La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Non ci sono vincitori se gli studenti sono in competizione fra loro

Le classi in cui c’è collaborazione tra bambini e il clima è sereno si vedono subito. Sono le classi in cui non si compete per i voti e non si cerca di apparire migliori degli altri agli occhi degli insegnanti, in cui non si fa la spia e non si diventa poliziotti dei comportamenti dei compagni, perché si è già consapevoli che il ruolo di sorveglianza è dell’insegnante. Se gli studenti sono in competizione non ci sarà nessun vincitore alla fine dell’anno.

Quando non c’è competizione, se un compagno prende un brutto voto o viene rimproverato, gli altri sono sinceramente dispiaciuti.

Sembra un miracolo, ma le classi così esistono.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Sono le classi in cui gli insegnanti hanno costruito il gruppo e hanno fondato le basi del proprio lavoro sul benessere. Non ci può essere un apprendimento armonico senza il benessere all’interno della classe. Il benessere parte dal gruppo. I bambini che stanno male in classe stanno male perché vivono il gruppo come un pericolo.

Pagina estratta dal corso del primo ciclo MERAVIGLIOSO

Purtroppo ho visto classi in cui i bambini e i ragazzi erano esortati dagli insegnanti stessi a competere tra loro e ad avere come obiettivo l’attenzione degli insegnanti, a qualsiasi costo.

Le scene più dolorose a cui ho assistito, durante alcune supplenze, sono state vedere un bambino sgridato dall’insegnante e i compagni che mettevano il loro carico aggiungendo umiliazioni alla sgridata, oppure bambini che cercavano di primeggiare per compiacere gli insegnanti, disposti a tutto, anche e soprattutto a competere con i compagni.

In una classe non si dovrebbe insegnare a primeggiare ma a collaborare. Se i bambini portano “da casa” comportamenti competitivi o l’intenzione di prevaricare gli altri, ovviamente non si può cambiare la famiglia di origine: si può però insegnare che la classe ha delle regole ben precise che non sempre sono le stesse della propria famiglia.

In classe i conflitti si risolvono comunicando e ci si dispiace per un compagno che viene rimproverato o al quale va male un compito. Ci si dispiace perché viene insegnato che una sgridata o un brutto voto possono capitare veramente a tutti e noi non vorremmo che gli altri ridessero o mettessero il carico su un nostro fallimento.

È necessario scoraggiare tutte le manifestazioni di superiorità in tutti gli ambiti, e far capire che fare sgridare i compagni non fa guadagnare il rispetto e l’amore dell’insegnante.

Cerchiamo di fare in modo che i voti non siano oggetto di discussione tra bambini, che non ci sia competizione tra loro o desiderio di sovrastare gli altri. Un insegnante empatico, a cui interessa la salute del gruppo classe prima ancora dei risultati didattici, preferisce che i bambini siano tutti alleati contro di lui e non gli uni contro gli altri. Anche se loro non lo sapranno mai.

La collaborazione tra bambini si può insegnare in tantissimi modi, ma limitarsi ad assegnare incarichi e far fare lavori di gruppo non è sufficiente: bisogna insegnare con le lodi e con l’esempio quali sono i comportamenti giusti. Osservarli durante momenti liberi, individuare piccoli e spontanei gesti di gentilezza e complimentarsi con loro.

Un gruppo classe felice e affiatato è il primo strumento educativo ed è davvero la base per tutto il resto. Bisogna costruirlo fin da subito e continuare a lavorarci nel corso degli anni, curarlo attraverso dialogo, esempio e rafforzamento.

E tu cosa ne pensi delle classi in cui gli studenti sono in competizione tra di loro? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


In una scuola di Milano gli studenti valutano i professori: è stata annunciata la “pagella dei docenti”

studenti valutano i professori

Il tema della valutazione è uno dei più importanti in ambito scolastico, ma di solito riguarda soltanto gli studenti, con voti e giudizi che indicano un certo livello di preparazione. Eppure, oggi è altrettanto importante anche la valutazione degli insegnanti, come avviene in un liceo di Milano, in cui è stata introdotta la pagella dei docenti. A compilarla non sarebbero i colleghi, come voleva l’ex Ministro Bianchi, né le graduatorie,…

A scuola si impara facendo, l’impatto della pedagogia attiva di John Dewey

John Dewey

A ottobre ricorre l’anniversario della nascita di John Dewey: anche se il nome forse dirà poco ai più, si tratta di una figura che ha avuto un’influenza enorme sulla pedagogia moderna. Dobbiamo infatti a Dewey il concetto del learning by doing: il nuovo approccio, basato sull’idea che gli studenti imparano meglio facendo, è diventato fondamentale nelle moderne metodologie educative. Vediamo allora l’importanza di John Dewey e del suo concetto di…

Un gruppo di maestre “svuota” una libreria acquistando tutti i libri di narrativa e per bambini in vetrina

gruppo di maestre svuota una libreria

Che la lettura sia importante nello sviluppo dei più giovani e nella vita degli adulti, non è certo un mistero. Tuttavia, gli ultimi anni hanno visto una decadenza lenta ma continua di questa pratica, tanto che oggi 6 italiani su 10 non leggono neanche un libro all’anno. Per questa ragione, ogni iniziativa che riesca a portare le persone a leggere (un po’) di più è sempre gradita. Se a Modena…

A Milano c’è un liceo in cui la filosofia verrà insegnata insieme all’intelligenza artificiale

filosofia verrà insegnata insieme all'intelligenza artificiale

Anno dopo anno, la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale stanno diventando una parte sempre più integrante della nostra società. In particolare, le IA si stanno diffondendo in tutti i settori produttivi e della vita sociale, scuola compresa. Se è vero che il 40% degli insegnanti è favorevole all’intelligenza artificiale a scuola, allo stesso tempo bisogna approcciare questa novità in modo consapevole. Diventa essenziale, insomma, preparare gli studenti alle opportunità e…

Fiorella Mannoia confessa di non essere stata una studentessa modello e lancia un appello agli studenti: “Se non leggete saranno gli altri a pensare per voi”

fiorella mannoia

Il rapporto fra studenti e docenti è sempre stato una parte importante delle dinamiche scolastiche, anche nei momenti di tensione. Ne ha parlato di recente anche Fiorella Mannoia, ospite a “La Fisica dell’Amore” in onda su Rai 2. Nel programma condotto dal docente e influencer Vincenzo Schettini, la cantante ha toccato diversi temi, fra cui il rapporto con gli insegnanti e il ruolo che questi ultimi hanno nella crescita degli…

Se un insegnante dà pochi compiti per casa significa che non vuole bene agli studenti

pochi compiti per casa

Non tutti gli insegnanti meritano di essere seguiti: questo il cuore del discorso tenuto da Nicola Gratteri per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una scuola di Casola, in provincia di Napoli. Il procuratore della Repubblica ha parlato agli studenti, mettendoli in guardia da alcuni insegnanti e dai pericoli del web, verso cui è fondamentale mantenere un atteggiamento critico. Con un augurio verso i più giovani, che dalla scuola costruiscono il loro…

La scuola è un luogo di disobbedienza verso sé stessi, dove si forgia l’individuo. In terzo superiore non puoi essere vittima del possibile lavoro causato dalla probabile università

luogo di disobbedienza

Oggi sembra che tutti abbiano un’opinione sul ruolo della scuola ma, allo stesso tempo, in pochi ne sono consapevoli. Da una parte, si sente parlare di educazione come strumento per formare i giovani, mentre dall’altra la scuola emerge come soggetto ormai slegato dalle vere esigenze degli studenti. Nel dibattito sul ruolo della scuola contemporanea si inserisce anche la voce di Edoardo Prati, giovane studente di lettere classiche e influencer. Ospite…

La riforma del voto in condotta non convince Novara: “La scuola non deve trasformarsi in un luogo di punizione”

riforma del voto in condotta

“La scuola non è un luogo di espiazione della pena e di punizione, bensì di apprendimento”. Con queste parole il pedagogista Daniele Novara critica la riforma del voto in condotta voluta da Giuseppe Valditara. Se per il Ministro dell’Istruzione e del Merito il voto in condotta deve essere più determinante ai fini della bocciatura, Novara è in disaccordo su tutta la linea: “così si sviliscono i presupposti della scuola stessa”….

La scuola istruisce, quando ce la fa, ma non educa. Smartphone e computer devono stare fuori dalle classi

la scuola istruisce

In un contesto sociale sempre più complesso, ci sono alcune istituzioni che rischiano di perdere la propria identità. Una di queste è la scuola, al centro della lectio magistralis di Umberto Galimberti al Settembre Pedagogico di Andria . Secondo il filosofo, la scuola oggi istruisce ma non educa, e anzi ricorre troppo agli strumenti tecnologici per sopperire alle proprie mancanze. Quale può essere la soluzione? La scuola istruisce, ma non…

Gli studenti non si alzano dal banco per stare al cellulare neanche durante le ricreazione, un liceo di Torino dice basta: “Saranno ritirati all’ingresso”

stare al cellulare

Il rapporto degli studenti con lo smartphone non è certo dei più semplici, come molti insegnanti e dirigenti sanno molto bene. Per questa ragione, di recente il Liceo Scientifico Alessandro Volta di Torino ha deciso di introdurre il divieto di usare il cellulare a scuola per gli studenti del biennio. Si tratta di una decisione che, per quanto possa sembrare estrema, non è un unicum nel panorama scolastico italiano e…

great

Quaderni operativi?

X

invalsi 2025