Per il primo ciclo della scuola primaria, arriva un progetto educativo innovativo che offre ai bambini un percorso di apprendimento coinvolgente e ben organizzato. Si tratta di Pepper e la Scuola nel Parco, che segue un metodo chiaro e progressivo, puntando a sviluppare la comprensione, il ragionamento e il pensiero critico, con la narrazione e il gioco come strumenti principali. Le attività pratiche, la riflessione sulla lingua e gli interventi di educazione civica arricchiscono il percorso, rendendolo interessante e adatto a ciascun alunno/a. Grazie a un team educativo altamente preparato, il progetto, edito da Cetem del Gruppo Editoriale ELi, assicura una solida coerenza metodologica e un’educazione di qualità, pensata per rispondere alle esigenze di ogni studente, favorendo la crescita cognitiva e personale di tutti.
La proposta progettuale di Pepper e la Scuola nel Parco si distingue per un approccio innovativo che mette al centro tre aspetti principali: l’apprendimento come metodo ludico, la narrazione come strumento didattico e la centralità dell’alunno/a. Questi concetti non sono solo idee teoriche, ma fondamenti concreti di un percorso educativo che stimola curiosità, partecipazione attiva e rispetto per l’unicità di ogni bambino/a.
L’apprendimento attraverso il gioco
Il gioco come metodo di apprendimento non è una novità, ma in questo progetto viene proposto come una vera e propria metodologia. Le attività ludiche non solo arricchiscono il processo educativo, ma creano un ambiente in cui i bambini possono imparare divertendosi. Stimolando l’interesse e la partecipazione, il gioco rende l’apprendimento un’esperienza dinamica e coinvolgente, che aiuta a comprendere i concetti in modo naturale. Così, l’educazione non viene vista come un obbligo, ma come una continua scoperta, un percorso stimolante che cresce insieme ai bambini.
La narrazione come metodo didattico
Un altro aspetto chiave di questa proposta è l’uso della narrazione come strumento didattico. Le storie, che i bambini amano da sempre, sono un mezzo potente per stimolare la curiosità e l’apprendimento. Raccontare esperienze, reali o inventate, permette di legare le informazioni in modo più personale e significativo. Non si tratta solo di ascoltare, ma di partecipare attivamente, favorendo la comprensione profonda dei concetti. Le storie aiutano i bambini a comunicare, a riflettere sui propri pensieri e a capire meglio il mondo che li circonda.
In più, la narrazione favorisce anche un altro importante aspetto dell’apprendimento: la scrittura. Trasformare un racconto orale in un testo scritto è un esercizio che aiuta a sviluppare competenze linguistiche e cognitive, creando un apprendimento che comprende sia la lettura che la scrittura.
L’unicità dell’alunno/a
Uno dei principi fondamentali di questo progetto è la centralità dell’alunno/a. Ogni bambino/a è visto/a come una persona unica, con caratteristiche proprie che vanno rispettate e valorizzate. Oggi si sente spesso parlare di ‘inclusione’, ma Pepper preferisce usare il termine ‘unicità’ che meglio descrive la singolarità di ciascun individuo. Non si vuole omologare le esperienze, ma garantire che ogni percorso didattico sia pensato su misura per ciascun alunno/a.
L’approccio basato sull’unicità richiede un impegno continuo nell’adattare le attività didattiche alle necessità individuali, evitando soluzioni troppo generiche. Ogni alunno/a ha un proprio bagaglio di esperienze, talenti e bisogni che devono essere riconosciuti e supportati in modo adeguato. L’obiettivo è creare un ambiente di apprendimento che promuova l’autonomia, la crescita personale e il senso di appartenenza, dove ogni bambino/a possa sentirsi valorizzato/a e protagonista del proprio percorso educativo. Inoltre, questo approccio si fonda su un “processo aperto”, che implica un continuo adattamento e una flessibilità nel percorso didattico, pensato per rispondere in modo dinamico e personalizzato alle esigenze di ciascun individuo.
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L’ascolto empatico
Per valorizzare l’unicità, è fondamentale instaurare un rapporto di ascolto attivo. L’ascolto empatico va oltre il semplice sentire: significa prestare attenzione a ciò che l’alunno/a dice e come lo dice, capendo le sue necessità e i suoi sentimenti. In questo modo, l’insegnante non solo aiuta a comprendere meglio il bambino/a, ma costruisce un rapporto di fiducia e rispetto reciproco. Porre domande aperte, riformulare ciò che è stato detto e dare feedback costruttivi sono pratiche che favoriscono una comunicazione sincera e positiva, creando le basi per un apprendimento più efficace.
L’ascolto attivo permette di identificare le difficoltà e i punti di forza di ogni alunno/a, così da adattare le strategie didattiche in modo che ognuno/a possa imparare nel proprio modo e nei propri tempi. In questo modo, si contribuisce a costruire una scuola che non è solo un luogo dove si impara, ma una comunità accogliente e solidale, dove la diversità è vista come una risorsa e non come un ostacolo.

PEPPER E LA SCUOLA NEL PARCO
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Lo sfondo integratore della narrazione: il parco dei divertimenti

La narrazione è ambientata in un Parco dei Divertimenti gestito da uno speciale “staff” di animali e animato da una vivace scolaresca, che apprende grazie alle proposte didattiche collegate alle varie attrazioni.
Il Parco non è solo un luogo di divertimento, ma uno spazio vero e proprio in cui gli apprendimenti prendono vita.
Elementi e luoghi importanti del Parco sono:
- la Giostra dell’alfabeto;
- la Casa sull’albero;
- le attività di Caccia al tesoro;
- le Passeggiate narrative e l’ambiente naturale in cui si svolgono;
- il Camp Lab, con proposte di scrittura e attività creative;
- il Villaggio delle Parole, in cui si esplorano le strutture grammaticali e le regole linguistiche attraverso attività coinvolgenti e simboliche;
- il Pit Stop, spazio dedicato al riscaldamento prima delle verifiche “Su misura per te”.
Lo staff del parco
Il Parco dei Divertimenti è gestito da un gruppo di simpatici animali: il procione Pepper, il quokka (definito l’animale più felice del mondo) Nestor, la coniglietta Perla e la giraffa Ninella con la sua amica, la farfalla Rubì.
Il procione Pepper è il custode della “Giostra dell’alfabeto”. Mentre la Giostra gira, Pepper distribuisce a bambini e bambine le carte con le lettere dell’alfabeto. Il suo obiettivo è far amare le lettere e le parole.

“Prossimo giro” è il nome della mappa anticipatrice dei vari gruppi di consonanti. Il termine “prossimo” ha più valenze: implica una connotazione temporale, perché si riferisce a qualcosa che desideriamo e che ci auguriamo possa accadere, ma anche spaziale, perché indica vicinanza; in questo caso, ci riferiamo a una scolaresca che attende il prossimo giro e le nuove consonanti, desiderosa di salire nuovamente sulla giostra.
Il quokka Nestor ama i libri più di qualsiasi cosa. Nestor ha una Casa sull’albero piena di storie colorate e invita bambini e bambine a raggiungerlo lassù, per ascoltare un nuovo racconto.

La coniglietta Perla è l’organizzatrice delle “Cacce al tesoro”. Con il suo nasino rosa che si muove velocemente e la sua vivacità, Perla nasconde indizi in tutto il Parco e propone ad alunni e alunne percorsi avventurosi, attraverso giochi linguistici organizzati in piccole “prove”.

La giraffa Ninella, alta e gentile, è amica dell’inseparabile farfalla Rubì, sempre appoggiata sull’orecchio della giraffa. Insieme accompagnano i bambini e le bambine nelle Passeggiate narrative.

Mentre camminano tra gli alberi, i prati e i fiori del Parco, Ninella e Rubì raccontano una storia sulla natura, sugli animali, sull’importanza di proteggere il nostro pianeta.
Ninella e Rubì sono protagoniste anche dei percorsi di Riflessione linguistica.

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