La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

Riflessione sulla lingua in classe prima, strategie di grammatica funzionale, esplicita e valenziale con schede da scaricare

Dopo che sono stati presentati agli alunni tutti i fonemi e si sono affrontati i suoni omofoni non omografi (QU/CQU/CU), i digrammi (GN/GL/SC) e i gruppi consonantici complessi si possono proporre attività specifiche relative alle principali convenzioni ortografiche. È la fase ortografica e lessicale dell’apprendimento della scrittura. I raddoppiamenti, l’accento, l’apostrofo sono strettamente inerenti la comprensione lessicale della parola.

Il bambino deve imparare che per scrivere in modo corretto deve conoscere sì le diverse sillabe che compongono una parola, ma, soprattutto nella scrittura spontanea, deve avere presente il significato della parola. Questo passaggio è fondamentale per poter superare le difficoltà ortografiche che sono legate alla comprensione lessicale e semantica.

Se dico “palla” sicuramente un alunno che ormai conosce tutti le sillabe è in grado di scrivere correttamente le sillabe che compongono la parola. La difficoltà è il riconoscimento della “doppia”, che non è solo una questione di percezione uditiva e di corretta pronuncia della parola. Il bambino deve giungere a una metaconoscenza: deve cioè arrivare ad associare “quell’oggetto sferico con cui gioca” alla parola “palla” che si scrive “palla”; mentre quell’oggetto che si usa per scavare è la “pala” e si scrive “pala”.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

La stessa indicazione vale per il corretto uso dell’apostrofo. Nella scrittura di “luna” e “l’una”, di “loro” e “l’oro” si utilizzano gli stessi grafemi. Che cosa ci fa capire che si intendono due parole di significato diverso? Il contesto in cui queste parole sono inserite. Ecco dunque che occorre una conoscenza semantica e lessicale per evitare l’errore.

LA DIVISIONE IN SILLABE

La divisione in sillabe non dovrebbe rappresentare una difficoltà se i bambini fin dall’inizio del percorso dell’apprendimento della letto-scrittura sono stati abituati a dividere le parole più semplici aiutandosi con il battito delle mani. Quell’esercizio, che era fondamentale per individuare i suoni che componevano le parole, faciliterà la divisione in sillabe di parole più complesse.

IMPARARE FACENDO

Per aiutare gli alunni a giungere a padroneggiare le parole dal punto di vista lessicale e semantico si possono fare alcuni “giochi”.

DOPPIE

Mostrare oggetti o foto di oggetti il cui nome è scritto/non è scritto con la doppia, per esempio: cane – canne; far scrivere la parola nella sua globalità anche due volte senza sottolineare il suono della parola, cioè senza sottolineare troppo la presenza della consonante doppia. Fare ascoltare ai bambini le parole “cane – canne” e chiedere loro di chiudere gli occhi, di pensare all’immagine e poi di scrivere. Solo dopo aver fatto questi esercizi, sottolineare la presenza della consonante doppia e dunque la pronuncia della parola. Per comprendere il raddoppiamento occorre saper dividere correttamente in sillabe le parole (CVC CV).

APOSTROFO

Proporre il “gioco delle caratteristiche”. Pronunciare, per esempio, la parola “loro”, in una frase: Gli gnomi trovano l’oro nella grotta. Chiedere ai bambini di spiegare che cos’è l’oro. Ora sanno di che cosa si sta parlando. Chiedere com’è l’oro. Splendente. Allora si potrà dire Gli gnomi trovano LO SPLENDENTE ORO nella grotta. Si sarà dimostrato così semanticamente quale parola “L O R O” si intendeva. A questo punto proporre la frase: Gli gnomi por tano le “loro” lanterne. Chiedere di spiegare che cosa vuol dire quel “L O R O”. Non si può anteporre una caratteristica, quindi vuol dire che si intende la parola LORO.

il grillo e la luna copertina

IL GRILLO E LA LUNA

Scopri il nuovo sussidiario del primo ciclo della scuola primaria del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Riconoscimento delle più semplici categorie grammaticali: classificare le parole, individuare le principali categorie grammaticali:

  • nome;
  • verbo;
  • aggettivo qualificativo.

GRAMMATICA FUNZIONALE

Riflettere sulla lingua vuol dire capire come funziona la nostra lingua, cioè sapere qual è la funzione delle varie parole all’interno della frase, come si costruisce una frase che sia esauriente del concetto che vogliamo trasmettere.

Grammatica esplicita

Solo in seguito verrà la collocazione delle parole nelle categorie grammaticali, il cui riconoscimento deve essere sempre basato sull’individuazione della funzione che le parole svolgono all’interno della frase:

  • i nomi indicano le persone, gli animali, le cose;
  • i verbi indicano le azioni svolte dalle persone, dagli animali o dalle cose;
  • gli aggettivi qualificativi indicano le qualità che caratterizzano le persone, gli animali, le cose.

È importante che il bambino scopra già da questo primo approccio con le categorie grammaticali l’importanza delle concordanze morfologiche e la coniugazione del verbo. Per favorire questa scoperta l’insegnante può procedere con la presentazione di frasi che non sono corrette dal punto di vista morfosintattico. I bambini si accorgeranno subito dell’errore e saranno indotti a correggerlo ricavando così la regola grammaticale.

Alcuni esempi. I bambini gioca in giardino. Gli alunni sottolineeranno subito l’errore e l’insegnante potrà indurre alla correzione centrando l’attenzione sul verbo gioca (chi gioca? I bambini o un bambino?) oppure sul nome i bambini (che cosa fanno? Gioca? O giocano?).

GRAMMATICA VALENZIALE

Un altro passo importante è quello di iniziare a far capire ai bambini l’importanza del verbo, che rappresenta la centralità della frase e per questo ha bisogno di essere accompagnato da tutti “gli argomenti” che servono per esaurire la completezza del suo significato. Insegnare agli alunni a scrivere autonomamente frasi che rappresentino in modo chiaro una situazione.

Per esempio: parte. Se si scrive solo questo verbo si fa capire quale azione avviene, ma non si sa chi parte e da dove oppure per dove. Per questo bisogna completare la frase: Gigi parte per Napoli. Comprendere questa struttura grammaticale sarà utilissimo per imparare a esporre il proprio pensiero in modo completo ed esauriente.

SCARICA KIT RIFLESSIONE SULLA LINGUA 1

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Il Giorno della Memoria nella scuola primaria, alcune attività da fare in classe

giorno della memoria

Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, in ricordo del genocidio del popolo ebraico commesso dal Nazifascismo. Si tratta di una giornata internazionale dedicata alle riflessioni sulla Shoah e sui temi della discriminazione, del razzismo, della solidarietà. Il ricordo di quanto successo durante la seconda guerra mondiale è parte importante delle attività scolastiche del mese di gennaio. In particolare, la scuola primaria ha l’opportunità di avvicinare gli alunni…

Dietro un 5 c’è uno studente da 8 o 9 che si è accontentato

studente da 8

L’idea che un docente abbia il solo compito di spiegare un argomento e verificare le competenze di uno studente è ormai radicata nel passato della scuola. Com’è giusto che sia, oggi un insegnante è anche un maestro di vita che ha l’obiettivo di spronare i suoi alunni a dare il meglio di sé. Soprattutto quando sono essi stessi a non vedere le loro potenzialità. Di recente il docente e influencer…

Come spiegare la Shoah ai bambini

Shoah ai bambini

La Shoah è uno degli eventi più drammatici che hanno segnato il ventesimo secolo, e le cui ripercussioni si possono rilevare ancora oggi. Sono state tantissime le iniziative che negli anni hanno cercato di mantenere vivo il ricordo dello sterminio del popolo ebraico, come l’istituzione del Giorno della Memoria e i tanti progetti dentro e fuori la scuola italiana. Detto questo, com’è possibile commemorare il Giorno della Memoria nel contesto…

Vedo i giovani che vogliono tutto e subito ma non hanno più un riferimento

giovani che vogliono tutto e subito

Il rapper Marracash, intervistato dal quotidiano La Stampa , ha presentato il suo ultimo album di inediti ma, allo stesso tempo, ha affrontato il rapporto dei giovani con il successo e con il fallimento. Dietro agli artisti che non riescono a reggere le pressioni dovute alla notorietà, sostiene Marracash, c’è una società della quale troppo spesso si sottovaluta l’impatto sulle nuove generazioni. Già a partire dalla scuola. L’apparenza dei social…

Gruppo Editoriale ELi, leader di mercato nell’editoria scolastica per la scuola primaria e unico produttore di giochi didattici in Italia

gruppo editoriale eli leader

Il Gruppo Editoriale ELi da quasi 50 anni realizza libri e materiali didattici per alunne e alunni delle scuole dell’obbligo del sistema italiano: la ELi è infatti leader nazionale nel settore della Scuola Primaria, mentre ha importanti quote di mercato in alcune materie della Scuola Secondaria, tanto di Primo quanto di Secondo grado, come le lingue straniere o l’enogastronomia. Il Gruppo ELi è anche l’unico gruppo editoriale didattico italiano a…

Utilizzare le pause attive per ristabilire l’attenzione degli studenti

pause attive

La pratica è sempre stata una parte fondamentale dell’educazione. Grazie a figure come John Dewey e alla sua pedagogia attiva, infatti, la scuola ha imparato ad alternare le lezioni frontali con un approccio più concreto. Ad oggi, quindi, la pratica costante viene considerata la chiave per il miglioramento personale. Tuttavia, sempre più studi vedono in questo approccio alcuni limiti alla crescita degli studenti, e in generale della persona. Secondo gli…

I dati ci confermano che l’abbandono scolastico è in calo, tranne nelle isole

abbandono scolastico in calo

L’abbandono scolastico è uno dei temi più importanti nei dibattiti fra politica e società civile, docenti e studenti, scuole e famiglie. Non si tratta infatti soltanto del ruolo che l’educazione svolge nella crescita dei giovani, quanto del futuro stesso della nostra società. Per questa ragione, appaiono incoraggianti i dati recenti diffusi da Openpolis , secondo cui l’abbandono scolastico in Italia si è ridotto negli ultimi anni. Allo stesso tempo, i…

Dai campi di calcio di serie B alla cattedra di un liceo, la storia dell’ex calciatore Michelangelo Galasso

dalla serie b alla cattedra

Che sia per l’educazione motoria alla primaria o per le ricadute che i successi di Jannik Sinner hanno sui giovanissimi, l’attività fisica a scuola svolge un ruolo fondamentale nella crescita degli alunni. Lo sa benissimo il nuovo docente di scienze motorie al Liceo Artistico Gaetano Chierici di Reggio Emilia. Michelangelo Galasso non ha sempre perseguito l’insegnamento, ma in passato ha anche giocato come calciatore professionista in diverse squadre italiane. E…

Insegno da oltre vent’anni nella scuola secondaria di secondo grado e ho visto crollare le capacità cognitive degli alunni

crollare le capacità cognitive

Insegno da oltre vent’anni nella scuola secondaria di secondo grado e ho visto crollare le capacità cognitive degli alunni. Gran parte di loro ha enormi difficoltà nel capire i testi, legge male, ha un lessico poverissimo e scrive peggio. Mi sono specializzata nel sostegno e ormai è da parecchi anni che lavoro con gran parte della classe, non solo con gli alunni che hanno una disabilità riconosciuta. Fioccano certificazioni di…

La scuola estone è la migliore d’Europa e la ministra dell’istruzione svela il suo segreto

scuola estone

Qual è il sistema scolastico migliore in Europa? Di certo non è quello italiano, da diversi anni ormai in crisi e con un grande bisogno di trovare una strada efficace nel confronto con la modernità. Molti direbbero quello finlandese, alla cui scuola da tempo si guarda anche qui in Italia. Secondo i dati del rapporto OCSE PISA , invece, il sistema scolastico migliore in Europa si trova in Estonia. È…

great

Novità Invalsi 2025

X