La rivista per la scuola e per la didattica
INGLESE

Il nuovo libro di inglese delle elementari con i personaggi famosi dove la Regina Elisabetta ti spiega gli animali

Negli ultimi anni si sente sempre più forte la necessità di rendere più autentico l’apprendimento, connetterlo alla realtà e nello specifico alla realtà in cui vive ogni bambino.

Una didattica autentica, emotivamente coinvolgente e concreta, i cui elementi possano essere ritrovati dagli alunni nella vita reale, ha un impatto decisamente più significativo sulla vita dei bambini e rende ciò che viene appreso più durevole nel tempo.

Spesso, in passato, è capitato che la didattica fosse troppo slegata dalla realtà: problemi di matematica che parlano di situazioni improbabili e sicuramente mai vissute dagli studenti, analisi minuziose di aggettivi, preposizioni e articoli che conducono a un vortice di faticose astrazioni, geografia e storia che vengono svolte senza un reale occhio al nostro presente… si è capito che occorre avvicinare i contenuti al mondo reale, al mondo dei bambini, per una didattica più concreta.

I libri di testo stanno iniziando a creare attività sempre più autentiche, come i compiti di realtà o i lapbook link esterno.

Un altro elemento che si trova sempre di più nei libri di testo sono i personaggi. Animali o bambini che introducono lettere dell’alfabeto, si incontrano successivamente nelle letture e nel libro delle discipline e accompagnano i bambini, potenzialmente, durante tutti gli anni della scuola primaria.

I personaggi, all’interno di un libro di testo, contribuiscono a creare un legame affettivo e un filo conduttore durante la didattica. Gli studenti si affezionano ai personaggi, i personaggi diventano compagni di classe e le loro avventure diventano le avventure dei bambini.

I miei alunni si erano affezionati all’anatra Ara che rubava le piume, a Mino il fantasmino e al pipistrello Pippi. Si divertivano ad ascoltare le loro storie, e come le ricordavano anche a distanza di anni.

E se i personaggi fossero personaggi reali? Realmente esistiti, con un legame vero con ciò che viene insegnato?

Proviamo a immaginare Leonardo Da Vinci che ci insegna i nomi dei giocattoli in inglese in classe prima dove anche Picasso ci insegna i colori, Coco Chanel che ci parla dell’abbigliamento in quinta e la Regina Elisabetta II dalla quale apprendiamo i nomi degli animali: tutto questo avviene nel corso di inglese per la scuola primaria chiamato Great! link esterno che utilizza personaggi storici e famosi in tutte le sue unit, dalla prima alla quinta.

IN CHE MODO UTILIZZARE PERSONAGGI REALI RINFORZA L’APPRENDIMENTO?

Persone come la Regina Elisabetta II o Einstein vengono spesso nominate in tv, nei telegiornali, dai genitori dei bambini, nei libri… gli alunni potranno rievocare immediatamente ciò che hanno imparato grazie a quel personaggio, quando lo sentiranno nominare. Ciò che emoziona e coinvolge è proprio il fatto che queste persone siano vere, le loro storie possano essere raccontate ai bambini, facendo anche degli utili viaggi nella storia.

L’apprendimento reale e autentico è anche questo: far conoscere e apprendere agli alunni elementi della storia del mondo, legati all’attualità. I personaggi possono essere contestualizzati, dando ai bambini notizie circa il luogo in cui sono nati o hanno vissuto, il periodo storico a cui appartengono (o appartenevano) e molto altro.

personaggi great
I personaggi del volume 2 di Great!

È un’occasione per fare storia, geografia, fornire informazioni o notizie sul mondo passato o contemporaneo, rendendo la didattica sempre più vicina alla realtà contemporanea e sempre più emozionante.

E tu cosa ne pensi di questo corso con personaggi famosi che ti insegnano l’inglese alla primaria? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI

1 commento su “Il nuovo libro di inglese delle elementari con i personaggi famosi dove la Regina Elisabetta ti spiega gli animali”

  1. L’ho visionato e non mi dispiace. Dopo tre anni di Go, volutamente scelto, ho voglia di cambiare. Sto valutando anche You and me, ma questo non mi dispiace affatto.

I commenti sono chiusi.


Susanna Tamaro: “A scuola andavo male, le prof mi strappavano i temi in faccia dicendomi che non si capiva nemmeno di cosa parlassi”

Susanna Tamaro a scuola

Vedere crescere i propri figli è una delle più intense emozioni di un genitore: da bambini diventano ragazzi e poi giovani sempre più indipendenti. In questa fase, è naturale che i genitori cerchino di proteggere i figli da tutto ciò che sembra negativo. Eppure, questo atteggiamento spontaneo rischia di sfociare in comportamenti iperprotettivi, che finiscono per fare più danni di quanto non si pensi. Ne parla Susanna Tamaro nel corso…

Mi preoccupa l’intelligenza artificiale a scuola, credo sia pericolosa. Innovazione digitale? Basta, è meglio investire nel pagare la formazione degli insegnanti, anche all’estero

pagare la formazione degli insegnanti

Che l’innovazione tecnologica possa offrire grandi opportunità alla didattica non è certo un mistero. Fra sperimentazioni con l’intelligenza artificiale e dispositivi elettronici come strumento educativo, la scuola sembra ormai avviata verso il futuro. Non tutti sono tuttavia d’accordo. Se infatti è vero che tecnologia e opportunità vanno spesso insieme, allo stesso tempo è bene ricordare quali sono i rischi di un abuso di questi strumenti, a partire dalle intelligenze artificiali….

Bibbia nella primaria? Ok, ma allora anche il Corano

bibbia nella primaria

Roberto Vecchioni ha sempre avuto un legame speciale con il mondo scolastico, e non soltanto perché viene da un passato da docente. Negli anni, il cantautore italiano è rimasto vicino agli studenti, osservando da vicino le loro aspirazioni, i loro sogni e le sfide che affrontano. Di recente, poi, Vecchioni ha condiviso il suo punto di vista sulle necessità degli studenti ma anche sulle nuove linee guida proposte dal ministro…

Un italiano su due parla male, o non parla proprio, una lingua straniera

parlare male una lingua straniera

Oggi più che mai conoscere almeno una lingua straniera è una competenza indispensabile per farsi strada in un mondo sempre più interconnesso. Tuttavia, sebbene la capacità di comprendere e comunicare in diverse lingue apra nuove opportunità, l’Italia sembra rimanere indietro. Secondo un sondaggio condotto da Censuswide per Preply , infatti, un italiano su due parla soltanto la sua lingua madre, e non conosce neanche una lingua straniera. Vediamo qual è…

La musica dovrebbe essere letta e analizzata sui banchi di scuola, con artisti come De André, De Gregori e Dalla studiati durante l’anno scolastico

musica sui banchi di scuola

A scuola si dovrebbero studiare le canzoni di Fabrizio De André e Francesco De Gregori, o ancora di Lucio Dalla. A sostenerlo è Fiorella Mannoia, fra le cantanti italiane più famose in assoluto, durante la rubrica Atupertu di Radio Italia . La chiacchierata fra l’artista e la redazione radiofonica è diventata anche l’occasione per parlare del rapporto con la scuola e per approfondire l’importanza della musica nel proprio percorso di…

Il ministro dell’istruzione: “Le mie abilità logiche derivano dall’aver studiato bene il latino”

abilità logiche

Fra le nuove linee guida di Giuseppe Valditara, una delle più discusse è quella che riguarda il ritorno del latino alla scuola secondaria di primo grado. Alcuni vedono nella proposta una tendenza nostalgica e ideologica, per altri rappresenta un modo per far convivere la tradizione e la modernità nel nostro sistema educativo. Ne parla proprio il Ministro dell’Istruzione e del Merito durante un’intervista a Radio Libertà , occasione per tracciare…

L’idea dell’insegnante per coinvolgere gli alunni: “Riconsegno i compiti in classe con i voti da scoprire come i gratta e vinci”

voti come gratta e vinci

Di fronte ad un presente che cambia continuamente, è naturale che anche la scuola senta il bisogno di andare incontro alle nuove tendenze. Certo, ancora oggi la maggior parte dei docenti utilizza la lezione frontale ma, allo stesso tempo, ci sono insegnanti che provano a coinvolgere i loro studenti. In particolare, di recente si è molto parlato di un metodo innovativo per evitare che la consegna dei compiti diventi un…

Quest’anno nelle scuole superiori si sono iscritti 50.000 studenti in meno: la causa è il calo demografico. A rischio l’editoria e 130mila insegnanti

studenti in meno

Da diversi anni ormai il calo demografico costituisce uno dei problemi dell’Italia, e può portare a conseguenze potenzialmente catastrofiche. Il fenomeno infatti comporta un maggiore numero di anziani a fronte di un minore numero di giovani, con ricadute sull’economia e sulla forza lavoro, ma non solo. Uno degli effetti del calo demografico riguarda anche la scuola, che registra sempre meno studenti iscritti ogni anno. In particolare, per il prossimo anno…

Valditara dovrebbe posare il telefonino e smetterla di riprodurre per la scuola lo schema dell’algoritmo dei social network

algoritmo dei social network

La nuova scuola proposta da Giuseppe Valditara non sembra aver incontrato il favore di buona parte dell’opinione pubblica e del mondo culturale italiano. Il ritorno del latino alla secondaria di primo grado e della Bibbia alla primaria, entrambe iniziative fortemente volute dal Ministro, hanno infatti generato un dibattito acceso tra favorevoli e contrari. Eppure, molte delle voci non criticano tanto i contenuti quanto il metodo. Per esempio secondo Tomaso Montanari,…

E se per combattere il burnout degli insegnanti concedessimo un anno sabbatico ogni cinque di servizio?

burnout degli insegnanti

La classe docente italiana è la più anziana d’Europa e, al tempo stesso, ha una retribuzione fra le più basse considerando la media UE. Si tratta di dati conosciuti ormai da tempo, e che il rapporto Education at a Glance 2024 ha confermato, ma non rappresentano le uniche sfide di un mestiere sempre più complesso. Fra gli insegnanti italiani è infatti sempre più alto il rischio di burnout, ossia il…

Novità Invalsi 2025

X