La rivista per la scuola e per la didattica
GESTIONE DELLA CLASSE

Quattro cose che un insegnante dovrebbe fare per il rientro a scuola

Il rientro a scuola è sempre un momento delicato: insegnanti, bambini e genitori sono carichi e ricchi di speranze, ma allo stesso tempo pieni di ansie e preoccupazioni. Ancora di più in un momento storico come il secondo anno scolastico in presenza in tempo di Covid-19, con tutto l’insieme di regole, ristrettezze e direttive che ne sono scaturiti. Inoltre, all’inizio dell’anno è necessario gettare in modo positivo le basi per i nuovi apprendimenti.

Come si può affrontare questo cruciale momento? Quali sono le strategie da adottare e gli strumenti migliori da avere a portata di classe?

ASCOLTARE GLI STUDENTI

I nostri alunni possono essere eccitati e carichi per il rientro a scuola e l’inizio di un nuovo anno, ma non è insolito che ai sentimenti positivi e propositivi della voglia di ricominciare si accompagnino anche manifestazioni di ansia. Questo accade perché i bambini e i ragazzi devono staccarsi dalle certezze dell’ambiente familiare, riprendere una routine non sempre facile, affrontare nuove sfide… ciò che possiamo fare in quanto adulti responsabili del loro percorso scolastico e personale è ascoltarli, essere per loro un rifugio e una guida. È indispensabile che sappiano che possono contare su un adulto e che, anche fuori dalla famiglia, hanno qualcuno che è disposto ad ascoltare confidenze, timori, paure e offrire una parola di conforto e complicità.

RIPASSARE LE NORME ANTI-COVID

I bambini e i ragazzi che iniziano un nuovo anno nutrono incertezze e preoccupazioni fisiologiche, relative all’inizio di ogni nuova avventura. Ma a esse, purtroppo, negli ultimi due anni, si è andato ad aggiungere un nuovo carico: vivere la scuola con le restrizioni a causa della pandemia. È importante che i nostri alunni ricordino che tutte le strategie e le precauzioni sono in loro funzione, necessarie per poter proseguire una scuola in presenza, anche se possono sembrare solo un noioso ostacolo a una socialità piena. Ripassare con loro le regole anti Covid (distanziamento, mascherina, disinfettanti…) li aiuterà a rendersi conto che in fondo le regole sono semplici e logiche e la loro attuazione è un vantaggio per tutti.

POSSEDERE UN KIT CON TUTTO L’OCCORRENTE PER AFFRONTARE I PRIMI GIORNI DI SCUOLA

Prima di procedere con gli obiettivi pianificati per il nuovo anno scolastico e lo svolgimento del nuovo “programma”, è indispensabile accertarsi del possesso dei prerequisiti, comprendere se ci siano aree da rinforzare propedeutiche ai nuovi apprendimenti, preparare il terreno per le nuove competenze. Il Gruppo Editoriale ELI ha preparato il kit Back to school (clicca per scaricare): programmazione didattica, test d’ingresso, verifiche, videolezioni, attività digitali e molto altro ancora. Il kit è scaricabile da ogni insegnante di scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. Uno strumento perfetto che salva la vita agli insegnanti in procinto di riaccogliere i propri studenti con nuove stimolanti attività dedicate ai primi giorni di scuola.

RICOSTRUIRE (O CREARE!) L’IDENTITÀ DELLA CLASSE E ACCOGLIERE

I bambini e i ragazzi che iniziano un nuovo anno, che affrontino una classe nuova, con nuovi compagni e insegnanti, o che riprendano il loro percorso, hanno bisogno di ambientarsi, inserirsi in un clima di classe positivo, abituarsi alla nuova realtà. È importantissimo accoglierli in classe dedicando i primi giorni ad attività di gioco e conoscenza. Dedichiamo del tempo a giochi di socializzazione link esterno e ad attività per conoscerci meglio, stabiliamo insieme a loro le regole per una vita proficua in classe, facciamo sentire loro che stanno per iniziare una nuova favolosa avventura!

“Non stare a pensare a quello che potrà andare male: in questo primo giorno di scuola, lasciati andare, metti da parte la timidezza, e conosci meglio i tuoi compagni di classe. Loro saranno i tuoi compagni di viaggio; un viaggio lunghissimo, che vi porterà lontano”. (Pascal Ciuffreda)

Buon rientro in classe e buona scuola a tutti, bambini, insegnanti e genitori!

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Susanna Tamaro: “A scuola andavo male, le prof mi strappavano i temi in faccia dicendomi che non si capiva nemmeno di cosa parlassi”

Susanna Tamaro a scuola

Vedere crescere i propri figli è una delle più intense emozioni di un genitore: da bambini diventano ragazzi e poi giovani sempre più indipendenti. In questa fase, è naturale che i genitori cerchino di proteggere i figli da tutto ciò che sembra negativo. Eppure, questo atteggiamento spontaneo rischia di sfociare in comportamenti iperprotettivi, che finiscono per fare più danni di quanto non si pensi. Ne parla Susanna Tamaro nel corso…

Mi preoccupa l’intelligenza artificiale a scuola, credo sia pericolosa. Innovazione digitale? Basta, è meglio investire nel pagare la formazione degli insegnanti, anche all’estero

pagare la formazione degli insegnanti

Che l’innovazione tecnologica possa offrire grandi opportunità alla didattica non è certo un mistero. Fra sperimentazioni con l’intelligenza artificiale e dispositivi elettronici come strumento educativo, la scuola sembra ormai avviata verso il futuro. Non tutti sono tuttavia d’accordo. Se infatti è vero che tecnologia e opportunità vanno spesso insieme, allo stesso tempo è bene ricordare quali sono i rischi di un abuso di questi strumenti, a partire dalle intelligenze artificiali….

Bibbia nella primaria? Ok, ma allora anche il Corano

bibbia nella primaria

Roberto Vecchioni ha sempre avuto un legame speciale con il mondo scolastico, e non soltanto perché viene da un passato da docente. Negli anni, il cantautore italiano è rimasto vicino agli studenti, osservando da vicino le loro aspirazioni, i loro sogni e le sfide che affrontano. Di recente, poi, Vecchioni ha condiviso il suo punto di vista sulle necessità degli studenti ma anche sulle nuove linee guida proposte dal ministro…

Un italiano su due parla male, o non parla proprio, una lingua straniera

parlare male una lingua straniera

Oggi più che mai conoscere almeno una lingua straniera è una competenza indispensabile per farsi strada in un mondo sempre più interconnesso. Tuttavia, sebbene la capacità di comprendere e comunicare in diverse lingue apra nuove opportunità, l’Italia sembra rimanere indietro. Secondo un sondaggio condotto da Censuswide per Preply , infatti, un italiano su due parla soltanto la sua lingua madre, e non conosce neanche una lingua straniera. Vediamo qual è…

La musica dovrebbe essere letta e analizzata sui banchi di scuola, con artisti come De André, De Gregori e Dalla studiati durante l’anno scolastico

musica sui banchi di scuola

A scuola si dovrebbero studiare le canzoni di Fabrizio De André e Francesco De Gregori, o ancora di Lucio Dalla. A sostenerlo è Fiorella Mannoia, fra le cantanti italiane più famose in assoluto, durante la rubrica Atupertu di Radio Italia . La chiacchierata fra l’artista e la redazione radiofonica è diventata anche l’occasione per parlare del rapporto con la scuola e per approfondire l’importanza della musica nel proprio percorso di…

Il ministro dell’istruzione: “Le mie abilità logiche derivano dall’aver studiato bene il latino”

abilità logiche

Fra le nuove linee guida di Giuseppe Valditara, una delle più discusse è quella che riguarda il ritorno del latino alla scuola secondaria di primo grado. Alcuni vedono nella proposta una tendenza nostalgica e ideologica, per altri rappresenta un modo per far convivere la tradizione e la modernità nel nostro sistema educativo. Ne parla proprio il Ministro dell’Istruzione e del Merito durante un’intervista a Radio Libertà , occasione per tracciare…

L’idea dell’insegnante per coinvolgere gli alunni: “Riconsegno i compiti in classe con i voti da scoprire come i gratta e vinci”

voti come gratta e vinci

Di fronte ad un presente che cambia continuamente, è naturale che anche la scuola senta il bisogno di andare incontro alle nuove tendenze. Certo, ancora oggi la maggior parte dei docenti utilizza la lezione frontale ma, allo stesso tempo, ci sono insegnanti che provano a coinvolgere i loro studenti. In particolare, di recente si è molto parlato di un metodo innovativo per evitare che la consegna dei compiti diventi un…

Quest’anno nelle scuole superiori si sono iscritti 50.000 studenti in meno: la causa è il calo demografico. A rischio l’editoria e 130mila insegnanti

studenti in meno

Da diversi anni ormai il calo demografico costituisce uno dei problemi dell’Italia, e può portare a conseguenze potenzialmente catastrofiche. Il fenomeno infatti comporta un maggiore numero di anziani a fronte di un minore numero di giovani, con ricadute sull’economia e sulla forza lavoro, ma non solo. Uno degli effetti del calo demografico riguarda anche la scuola, che registra sempre meno studenti iscritti ogni anno. In particolare, per il prossimo anno…

Valditara dovrebbe posare il telefonino e smetterla di riprodurre per la scuola lo schema dell’algoritmo dei social network

algoritmo dei social network

La nuova scuola proposta da Giuseppe Valditara non sembra aver incontrato il favore di buona parte dell’opinione pubblica e del mondo culturale italiano. Il ritorno del latino alla secondaria di primo grado e della Bibbia alla primaria, entrambe iniziative fortemente volute dal Ministro, hanno infatti generato un dibattito acceso tra favorevoli e contrari. Eppure, molte delle voci non criticano tanto i contenuti quanto il metodo. Per esempio secondo Tomaso Montanari,…

E se per combattere il burnout degli insegnanti concedessimo un anno sabbatico ogni cinque di servizio?

burnout degli insegnanti

La classe docente italiana è la più anziana d’Europa e, al tempo stesso, ha una retribuzione fra le più basse considerando la media UE. Si tratta di dati conosciuti ormai da tempo, e che il rapporto Education at a Glance 2024 ha confermato, ma non rappresentano le uniche sfide di un mestiere sempre più complesso. Fra gli insegnanti italiani è infatti sempre più alto il rischio di burnout, ossia il…

Novità Invalsi 2025

X