La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

Ogni insegnante dovrebbe conoscere Vygotskij, la sua zona di sviluppo prossimale è uno dei processi più affascinanti dell’apprendimento

Lev Vygotskij, pedagogista e psicologo russo, è noto per il suo lavoro sull’apprendimento e lo sviluppo cognitivo. Le sue teorie sono fondamentali per comprendere come gli individui, ma soprattutto i bambini in età scolare, costruiscono conoscenze e sviluppano competenze.

Il contesto sociale come chiave dell’apprendimento

Vygotskij sostiene che i bambini apprendono in modo attivo e il contesto in cui si trovano ha una parte determinante in questo percorso. A differenza di Piaget, pedagogista svizzero, secondo il quale lo sviluppo cognitivo dei bambini è formato da tappe universali, comuni a tutti, Vygotskij sostiene che l’ambiente in cui ognuno di noi è immerso gioca un ruolo cruciale, può davvero fare la differenza: per questo l’apprendimento può variare da società a società, da cultura a cultura.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Essere circondati da figure positive

Secondo Vygotskij, quindi, l’apprendimento avviene attraverso l’interazione sociale e il linguaggio: per questo è molto importante che i bambini siano circondati da figure positive, che rappresentino uno stimolo costruttivo e carico di significato. Un’interazione sociale povera o non sana, infatti, pregiudica lo sviluppo cognitivo e l’apprendimento. Vygotskij, nei suoi lavori, tende a precisare che per i bambini in fase di apprendimento è importante interagire non solo con gli adulti ma anche con i propri pari, il cui ruolo formativo è importantissimo e da non sottovalutare.

La zona di sviluppo prossimale

La zona di sviluppo prossimale è uno dei concetti più innovativi e importanti che riguardano l’apprendimento, che ogni insegnante dovrebbe conoscere. Vygotskij sostiene che la zona di sviluppo prossimale sia il divario tra ciò un bambino sa fare da solo e ciò che sa fare se è aiutato da un adulto o da un compagno più esperto di lui. Nella zona di sviluppo prossimale si costruisce l’apprendimento, rappresentando essa una vera e propria sfida stimolante per l’alunno. I bambini possono trovarsi nella zona di sviluppo prossimale anche durante situazioni di gioco che richiedano l’apprendimento di regole o strategie.

Un esempio pratico

Poniamo il caso che un bambino sia capace di risolvere autonomamente un problema matematico semplice, ma che sia capace di risolvere un problema matematico più complesso con l’aiuto di un insegnante o un compagno: la zona di sviluppo prossimale include proprio le attività che il bambino è in grado di risolvere con un supporto, in questo caso i problemi matematici più complessi. Per costruire l’apprendimento è necessario muoversi all’interno della zona di sviluppo prossimale, fornire supporto e, man mano che bambino acquisisce più sicurezza, toglierlo. Appena il bambino saprà fare quel compito autonomamente, avrà raggiunto un nuovo livello di apprendimento.

LEGGI ANCHE:
L’entusiasmo degli insegnanti DI MATEMATICA che usano Mondo 2030: “Sussidiario insostituibile, privo di rischi di misconcezioni”

Lo scaffolding: supporto da adulti e da pari

Il supporto che l’adulto o il pari fornisce nella zona di sviluppo prossimale si chiama scaffolding. È importante che ci sia gradualità e flessibilità nel fornire e nel togliere l’aiuto e il supporto: lo scaffolding deve essere infatti adattato e modulato a seconda delle esigenze del bambino che apprende, delle sue difficoltà e dei punti di forza pregressi, di eventuali bisogni speciali.

Come applicare le teorie di Vygotskij nella scuola primaria?

È possibile applicare le teorie di Vygotskij nell’insegnamento alla scuola primaria. Gli insegnanti dovrebbero, infatti, esaminare le competenze e le conoscenze già in possesso del bambino prima di progettare un intervento didattico, e in base a esse fornire aiuti e strumenti adeguati. Dovrebbero inoltre considerare la grande importanza del ruolo dei pari nell’apprendimento, e quindi strutturare attività didattiche che comprendano il lavoro in gruppo, la peer education. Secondo Vygotskij sono anche importanti il linguaggio e il gioco: includere attività ludiche e curare la comunicazione sono le basi per la costruzione di tutti gli apprendimenti.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Come insegnare la matematica con Direzione Discipline

matematica con direzione discipline

Insegnare matematica nella scuola primaria può sembrare una scalata. Non tanto per i contenuti in sé, quanto per la percezione diffusa – tra bambini, famiglie e talvolta anche tra noi adulti – che questa sia la materia “difficile”, quella che “o ce l’hai nel sangue o niente da fare”. Eppure, la matematica non è un talento innato, non è riservata a pochi. È un linguaggio, uno strumento potente per interpretare…

Una classe rumorosa non è una classe problematica

classe problematica

Chi insegna nella secondaria di primo o secondo grado conosce bene quella situazione. Magari stai facendo una bella attività a coppie, i ragazzi si stanno confrontando, c’è energia, partecipazione, voci che si sovrappongono… E poi, a fine ora, arriva la frecciatina del collega: “Ma nella tua classe c’è sempre tutto questo chiasso?” A quel punto potresti sorridere, cambiare discorso, spiegare. Io, ormai, rispondo con semplicità: “Stanno imparando.” E non è…

Direzione Discipline è il sussidiario più interessante tra le nuove proposte per le classi quarta e quinta scuola primaria

direzione discipline 2025

Quando si tratta di scegliere un sussidiario per le classi quarta e la quinta di scuola primaria, la parola d’ordine è una sola: efficacia. Ma se a questa aggiungiamo anche un pizzico di freschezza, una bella dose di inclusività e un approccio che mette davvero al centro il metodo di studio… beh, allora parliamo di Direzione Discipline. Questo corso ministeriale, frutto del lavoro del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica,…

Ma quindi, geometria in classe prima alla primaria si può fare, sì o no?

geometria in classe prima

La geometria è una di quelle parole che, quando si affaccia tra i banchi della prima primaria, genera subito qualche dubbio. “Ma si fa geometria in prima?”, ci si chiede spesso. Altre volte il dubbio si ripresenta, a distanza di tempo, con un altro volto: “Ma quando si comincia, davvero, con la geometria?” La verità è che la geometria non ha un punto di partenza ufficiale. Non comincia con una…

Il bullismo nasce nelle scuole medie

bullismo nasce nelle scuole medie

Il bullismo è uno dei problemi più urgenti della nostra società e, benché non sia circoscritto all’ambito scolastico, proprio all’interno della scuola trova il suo inizio. Lo conferma il Rapporto ESPAD Italia per il 2023 che, insieme ad altri studi, monitora i comportamenti a rischio fra gli studenti della scuola secondaria. Fra i dati analizzati dall’indagine, i più allarmanti riguardano la fascia d’età in cui cominciano i primi atteggiamenti di…

Nel cuore delle parole, il sussidiario delle letture dai doppi finali per scoprire le tipologie testuali attraverso un metodo deduttivo

nel cuore delle parole 2025

Nel cuore delle parole è un’opera che si pone l’obiettivo di accompagnare gli alunni e le alunne nel loro viaggio di crescita nel mondo del sapere. Ma non solo. In questo particolare momento storico la società richiede a gran voce a tutte le agenzie educative di farsi carico non solo delle competenze cognitive, ma anche e soprattutto dell’educazione affettivo-emotiva, al fine di preparare i cittadini e le cittadine del domani…

L’intelligenza artificiale tende a “compiacerci”, cercando di confermare le sue affermazioni, anche quando queste sono palesemente false

intelligenza artificiale tende a compiacerci

Di intelligenza artificiale in ambito scolastico si parla ormai ogni giorno, o quasi, e non sempre in termini lusinghieri. Sono molti i docenti che vorrebbero usarla, altrettanti quelli che già la utilizzano ma, allo stesso tempo, tantissimi insegnanti si dicono diffidenti. Docenti e studenti tuttavia ignorano il rischio più grande che risiede nell’uso delle IA generative per svolgere un qualche compito: le informazioni sbagliate. Le intelligenze artificiali sono spesso inattendibili…

Puntate i riflettori sui volumi della classe seconda e terza, il vero cuore pulsante di Pepper

Pepper e La Scuola nel Parco non è solo un nuovo sussidiario per la scuola primaria: è un invito a guardare l’apprendimento con occhi curiosi, attivi e pieni di meraviglia. Abbiamo fatto due chiacchiere con le autrici che l’hanno ideato e costruito, pagina dopo pagina, con la cura e la competenza di chi conosce bene le esigenze della classe. Ci hanno raccontato com’è nato questo progetto, cosa lo rende speciale…

Il fenomeno dei docenti influencer

docenti influencer

C’è una nuova frontiera dell’insegnamento, ed è digitale. Sempre più insegnanti, in Italia e nel mondo, stanno trasformando i social media in strumenti didattici e di narrazione, aprendo una finestra sul mondo della scuola vissuta dall’interno. Non si tratta soltanto di una moda passeggera: i cosiddetti teacher influencer sono diventati veri e propri punti di riferimento per colleghi, studenti e famiglie, capaci di coniugare competenze pedagogiche e abilità comunicative. Il…

L’iperprotezione dei genitori impedisce lo sviluppo dell’autonomia dei bambini

iperprotezione dei genitori

Paolo Crepet non è certo nuovo a opinioni che fanno discutere ma che, allo stesso tempo, descrivono i paradossi del mondo contemporaneo. In particolare, lo psichiatra e sociologo si è concentrato a lungo sulla scuola, parlando spesso del registro elettronico e dell’ingerenza dei genitori nell’educazione dei figli. Parte da un argomento simile l’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno : il rapporto fra genitori e figli, che secondo Crepet oggi è…

Hai visto la novità?

X