La rivista per la scuola e per la didattica
MUSICA

Questo Natale regala ai tuoi figli uno strumento musicale, non la tecnologia

Un giorno di marzo di quest’anno, verso la fine di una lezione in didattica a distanza, durante il periodo in cui scattò nuovamente la zona rossa, mi accorsi che un bambino dall’altra parte del video era molto nervoso e molto triste.

Gli chiesi di rimanere collegato con me per qualche minuto a parlare, dopo aver congedato tutti gli altri. Mi disse che non sopportava più stare a casa e fare lezioni in didattica a distanza. Era molto provato e io gli chiesi quale fosse la cosa che in quel momento avrebbe potuto farlo stare meglio: lui mi rispose che desiderava tanto mettersi a suonare la sua tromba e, anzi, questa idea e la prospettiva di poterlo fare una volta chiuso il collegamento, iniziava a farlo stare meglio.

I bambini e i ragazzi hanno bisogno che qualcuno regali loro uno strumento musicale, hanno bisogno di iniziare a praticarlo e scoprire quanto possa essere una meraviglia nella loro vita.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Anche se può suonare antiquato e antipatico, è vero che quando gli adulti di oggi erano piccoli, il momento dei regali era un momento speciale. Il Natale o il compleanno si aspettavano con ansia, non era scontato o sicuro ricevere regali e soprattutto regali graditi. Nonostante tutto, venivamo addestrati dai nostri genitori a mostrare gratitudine e felicità: i regali non erano qualcosa di scontato ma erano il segno dell’impegno delle persone intorno a noi.

Non sono una di quelle persone che dice che i ragazzi di oggi sono ingrati e noi eravamo “meglio”, o altre frasi antipatiche da boomer, ma purtroppo è una considerazione reale, nella maggior parte dei casi: i bambini, oggigiorno, sono abituati a ricevere regali in grandissime quantità e per tantissime occasioni, non soltanto Natale o compleanni. I bambini ricevono sempre più dispositivi tecnologici come regalo, anche perché sembra sia il tipo di regalo più gradito.

Ma cosa accadrebbe se si riscoprisse la gioia e il piacere di ricevere in dono qualcosa di diverso e alternativo rispetto al solito tablet, come ad esempio uno strumento musicale?

Suonare uno strumento musicale ha dei veri e propri benefici, dimostrati scientificamente.

  • Innanzitutto la musica è uno dei più grandi antistress che esistano. Suonare uno strumento o cantare può davvero trasportare in un altro mondo e rilassare. È stato dimostrato, inoltre, che questi benefici aumentano nel momento in cui si suona o si canta in gruppo.
  • Migliora la concentrazione e la memoria, le capacità di apprendimento della scrittura della lettura e della matematica.
  • Avere la passione per uno strumento musicale può davvero cambiare la vita, aumentando la fiducia in se stessi e l’autostima. Lo strumento musicale diventa parte dell’identità e diventa il rifugio nei momenti di malinconia e stress.
  • Il beneficio più importante, però, è il divertimento. L’umanità si dedica alla musica dai tempi più antichi perché la musica è realmente una valvola di sfogo sana e naturale, che fa stare bene e rende addirittura felici.

Gli smartphone e i tablet hanno trasformato i bambini e i ragazzi in comunicatori, che sentono la necessità di condividere sui social media ogni minimo avvenimento della propria vita (e questo purtroppo l’hanno imparato da noi adulti). Ma ciò su cui si dovrebbe ricominciare a lavorare è l’espressione delle emozioni, la comprensione di esse e quanto sia bello trovare un canale artistico per poterle esprimere.

Non a caso anche a scuola, già dalla primaria oltre alle ore dedicate della secondaria di primo grado, la musica viene considerata sempre di più. C’è un volume, davvero molto interessante, che offre dei percorsi musicali per tutti gli anni di scuola primaria. Si chiama “Sulle Note di Marielelink esterno ed è un progetto in collaborazione con la “fondazione Mariele Ventre”, nella volontà di mantenere viva la memoria e il messaggio educativo di Mariele Ventre, fondatrice e direttrice del piccolo coro dell’antoniano di Bologna.

Un altro libro interessante, che però non ho ancora usato in quanto novità appena uscita, riguarda la lingua inglese e si chiama “Grammar Songs and Chantslink esterno. In realtà non è pensato specificatamente per gli strumenti musicali, quanto più per il canto, usato per consolidare le regole grammaticali della lingua in fase di apprendimento. Un nuovo percorso che affiancherà nell’insegnamento e faciliterà la memorizzazione delle principali strutture della grammatica inglese attraverso 15 canzoni originali con video, una per ogni regola.

Imparare a suonare uno strumento musicale richiede tantissima costanza e impegno, che tuttavia non devono spaventare. Le soddisfazioni che si traggono hanno un influenza rigenerante e benefica che dura tutta la vita.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


La scuola estone è la migliore d’Europa e la ministra dell’istruzione svela il suo segreto

scuola estone

Qual è il sistema scolastico migliore in Europa? Di certo non è quello italiano, da diversi anni ormai in crisi e con un grande bisogno di trovare una strada efficace nel confronto con la modernità. Molti direbbero quello finlandese, alla cui scuola da tempo si guarda anche qui in Italia. Secondo i dati del rapporto OCSE PISA , invece, il sistema scolastico migliore in Europa si trova in Estonia. È…

A scuola si studia poca musica e non si sa nulla dei musicisti

poca musica

Che la musica sia una parte fondamentale della cultura e della crescita di un individuo non è certo un mistero. Allo stesso tempo, figure come Mozart, Verdi, Chopin e molte altre sono considerate fra le più importanti nella storia musicale, e non solo. Purtroppo, però, i grandi personaggi della musica vengono sistematicamente trascurati nei programmi scolastici italiani. A sostenerlo è Riccardo Muti, uno dei direttori d’orchestra più conosciuti al mondo,…

Il liceo classico ti insegna che il “tutto subito” è una trappola e attraverso istruzione, educazione e ragionamento ti prepara a trovare lavoro

tutto subito

Non si ferma la crisi del liceo classico, che negli ultimi anni ha perso iscritti e fascino. A fungere da “termometro scolastico” sono le tante voci di figure del mondo della cultura che si levano in sua difesa. Se in passato Massimo Gramellini si è detto angosciato per il calo di iscrizioni, secondo il divulgatore Piergiorgio Odifreddi il liceo classico insegna a non essere servi. Al coro si aggiunge anche…

Il Gruppo Editoriale ELi non si ferma e acquista l’80% della spagnola Edinumen

edinumen

In un mondo che cambia, anche il settore dell’editoria deve cercare di adattarsi e, quando possibile, cercare di prevedere i tempi. Ha sicuramente questo obiettivo il Gruppo Editoriale ELi, che ha di recente acquisito l’80% di Edinumen, editore con sede a Madrid specializzato in testi per l’insegnamento della lingua spagnola. Si tratta di un’operazione che, se da un lato lascia il restante 20% della società alla famiglia Ramos, dall’altro rafforza…

Lo studio: gli studenti che non fanno colazione vanno male in matematica

studenti che non fanno colazione

La colazione è considerata da molti il pasto più importante della giornata, e non soltanto perché fornisce l’energia utile ad iniziare il lavoro o lo studio. Infatti, secondo il recente studio di alcuni ricercatori norvegesi, fare colazione sembrerebbe contribuire al miglioramento dei risultati scolastici in materie scientifiche come la matematica. Vediamo qual è la correlazione esistente fra questi due aspetti della vita di uno studente, e se davvero le abitudini…

Uno studente su tre non riconosce una fake news

Viviamo un’epoca in cui il nostro rapporto con la tecnologia è sempre più stretto, già a partire dalle prime fasi dell’infanzia. Con l’uso costante di smartphone e il crescente consumo di servizi, ci si potrebbe aspettare che le nuove generazioni abbiano sviluppato una maggiore consapevolezza. D’altronde, stiamo parlando di nativi digitali. La realtà è tuttavia abbastanza diversa, come conferma anche un recente report dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Secondo…

Maestra va in pensione ma torna ad insegnare gratis: “Insegno per passione e non per i soldi. Mi mancava il sorriso sincero dei bambini”

insegnare gratis

Insegnare non è soltanto un mestiere bensì una vera e propria vocazione. Lo testimoniano di tanti docenti che, una volta in pensione, non sono riusciti ad allontanarsi da quel mondo a cui hanno dedicato molti anni della loro vita. Se allora un docente in pensione dal 2015 continua ad insegnare ancora oggi, una storia simile arriva da Salerno. Qui Nadia Pasqualucci ha deciso di tornare ad insegnare dopo essere andata…

Il 70% dei docenti italiani insegna con la lezione frontale

lezione frontale

Come si insegna oggi nella scuola italiana? Si tratta di una domanda ormai ricorrente nelle discussioni sullo stato dell’istruzione nel nostro Paese. Allo stesso tempo, è il titolo di un sondaggio promosso da Ricerca & Sviluppo Erickson per indagare le metodologie di insegnamento prevalenti in Italia. Nel corso dell’articolo, vedremo che l’indagine non lascia spazio a grandi sorprese, se non per alcuni ambiti che potrebbero aiutare a tracciare una rotta…

Come utilizzare i videogiochi per potenziare l’apprendimento in classe

utilizzare i videogiochi

Pur nella sua proverbiale lentezza, la scuola non è restia a metodi e strumenti innovativi nella didattica. Alcuni esempi sono la crescente attenzione alle competenze non cognitive, la nuova importanza della mindfulness e il ricorso ai videogiochi educativi. In particolare, questi ultimi hanno avuto una grande diffusione negli ultimi anni, grazie a un graduale cambiamento nei paradigmi educativi e una maggiore consapevolezza sull’importanza di questi strumenti. Vediamo allora cosa vuol…

C’è un dato in controtendenza: nelle competenze digitali, le ragazze di “terza media” superano i loro compagni maschi

ragazze di terza media

Una delle questioni più importanti degli ultimi anni nell’ambito dell’educazione riguarda il rapporto fra le donne e il settore STEM. Infatti, le materie di Science, Technology, Engineering and Mathematics hanno sempre avuto un maggiore successo fra la popolazione maschile. Certo, negli ultimi anni sono stati fatti diversi passi avanti, fra cui un approccio STEAM che tende a integrare le arti nello studio scientifico. Nonostante ciò, sembra che il rapporto fra…

great