La rivista per la scuola e per la didattica
EDUCAZIONE

Negli Stati Uniti vogliono inserire “nuoce gravemente alla salute” anche sugli smartphone

Che gli smartphone e i social media abbiano una grande influenza sui giovani, è ormai fuor di dubbio. Sono in molti a vedere nella tecnologia una risorsa da utilizzare nella formazione dei bambini e dei ragazzi, ma ciò non vuol dire che non si debba essere consapevoli dei loro pericoli. Proprio per questo, una proposta che arriva dagli Stati Uniti è destinata a far discutere: se accolta, sui social media dovrà essere esposta un’avvertenza sui rischi per la salute mentale dei più giovani. Una sorta di “nuoce gravemente alla salute”.

Nuoce gravemente alla salute”

La proposta non viene da ambienti particolarmente critici delle nuove tecnologie, o dagli allarmisti che vedrebbero nello smartphone un pericolo per i ragazzi. Al contrario, la proposta di apporre un’etichetta sui social media è Vivek Murthy, Surgeon General e massima autorità degli Stati Uniti per quanto riguarda la salute pubblica. In un approfondimento del New York Times link esterno, infatti, Murthy è molto chiaro sui rischi dei social media per i più giovani:

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Le piattaforme sono progettate per massimizzare il tempo che tutti dedichiamo su di esse. Una cosa è farlo a un adulto, un’altra cosa è farlo a un bambino, il cui controllo degli impulsi è ancora in fase di sviluppo, il cui cervello è in una fase sensibile di sviluppo.

Se la proposta del Surgeon General passasse, si tratterebbe di apporre un’etichetta molto simile alla classica dicitura “nuoce gravemente alla salute” che si è soliti trovare sui pacchetti di sigarette. Le sue conclusioni rappresentano una conseguenza diretta del rapporto Social Media and Youth Mental Health link esterno, in cui si lancia già un allarme da non prendere alla leggera.

proteggere i più giovani anche dai social media

Sono molte le voci che accusano i genitori di non pensare al bene dei propri figli proprio in relazione all’uso delle nuove tecnologie. Lo psichiatra Paolo Crepet ha spesso puntato il dito contro i genitori che imitano i figli o che non sanno dire loro di no, anche per quanto riguarda smartphone e social media. Eppure, è fondamentale proteggere i propri figli in modo adeguato, come ricorda lo stesso Vivek Murthy:

Io stesso sono padre di due bambini di 6 e 7 anni, già incuriositi dai social media, e mi chiedo come farò a proteggerli. La prova del livello etico di una società è la capacità di proteggere i propri figli.

Se già industrie come quella automobilistica e quella alimentare devono segnalare eventuali rischi per la salute e adottare misure di sicurezza, è il suo ragionamento, perché non possono fare lo stesso anche le grandi compagnie digitali? Da questo punto di vista, l’etichetta di avvertimento sarebbe soltanto un necessario primo passo, ma non l’ultimo.

cosa può fare la scuola?

In attesa che la politica accolga la proposta del Surgeon General degli Stati Uniti, c’è ancora tanto da fare. Il primo luogo di formazione ed educazione è sempre la famiglia, anche per ciò che riguarda le nuove tecnologie, l’uso dello smartphone e i social media. Con genitori più responsabili, insomma, è possibile crescere figli più consapevoli: non si tratta di un traguardo da poco.

Allo stesso tempo, anche la scuola ha un’importanza fondamentale nel processo di maturazione dei più giovani. Da questo punto di vista, è importante capire quali sono i vantaggi e gli svantaggi riguardanti l’uso dello smartphone a scuola. Insieme, scuola e genitori possono davvero fare la differenza nella crescita dei ragazzi: il segreto è, come sempre, quello di sostenere un rapporto equilibrato con la tecnologia, ma la consapevolezza da sola potrebbe anche non bastare. Perché non partire con un’etichetta specifica, allora: d’altronde, se i social media nuociono gravemente alla salute dei giovani, bisognerà pur dirlo. No?

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


In una scuola di Milano gli studenti valutano i professori: è stata annunciata la “pagella dei docenti”

studenti valutano i professori

Il tema della valutazione è uno dei più importanti in ambito scolastico, ma di solito riguarda soltanto gli studenti, con voti e giudizi che indicano un certo livello di preparazione. Eppure, oggi è altrettanto importante anche la valutazione degli insegnanti, come avviene in un liceo di Milano, in cui è stata introdotta la pagella dei docenti. A compilarla non sarebbero i colleghi, come voleva l’ex Ministro Bianchi, né le graduatorie,…

A scuola si impara facendo, l’impatto della pedagogia attiva di John Dewey

John Dewey

A ottobre ricorre l’anniversario della nascita di John Dewey: anche se il nome forse dirà poco ai più, si tratta di una figura che ha avuto un’influenza enorme sulla pedagogia moderna. Dobbiamo infatti a Dewey il concetto del learning by doing: il nuovo approccio, basato sull’idea che gli studenti imparano meglio facendo, è diventato fondamentale nelle moderne metodologie educative. Vediamo allora l’importanza di John Dewey e del suo concetto di…

Un gruppo di maestre “svuota” una libreria acquistando tutti i libri di narrativa e per bambini in vetrina

gruppo di maestre svuota una libreria

Che la lettura sia importante nello sviluppo dei più giovani e nella vita degli adulti, non è certo un mistero. Tuttavia, gli ultimi anni hanno visto una decadenza lenta ma continua di questa pratica, tanto che oggi 6 italiani su 10 non leggono neanche un libro all’anno. Per questa ragione, ogni iniziativa che riesca a portare le persone a leggere (un po’) di più è sempre gradita. Se a Modena…

A Milano c’è un liceo in cui la filosofia verrà insegnata insieme all’intelligenza artificiale

filosofia verrà insegnata insieme all'intelligenza artificiale

Anno dopo anno, la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale stanno diventando una parte sempre più integrante della nostra società. In particolare, le IA si stanno diffondendo in tutti i settori produttivi e della vita sociale, scuola compresa. Se è vero che il 40% degli insegnanti è favorevole all’intelligenza artificiale a scuola, allo stesso tempo bisogna approcciare questa novità in modo consapevole. Diventa essenziale, insomma, preparare gli studenti alle opportunità e…

Fiorella Mannoia confessa di non essere stata una studentessa modello e lancia un appello agli studenti: “Se non leggete saranno gli altri a pensare per voi”

fiorella mannoia

Il rapporto fra studenti e docenti è sempre stato una parte importante delle dinamiche scolastiche, anche nei momenti di tensione. Ne ha parlato di recente anche Fiorella Mannoia, ospite a “La Fisica dell’Amore” in onda su Rai 2. Nel programma condotto dal docente e influencer Vincenzo Schettini, la cantante ha toccato diversi temi, fra cui il rapporto con gli insegnanti e il ruolo che questi ultimi hanno nella crescita degli…

Se un insegnante dà pochi compiti per casa significa che non vuole bene agli studenti

pochi compiti per casa

Non tutti gli insegnanti meritano di essere seguiti: questo il cuore del discorso tenuto da Nicola Gratteri per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una scuola di Casola, in provincia di Napoli. Il procuratore della Repubblica ha parlato agli studenti, mettendoli in guardia da alcuni insegnanti e dai pericoli del web, verso cui è fondamentale mantenere un atteggiamento critico. Con un augurio verso i più giovani, che dalla scuola costruiscono il loro…

La scuola è un luogo di disobbedienza verso sé stessi, dove si forgia l’individuo. In terzo superiore non puoi essere vittima del possibile lavoro causato dalla probabile università

luogo di disobbedienza

Oggi sembra che tutti abbiano un’opinione sul ruolo della scuola ma, allo stesso tempo, in pochi ne sono consapevoli. Da una parte, si sente parlare di educazione come strumento per formare i giovani, mentre dall’altra la scuola emerge come soggetto ormai slegato dalle vere esigenze degli studenti. Nel dibattito sul ruolo della scuola contemporanea si inserisce anche la voce di Edoardo Prati, giovane studente di lettere classiche e influencer. Ospite…

La riforma del voto in condotta non convince Novara: “La scuola non deve trasformarsi in un luogo di punizione”

riforma del voto in condotta

“La scuola non è un luogo di espiazione della pena e di punizione, bensì di apprendimento”. Con queste parole il pedagogista Daniele Novara critica la riforma del voto in condotta voluta da Giuseppe Valditara. Se per il Ministro dell’Istruzione e del Merito il voto in condotta deve essere più determinante ai fini della bocciatura, Novara è in disaccordo su tutta la linea: “così si sviliscono i presupposti della scuola stessa”….

La scuola istruisce, quando ce la fa, ma non educa. Smartphone e computer devono stare fuori dalle classi

la scuola istruisce

In un contesto sociale sempre più complesso, ci sono alcune istituzioni che rischiano di perdere la propria identità. Una di queste è la scuola, al centro della lectio magistralis di Umberto Galimberti al Settembre Pedagogico di Andria . Secondo il filosofo, la scuola oggi istruisce ma non educa, e anzi ricorre troppo agli strumenti tecnologici per sopperire alle proprie mancanze. Quale può essere la soluzione? La scuola istruisce, ma non…

Gli studenti non si alzano dal banco per stare al cellulare neanche durante le ricreazione, un liceo di Torino dice basta: “Saranno ritirati all’ingresso”

stare al cellulare

Il rapporto degli studenti con lo smartphone non è certo dei più semplici, come molti insegnanti e dirigenti sanno molto bene. Per questa ragione, di recente il Liceo Scientifico Alessandro Volta di Torino ha deciso di introdurre il divieto di usare il cellulare a scuola per gli studenti del biennio. Si tratta di una decisione che, per quanto possa sembrare estrema, non è un unicum nel panorama scolastico italiano e…

great

Quaderni operativi?

X

invalsi 2025