La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

Ora è definitivo, la legge sulle competenze non cognitive e trasversali a scuola è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale

Le competenze non cognitive rappresentano una parte importante del dibattito contemporaneo sull’educazione. Alla base di questa tendenza c’è la consapevolezza che la scuola non può limitarsi a trasmettere soltanto nozioni. Al contrario, deve anche insegnare agli studenti le cosiddette life skills, ossia competenze come il problem solving, il pensiero critico e la gestione dello stress.

A confermare la nuova direzione c’è anche una legge di recente pubblicata in Gazzetta Ufficiale, che introduce lo sviluppo delle competenze non cognitive all’interno dei percorsi scolastici. Vediamo come!

L’importanza delle competenze non cognitive

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Le competenze non cognitive sono un insieme di abilità personali e relazionali fondamentali nella vita di tutti i giorni. Si definiscono “non cognitive” perché non riguardano la conoscenza di nozioni e materie specifiche bensì il modo in cui affrontiamo i problemi, gestiamo le emozioni e interagiamo con gli altri. Alcune delle life skills più importanti sono:

  • pensiero critico, che aiuta ad analizzare le informazioni in modo obiettivo;
  • comunicazione efficace, per esprimere opinioni e idee in modo chiaro;
  • problem solving, ossia la capacità di risolvere problemi in modo autonomo e creativo;
  • decision making, ossia la capacità di fare scelte in modo consapevole;
  • gestione dello stress, utile per affrontare situazioni in modo razionale.

Come si vede, pur non essendo “nozionistiche” in senso stretto, queste competenze sono sempre più importanti in un mondo che cambia rapidamente come il nostro.

Competenze non cognitive in Gazzetta Ufficiale

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge n. 22 del 19 febbraio 2025 link esterno segna quindi l’introduzione delle competenze non cognitive nei percorsi scolastici italiani. In particolare, questa è la road map prevista per i prossimi mesi e anni:

  • mappare le iniziative esistenti per contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa;
  • elaborare un piano di formazione triennale dei docenti per l’insegnamento delle life skills;
  • avviare una sperimentazione nazionale sotto l’egida del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

In seguito, sarà quindi possibile estendere l’insegnamento delle competenze non cognitive a tutte le scuole. Lo scopo è infatti quello di trasformare questo concetto a lungo considerato teorico in una parte integrante della didattica. In particolare, come si intuisce, assume una grande importanza la fase centrale del piano del ministero, quella che coinvolge in prima persona i docenti.

Competenze non cognitive a scuola

La legge adesso in Gazzetta Ufficiale rappresenta in un certo senso il riconoscimento di alcuni progetti che, già da tempo, affrontano la questione delle competenze non cognitive a scuola. Iniziative molto interessanti sono per esempio quella del sussidiario DIREZIONE letture link esterno, edito dal Gruppo Editoriale ELi, in cui viene data grande importanza all’insegnamento delle life skills nella scuola primaria.

Per non parlare poi di EducAbility link esterno, grande evento di formazione che da anni è un punto di riferimento per tantissimi docenti. Ogni edizione coinvolge relatori che provengono dal mondo scolastico e accademico e dalla società civile, con un focus sulle competenze non cognitive e sulla nuova didattica scolastica. Insomma, l’introduzione delle competenze non cognitive a scuola segna una presa di coscienza e una svolta importante nel modo in cui formiamo le nuove generazioni. Certo, il cambiamento richiede un impegno concreto da parte delle istituzioni, delle scuole e delle famiglie, senza dimenticare il ruolo fondamentale degli insegnanti. D’altronde, il futuro dell’educazione non si gioca soltanto sui banchi di scuola bensì sulla capacità di preparare gli studenti alle sfide del futuro, grazie anche alle competenze non cognitive.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Come insegnare la matematica con Direzione Discipline

matematica con direzione discipline

Insegnare matematica nella scuola primaria può sembrare una scalata. Non tanto per i contenuti in sé, quanto per la percezione diffusa – tra bambini, famiglie e talvolta anche tra noi adulti – che questa sia la materia “difficile”, quella che “o ce l’hai nel sangue o niente da fare”. Eppure, la matematica non è un talento innato, non è riservata a pochi. È un linguaggio, uno strumento potente per interpretare…

Una classe rumorosa non è una classe problematica

classe problematica

Chi insegna nella secondaria di primo o secondo grado conosce bene quella situazione. Magari stai facendo una bella attività a coppie, i ragazzi si stanno confrontando, c’è energia, partecipazione, voci che si sovrappongono… E poi, a fine ora, arriva la frecciatina del collega: “Ma nella tua classe c’è sempre tutto questo chiasso?” A quel punto potresti sorridere, cambiare discorso, spiegare. Io, ormai, rispondo con semplicità: “Stanno imparando.” E non è…

Direzione Discipline è il sussidiario più interessante tra le nuove proposte per le classi quarta e quinta scuola primaria

direzione discipline 2025

Quando si tratta di scegliere un sussidiario per le classi quarta e la quinta di scuola primaria, la parola d’ordine è una sola: efficacia. Ma se a questa aggiungiamo anche un pizzico di freschezza, una bella dose di inclusività e un approccio che mette davvero al centro il metodo di studio… beh, allora parliamo di Direzione Discipline. Questo corso ministeriale, frutto del lavoro del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica,…

Ma quindi, geometria in classe prima alla primaria si può fare, sì o no?

geometria in classe prima

La geometria è una di quelle parole che, quando si affaccia tra i banchi della prima primaria, genera subito qualche dubbio. “Ma si fa geometria in prima?”, ci si chiede spesso. Altre volte il dubbio si ripresenta, a distanza di tempo, con un altro volto: “Ma quando si comincia, davvero, con la geometria?” La verità è che la geometria non ha un punto di partenza ufficiale. Non comincia con una…

Il bullismo nasce nelle scuole medie

bullismo nasce nelle scuole medie

Il bullismo è uno dei problemi più urgenti della nostra società e, benché non sia circoscritto all’ambito scolastico, proprio all’interno della scuola trova il suo inizio. Lo conferma il Rapporto ESPAD Italia per il 2023 che, insieme ad altri studi, monitora i comportamenti a rischio fra gli studenti della scuola secondaria. Fra i dati analizzati dall’indagine, i più allarmanti riguardano la fascia d’età in cui cominciano i primi atteggiamenti di…

Nel cuore delle parole, il sussidiario delle letture dai doppi finali per scoprire le tipologie testuali attraverso un metodo deduttivo

nel cuore delle parole 2025

Nel cuore delle parole è un’opera che si pone l’obiettivo di accompagnare gli alunni e le alunne nel loro viaggio di crescita nel mondo del sapere. Ma non solo. In questo particolare momento storico la società richiede a gran voce a tutte le agenzie educative di farsi carico non solo delle competenze cognitive, ma anche e soprattutto dell’educazione affettivo-emotiva, al fine di preparare i cittadini e le cittadine del domani…

L’intelligenza artificiale tende a “compiacerci”, cercando di confermare le sue affermazioni, anche quando queste sono palesemente false

intelligenza artificiale tende a compiacerci

Di intelligenza artificiale in ambito scolastico si parla ormai ogni giorno, o quasi, e non sempre in termini lusinghieri. Sono molti i docenti che vorrebbero usarla, altrettanti quelli che già la utilizzano ma, allo stesso tempo, tantissimi insegnanti si dicono diffidenti. Docenti e studenti tuttavia ignorano il rischio più grande che risiede nell’uso delle IA generative per svolgere un qualche compito: le informazioni sbagliate. Le intelligenze artificiali sono spesso inattendibili…

Puntate i riflettori sui volumi della classe seconda e terza, il vero cuore pulsante di Pepper

Pepper e La Scuola nel Parco non è solo un nuovo sussidiario per la scuola primaria: è un invito a guardare l’apprendimento con occhi curiosi, attivi e pieni di meraviglia. Abbiamo fatto due chiacchiere con le autrici che l’hanno ideato e costruito, pagina dopo pagina, con la cura e la competenza di chi conosce bene le esigenze della classe. Ci hanno raccontato com’è nato questo progetto, cosa lo rende speciale…

Il fenomeno dei docenti influencer

docenti influencer

C’è una nuova frontiera dell’insegnamento, ed è digitale. Sempre più insegnanti, in Italia e nel mondo, stanno trasformando i social media in strumenti didattici e di narrazione, aprendo una finestra sul mondo della scuola vissuta dall’interno. Non si tratta soltanto di una moda passeggera: i cosiddetti teacher influencer sono diventati veri e propri punti di riferimento per colleghi, studenti e famiglie, capaci di coniugare competenze pedagogiche e abilità comunicative. Il…

L’iperprotezione dei genitori impedisce lo sviluppo dell’autonomia dei bambini

iperprotezione dei genitori

Paolo Crepet non è certo nuovo a opinioni che fanno discutere ma che, allo stesso tempo, descrivono i paradossi del mondo contemporaneo. In particolare, lo psichiatra e sociologo si è concentrato a lungo sulla scuola, parlando spesso del registro elettronico e dell’ingerenza dei genitori nell’educazione dei figli. Parte da un argomento simile l’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno : il rapporto fra genitori e figli, che secondo Crepet oggi è…

Hai visto la novità?

X