La rivista per la scuola e per la didattica
GRAMMATICA

Morfologia e Ortografia in classe seconda, attività e consigli per l’insegnante con dettati nuovi da scaricare

Gli obiettivi di apprendimento dell’ortografia in classe seconda sono: scrivere sotto dettatura, conoscere l’ordine alfabetico, dividere correttamente le parole in sillabe, conoscere le principali difficoltà ortografiche: le doppie, l’apostrofo, l’accento, cu/ qu/cqu, l’uso dell’h, identificare le principali par ti del discorso: il nome, gli articoli, gli aggettivi qualificativi, i verbi.

ATTIVITÀ E CONSIGLI PER L’INSEGNANTE

All’inizio dell’anno scolastico è utile dedicare del tempo al ripasso delle regole ortografiche affrontate l’anno precedente. Infatti, queste rappresentano spesso per i bambini uno scoglio difficile da superare. Perciò è indispensabile, soprattutto nelle prime classi, fare molto esercizio perché la scrittura corretta diventi quasi un automatismo.

In questo link si trovano dei “dettati ortografici” con suoni complessi e difficoltà di diverso tipo su cui riflettere. Si può partire dalla dettatura di parole per passare poi a brani dalla complessità sempre crescente. Sempre nel link precedente, sono proposti brevi testi da dettare che vertono su un unico argomento, quasi fosse una storia che si dipana lungo tutto l’anno scolastico.

In genere i bambini non amano troppo i dettati, perciò, se questi brani hanno come protagonista un personaggio a cui sono affezionati, per loro il lavoro diventerà più divertente. Il protagonista dei dettati è un simpatico fantasma, di nome Candelino.

I brani presenti nelle seguenti pagine hanno lunghezza e difficoltà diverse; potrebbero essere proposti alla classe a distanza di tempo regolare: circa una volta al mese; servono sia come esercitazione sia come verifica delle capacità degli alunni.

il grillo e la luna 2 copertina

IL GRILLO E LA LUNA

I dettati sono estratti dal nuovo sussidiario del primo ciclo della scuola primaria del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica

All’inizio l’insegnante dovrà dettare una parola per volta, per poi aumentare la complessità fino ad arrivare a due o tre parole per volta. L’insegnante, inoltre, inviterà i bambini a illustrare il dettato e farà riscrivere le parole scritte in modo sbagliato spiegando la tipologia dell’errore.

Infine, l’insegnante potrà scrivere il numero di errori fatti e dare una valutazione sia in base al numero di errori sia in base ai progressi compiuti.

Morfologia in classe seconda

L’obiettivo di apprendimento della morfologia in classe seconda è classificare le parole individuando le principali categorie grammaticali di nome, verbo e aggettivo qualificativo.

ATTIVITÀ E CONSIGLI PER L’INSEGNANTE

Il bambino impara a parlare spontaneamente e altrettanto spontaneamente impara la struttura della lingua parlata. Il primo approccio con la “grammatica” deve essere quello che porta alla scoperta e alla successiva consapevolezza che la nostra lingua, come tutte le altre lingue, ha una sua struttura, cioè regole che si ripetono.

Aiutare gli alunni a riflettere su come funziona la nostra lingua li aiuta anche ad acquisire un’abilità mentale per cui riconosceranno che anche altre lingue hanno una loro struttura e li faciliteremo, per esempio, nell’apprendimento di una lingua straniera. Partendo da questo tipo di riflessione sarà dunque necessario aiutare gli alunni ad individuare la funzione che le parole hanno all’interno di una frase. Da questo discenderà quasi automaticamente il riconoscimento delle principali categorie grammaticali.

Riflettere sulla lingua vuol dire capire come funziona la nostra lingua, cioè sapere qual è la funzione delle varie parole all’interno della frase e come si costruisce una frase che sia esauriente del concetto che vogliamo trasmettere. Solo in seguito verrà la collocazione delle parole nelle categorie grammaticali il cui riconoscimento deve essere sempre basato sull’individuazione della funzione che le parole svolgono all’interno della frase:

  • i nomi indicano le persone, gli animali, le cose;
  • i verbi indicano le azioni svolte dalle persone dagli animali o dalle cose;
  • gli aggettivi qualificativi indicano le qualità che caratterizzano le persone, gli animali, le cose.

È importante che il bambino scopra già da questo primo approccio con le categorie grammaticali l’importanza delle concordanze morfologiche. Per favorire questa scoperta si può procedere con la presentazione di frasi che non sono corrette dal punto di vista morfosintattico. I bambini si accorgeranno subito dell’errore e saranno indotti a correggerlo, ricavando così la regola grammaticale. Proponendo per esempio la frase: I bambini gioca in giardino gli alunni sottolineeranno subito l’errore e saranno indotti alla correzione centrando l’attenzione sul verbo gioca (chi gioca? I bambini o un bambino?) oppure sul nome I bambini (che cosa fanno? gioca? o giocano?).

Un altro passo fondamentale è quello di iniziare a far capire ai bambini l’importanza del verbo: esso rappresenta la centralità della frase e per questo ha bisogno di essere accompagnato da tutti “gli argomenti” che servono per esaurire la completezza del suo significato. È necessario quindi insegnare agli alunni a scrivere autonomamente frasi che rappresentino in modo chiaro una situazione.

LEGGI ANCHE: La Grammatica Valenziale ha una forte potenzialità didattica

Se in classe viene presentato il verbo Parte gli alunni possono capire quale azione avviene, ma non sanno chi parte e da dove oppure per dove. Per questo occorrerà completare la frase, per esempio: Gigi par te per Napoli. Comprendere questa struttura grammaticale sarà utilissimo per imparare a esporre il proprio pensiero in modo completo ed esauriente.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Ma l’educazione finanziaria si dovrebbe insegnare a scuola, sì o no?

educazione finanziaria si dovrebbe insegnare a scuola

Quello dell’educazione finanziaria a scuola è un tema che ciclicamente torna al centro del dibattito pubblico. Da anni ormai i temi legati al risparmio e all’economia sono sempre più importanti per gli italiani, e molte persone ritengono che competenze di questo tipo siano essenziali per i ragazzi. Ma davvero è necessario introdurre l’educazione finanziaria già alla scuola primaria, come previsto dalle ultime normative, oppure si rischia di togliere spazio ad…

Insegnate ai bambini ad aspettare ed annoiarsi, basta con il “tutto e subito” per proteggerli dalle fatiche

tutto e subito

“La gratificazione istantanea è un’illusione, così come la ricerca del tutto e subito”. Sono parole del noto psicoterapeuta Alberto Pellai che, ospite della trasmissione Geo su Rai 3 , ha lanciato un importante appello rivolto a tutti i genitori. In un’epoca in cui i genitori fanno fatica a comprendere i loro figli, spesso finendo per essere troppo permissivi, è allora importante riflettere sul modo giusto per preparare i giovani ad…

Troppi compiti per casa, nonno Fulvio non ci sta e apre un gazebo fuori da scuola per la raccolta firme

troppi compiti per casa

Una delle immagini più evocative e senza tempo è quella di un nonno che aiuta il nipotino a fare i compiti per casa lasciati dall’insegnante. Persino oggi, con tutti i cambiamenti della società moderna, sono moltissimi i nonni che svolgono un ruolo importante nella vita dei loro nipotini. E ne prendono a cuore le sorti. Ne rappresenta un recente esempio la battaglia di nonno Fulvio, un anziano signore di Robbiate…

Che cos’è il Social Emotional Learning

social emotional learning

Il Social Emotional Learning (SEL) è un modo di apprendere basato sulle emozioni e sulla consapevolezza di sé, il cui scopo è quello di aiutare gli alunni e le alunne (non solo alla scuola primaria) a costruire le abilità sociali ed emotive (social and emotional skills) fondamentali per affrontare la vita e le sue sfide. Queste competenze affiancano quelle cognitive, che la scuola da sempre costruisce, in modo da fornire…

Ragazzi, gustatevi la noia senza prendere il telefono in mano. Compensate leggendo, scrivendo, suonando

la noia senza prendere il telefono

Vincenzo Schettini, docente di fisica e divulgatore scientifico, è di recente intervenuto all’evento “Scienza in Piazza” tenutosi a Battipaglia, in Provincia di Salerno. Come spesso accade, anche questa è stata un’occasione per raccontare l’importanza della scienza nella vita di tutti giorni, e in particolare nella vita dei giovani. Durante un’intervista con Sud TV , il fondatore del progetto La Fisica Che Ci Piace ha infatti ricordato come, in un mondo…

Poche persone sanno che prima di raccontare le emozioni dello sport Bruno Pizzul è stato un insegnante, un professore di scuola media

Bruno Pizzul è stato un insegnante

A pochi giorni dal suo 87° compleanno si è spento a Gorizia Bruno Pizzul, celebre telecronista la cui voce è indissolubilmente legata alle vicende dell’Italia del calcio. Il mondo dello sport piange una figura che ha raccontato le emozioni, la gioia e la delusione delle “notti magiche”, e non solo. Conosciuto per una narrazione sobria ed elegante, mai sopra le righe ma non per questo meno iconica, Bruno Pizzul ha…

Dopo due anni di calo continuo, le iscrizioni al liceo classico tornano a crescere. Più scelto dagli studenti del sud.

iscrizioni al liceo classico

Nonostante sia considerato una delle migliori scuole secondarie di secondo grado, gli ultimi tempi hanno visto il liceo classico attraversare una profonda crisi. Una crisi di iscrizioni, certo, ma soprattutto una crisi riguardante la percezione stessa di questo indirizzo. Ecco, dopo due anni di calo continuo, le iscrizioni al liceo classico sono tornate a crescere. Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito , infatti, c’è stato un piccolo…

La preside ai genitori: “Non fate drammi per i voti dei vostri figli, tra loro c’è un artista che non ama la matematica e uno sportivo che non parla bene l’inglese”

drammi per i voti

Come ogni anno, la consegna delle pagelle vede studenti speranzosi, o rassegnati, e genitori in trepidante attesa. Anche quando si tratta del primo quadrimestre, l’arrivo delle valutazioni segna l’inizio di un periodo di bilanci e conclusioni, in cui i voti rischiano tuttavia di diventare l’unico metro di giudizio dei ragazzi. Per questa ragione, una dirigente scolastica di Modena ha deciso di scrivere una lettera ai genitori, invitandoli a non scoraggiarsi…

La prof tiktoker: “Il linguaggio semplificato dei cartoni e dei reels ha causato difficoltà a molti ragazzi nel capire le domande”

linguaggio semplificato

In un’Italia in cui ancora il 70% degli insegnanti fa ricorso alla lezione frontale, c’è anche chi sperimenta metodi alternativi. Fra questo risulta senza dubbio interessante l’esempio di Claudia Fumagalli, docente di lettere in un istituto comprensivo della provincia di Lecco, nonché insegnante famosa su TikTok. Come riporta una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera , edizione di Milano, Fumagalli usa i film e i giochi di gruppo per…

È stato scientificamente provato che vietare i cellulari a scuola non migliora né i voti né il benessere mentale

vietare i cellulari a scuola

Continua il dibattito sull’uso dello smartphone a scuola, una tendenza diffusa ormai da diversi anni ma ultimamente oggetto di norme e divieti da parte delle istituzioni. Da un lato, infatti, sono molte le voci da parte della società civile che mettono in guardia contro il ricorso alla tecnologia in classe, una fra tutti quella di Umberto Galimberti. Dall’altro, invece, c’è un nuovo studio scientifico che sembra ribaltare la situazione: vietare…

Novità Invalsi 2025

X