stesso tempo, che ne vorrebbero sempre di più. È veramente impossibile accontentare tutti e a volte bisogna prendere decisioni poco democratiche o, molto più semplicemente, attenersi alla policy della scuola in cui si insegna, consapevoli che in ogni caso, comunque, qualcuno sarà infelice.
L’insegnante/mamma che su TikTok si è espressa contraria ai compiti
In questi giorni ha fatto discutere e ha destato scalpore un’insegnante/mamma di TikTok (potete trovarla sulla piattaforma con il nickname survivingfive) che ha dichiarato che in passato solitamente assegnava molti compiti ma, da quando è diventata mamma, ha capito che il tempo familiare è troppo prezioso e quindi ha deciso di non assegnarne proprio più. La tiktoker ha affermato, infatti, che “i bambini dovrebbero godersi il tempo in famiglia, al fine di rafforzare il legame con i genitori e svolgere altri tipi di attività ricreative che non hanno a che fare con l’ambiente scolastico”.
Cosa ne pensano le famiglie?
Come si può immaginare, la sua dichiarazione ha diviso il popolo degli insegnanti e dei genitori, i quali hanno preso posizioni molto differenti. Ci sono genitori completamente d’accordo con la decisione di non assegnare più compiti a casa in quanto i compiti mettono troppa pressione ai bambini e alle famiglie, e il tempo da dedicare alle attività extrascolastiche e alle attività in famiglia finisce per essere sacrificato. Altri genitori hanno dichiarato che i compiti sono importanti per rinforzare gli apprendimenti acquisiti a scuola. Allo stesso tempo svariati insegnanti affermano che sono le famiglie stesse a richiedere i compiti e in momenti in cui, per varie ragioni, non sono stati assegnati, le famiglie hanno mostrato un forte disappunto.
Il sondaggio
Al contrario di come si può immaginare il tema dei compiti è veramente molto divisivo e, diversamente da come ci si aspetta, non sono poi così tante le famiglie che li abolirebbero. Tuttavia, gli esperti Ocse affermano che i compiti sono una grande difficoltà per molte famiglie e poter seguire i figli durante lo svolgimento dei compiti e dello studio è appannaggio solo di famiglie economicamente privilegiate e che godono di molto tempo libero. Un sondaggio di Orizzonte Scuola a cui hanno aderito 815 partecipanti ha evidenziato invece come il 48,47% circa sia d’accordo con il mantenere i compiti in una quantità ragionevole. Il 21,60% vorrebbe conservarli come sempre e, infine, solo il 29,94% desidererebbe eliminarli del tutto, al massimo avere come compito alcune letture. Voi insegnanti cosa ne pensate? Genitori, siete favorevoli o contrari ai compiti?