Così come gli studenti sono valutati costantemente, anche gli insegnanti incominceranno a ricevere valutazioni da ispettori speciali incaricati di questo compito. Non pensate a verifiche e compiti in classe, le “pagelle per i docenti” saranno frutto di un processo ben diverso.
Quello che ha in mente il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi è di controllare i docenti, ossia quelle persone incaricate di sviluppare le competenze delle nuove generazioni. L’Italia non brilla alle prove accademiche rispetto a molti altri Paesi, perciò, secondo il ministro, è importante controllare chi svolge questo cruciale compito come l’insegnante.
COME FUNZIONERÀ LA VALUTAZIONE
Specifichiamo subito che queste valutazioni non incideranno su carriere e stipendi, ma saranno giudizi per verificare l’operato in modo molto sereno. A giudicare saranno gli ispettori ministeriali ma non solo, poiché verranno istituiti comitati di valutazione creati per l’occasione all’interno delle scuole, formati dai docenti stessi che con gli strumenti dell’Invalsi andrebbero a valutare le attività interne all’istituto.
A proposito di questo discorso, il ministro Bianchi dice: “dare avvio ad un processo di revisione e rafforzamento del Sistema nazionale di valutazione, quale strumento di accompagnamento delle istituzioni scolastiche, nell’ottica di un impegno costantemente orientato al miglioramento della qualità della propria offerta formativa. Tale obiettivo verrà raggiunto anche attraverso il potenziamento del contingente del corpo ispettivo”.
Non ci saranno pagelle o voti come per gli studenti, ma un altro tipo di verifica. Come infatti riportano altre testate: “fonti del Ministero dell’Istruzione precisano che non si sta lavorando a “voti” o “pagelle” per dirigenti e insegnanti. Si lavora, invece, come effettivamente previsto dall’atto di indirizzo politico per il 2022, alla valorizzazione e formazione del personale e al miglioramento della valutazione del sistema scolastico nel suo complesso, non certo con l’obiettivo di assegnare “voti”, ma per garantire una sempre maggiore qualità dell’offerta formativa proposta a studentesse e studenti. In questo senso, anche il potenziamento del corpo ispettivo è inteso come sostegno alle scuole e alla loro autonomia”.
Ricordiamo inoltre che Il comitato di valutazione dei docenti nasce per effetto dell’Ex art. 11 d. lgs. 297/94 come sostituito dal comma 129 art. 1 l. 107/2016.
CRITERI DELLA VALORIZZAZIONE DEI DOCENTI
Il ministero ha ovviamente rilasciato un documento dove ognuno può farsi un’idea della procedura. I criteri della valorizzazione risponderanno perciò:
- della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;
- dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;
- delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.
Il Comitato valuta il servizio di cui all’art. 448 del D. Lgs. 297/94 su richiesta dell’interessato previa relazione del Dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato ai lavori non partecipa l’interessato e il consiglio di istituto provvede all’individuazione di un sostituto. il Comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all’art. 501 del d. lgs. 297/94