La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Ode ai maestri. «Perché un vero insegnante non molla mai»

“C’è un duplice vantaggio nell’insegnare perché, mentre si insegna, si impara”. Lo diceva Seneca, ma lo pensiamo anche noi che, oggi, ricopriamo il ruolo di docenti. E se, da un lato, è vero che quello dell’insegnante è uno dei lavori più gratificanti al mondo, dall’altra parte è evidente che chiunque svolga questo lavoro è chiamato a non mollare mai.

È la posizione dell’autore e libraio Carlo Picca, che in una recente chiacchierata con Libreriamo link esterno ha sottolineato come le difficoltà del presente spesso mettano a dura prova la tenuta degli insegnanti, i quali, però, sostenuti dalla passione, non si arrendono facilmente.

Chiunque di noi sperimenti, o abbia sperimentato, la vita da docente, sa bene che l’autore pugliese non si sbaglia. Tra le fatiche della didattica a distanza, delle incomprensioni, e il peso della burocrazia, si riesce sempre a ritrovare quell’energia necessaria a non mollare, quel desiderio profondo di essere educatori, quella chiamata a vivere con gioia, grinta ed entusiasmo le relazioni con gli studenti e i colleghi.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Ed è forse l’empatia, come ricordato più volte dal filosofo Umberto Galimberti, a rendere possibile questa dinamica educativa: senza di essa, tutto crollerebbe in men che non si dica. Un’empatia che, talvolta, ci permettiamo di chiedere a chi non sperimenta sulla propria pelle le fortune, e le fatiche, di essere insegnante. Il ruolo di docente non è un’etichetta da applicare alla persona, ma è inscindibilmente legato ad essa. E come tutte le persone anche gli insegnanti possono vivere difficoltà e problemi, insieme a tutte le dinamiche tipiche della vita di ciascuno.

Perché se è vero, come è vero, che gli insegnanti non mollano mai, è altrettanto vero che la motivazione va sempre ritrovata e la passione riaccesa nelle relazioni interpersonali, con alunni, colleghi e famiglie.

Una buona scuola è certamente fatta di docenti appassionati, desiderosi di educare e disposti ad imparare. Una buona società è altresì formata da persone che sostengono e accompagnano coloro che, per vocazione e amore, si dedicano a camminare insieme agli adulti di domani.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI

1 commento su “Ode ai maestri. «Perché un vero insegnante non molla mai»”

  1. Bene non sono tre , però sono 2, 9 settimane fanno 56 giorni se aggiungiamo le ferie natalizie e pasquali arriviamo a circa 70 giorni quindi 2 mesi e dieci giorni pagati giustamente , chi ha queste ferie? E poi chi ci dice che molti insegnanti alla fine delle lezioni mattutine il pomeriggio lo occupino per lavorare ? Per cui per quello che guadagnano è fin troppo e basta con il lamentarsi , hanno una laurea? E allora tanti K’hanno e tanti non avrebbero neppure averla visto che non conoscono, molti, non tutti , i fondamentali della lingua italiana , ho sentito strafalcioni mega galattici detti da Professori, suvvia diamoci una calmata perché se gli alunni escono impreparati dalla scuola molto
    Lo si deve alla impreparazione di cosiddetti insegnanti, non esistono più gli insegnanti di una volta come gli uomini di una volta

I commenti sono chiusi.


Il Giorno della Memoria nella scuola primaria, alcune attività da fare in classe

giorno della memoria

Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, in ricordo del genocidio del popolo ebraico commesso dal Nazifascismo. Si tratta di una giornata internazionale dedicata alle riflessioni sulla Shoah e sui temi della discriminazione, del razzismo, della solidarietà. Il ricordo di quanto successo durante la seconda guerra mondiale è parte importante delle attività scolastiche del mese di gennaio. In particolare, la scuola primaria ha l’opportunità di avvicinare gli alunni…

Dietro un 5 c’è uno studente da 8 o 9 che si è accontentato

studente da 8

L’idea che un docente abbia il solo compito di spiegare un argomento e verificare le competenze di uno studente è ormai radicata nel passato della scuola. Com’è giusto che sia, oggi un insegnante è anche un maestro di vita che ha l’obiettivo di spronare i suoi alunni a dare il meglio di sé. Soprattutto quando sono essi stessi a non vedere le loro potenzialità. Di recente il docente e influencer…

Come spiegare la Shoah ai bambini

Shoah ai bambini

La Shoah è uno degli eventi più drammatici che hanno segnato il ventesimo secolo, e le cui ripercussioni si possono rilevare ancora oggi. Sono state tantissime le iniziative che negli anni hanno cercato di mantenere vivo il ricordo dello sterminio del popolo ebraico, come l’istituzione del Giorno della Memoria e i tanti progetti dentro e fuori la scuola italiana. Detto questo, com’è possibile commemorare il Giorno della Memoria nel contesto…

Vedo i giovani che vogliono tutto e subito ma non hanno più un riferimento

giovani che vogliono tutto e subito

Il rapper Marracash, intervistato dal quotidiano La Stampa , ha presentato il suo ultimo album di inediti ma, allo stesso tempo, ha affrontato il rapporto dei giovani con il successo e con il fallimento. Dietro agli artisti che non riescono a reggere le pressioni dovute alla notorietà, sostiene Marracash, c’è una società della quale troppo spesso si sottovaluta l’impatto sulle nuove generazioni. Già a partire dalla scuola. L’apparenza dei social…

Gruppo Editoriale ELi, leader di mercato nell’editoria scolastica per la scuola primaria e unico produttore di giochi didattici in Italia

gruppo editoriale eli leader

Il Gruppo Editoriale ELi da quasi 50 anni realizza libri e materiali didattici per alunne e alunni delle scuole dell’obbligo del sistema italiano: la ELi è infatti leader nazionale nel settore della Scuola Primaria, mentre ha importanti quote di mercato in alcune materie della Scuola Secondaria, tanto di Primo quanto di Secondo grado, come le lingue straniere o l’enogastronomia. Il Gruppo ELi è anche l’unico gruppo editoriale didattico italiano a…

Utilizzare le pause attive per ristabilire l’attenzione degli studenti

pause attive

La pratica è sempre stata una parte fondamentale dell’educazione. Grazie a figure come John Dewey e alla sua pedagogia attiva, infatti, la scuola ha imparato ad alternare le lezioni frontali con un approccio più concreto. Ad oggi, quindi, la pratica costante viene considerata la chiave per il miglioramento personale. Tuttavia, sempre più studi vedono in questo approccio alcuni limiti alla crescita degli studenti, e in generale della persona. Secondo gli…

I dati ci confermano che l’abbandono scolastico è in calo, tranne nelle isole

abbandono scolastico in calo

L’abbandono scolastico è uno dei temi più importanti nei dibattiti fra politica e società civile, docenti e studenti, scuole e famiglie. Non si tratta infatti soltanto del ruolo che l’educazione svolge nella crescita dei giovani, quanto del futuro stesso della nostra società. Per questa ragione, appaiono incoraggianti i dati recenti diffusi da Openpolis , secondo cui l’abbandono scolastico in Italia si è ridotto negli ultimi anni. Allo stesso tempo, i…

Dai campi di calcio di serie B alla cattedra di un liceo, la storia dell’ex calciatore Michelangelo Galasso

dalla serie b alla cattedra

Che sia per l’educazione motoria alla primaria o per le ricadute che i successi di Jannik Sinner hanno sui giovanissimi, l’attività fisica a scuola svolge un ruolo fondamentale nella crescita degli alunni. Lo sa benissimo il nuovo docente di scienze motorie al Liceo Artistico Gaetano Chierici di Reggio Emilia. Michelangelo Galasso non ha sempre perseguito l’insegnamento, ma in passato ha anche giocato come calciatore professionista in diverse squadre italiane. E…

Insegno da oltre vent’anni nella scuola secondaria di secondo grado e ho visto crollare le capacità cognitive degli alunni

crollare le capacità cognitive

Insegno da oltre vent’anni nella scuola secondaria di secondo grado e ho visto crollare le capacità cognitive degli alunni. Gran parte di loro ha enormi difficoltà nel capire i testi, legge male, ha un lessico poverissimo e scrive peggio. Mi sono specializzata nel sostegno e ormai è da parecchi anni che lavoro con gran parte della classe, non solo con gli alunni che hanno una disabilità riconosciuta. Fioccano certificazioni di…

La scuola estone è la migliore d’Europa e la ministra dell’istruzione svela il suo segreto

scuola estone

Qual è il sistema scolastico migliore in Europa? Di certo non è quello italiano, da diversi anni ormai in crisi e con un grande bisogno di trovare una strada efficace nel confronto con la modernità. Molti direbbero quello finlandese, alla cui scuola da tempo si guarda anche qui in Italia. Secondo i dati del rapporto OCSE PISA , invece, il sistema scolastico migliore in Europa si trova in Estonia. È…

great