La rivista per la scuola e per la didattica
COMPITI

Scuola senza compiti. «Controproducenti perché generano odio per lo studio, un accanimento morboso degli insegnanti»

Lo scrittore e dirigente scolastico Maurizio Parodi sta cercando di combattere l’abitudine italiana di assegnare carichi elevati di compiti a casa, abitudine che gli insegnanti hanno già a partire dalla scuola primaria, persino in quelle a tempo pieno. Scopriamo le motivazioni di Parodi dietro la proposta di una scuola senza compiti.

UNA CONTROVERSAIA MOLTO ANTICA

La controversia sui compiti a casa esiste da quando esiste la scuola. Solitamente la discussione è tra i genitori, che si dividono tra favorevoli, perché credono che sia utile “responsabilizzare” i ragazzi e consolidare gli apprendimenti acquisiti a scuola e contrari, che pensano che il carico di lavoro a casa condizioni pesantemente e ostacoli la vita familiare. Ma, a volte, il dibattito è anche tra insegnanti. Si pensa erroneamente che gli insegnanti siano tutti, di base, favorevoli ai compiti a casa ma non è così: ci sono anche docenti che credono che il tempo familiare vada vissuto senza “ostacoli” e, inoltre, ciò che viene fatto a casa non dimostri l’autenticità del compito, ciò che i ragazzi davvero sanno fare.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

“I COMPITI A CASA SONO UNA CRUDELTÀ”

Lo scrittore, docente e dirigente scolastico Maurizio Parodi ha una posizione molto netta sull’argomento. Innanzitutto, è admin di svariati gruppi social contro i compiti a casa, gruppi che vantano anche decine di migliaia di iscritti. È anche autore del sito www.bastacompiti.it nel quale si può firmare una petizione e si possono leggere tutte le motivazioni dietro la proposta di smettere di assegnare compiti scolastici, idee e testimonianze sul tema. Parodi sostiene che sia una vera e propria crudeltà l’assegnazione di compiti a casa dopo intere giornate passate a scuola, in aule spesso poco confortevoli. Parodi ha stimato un carico casalingo di compiti che va da una media di quattro a otto ore al giorno, ore extrascolastiche che dovrebbero essere dedicate agli sport, al tempo di qualità con la propria famiglia, agli hobby, agli amici. Non c’è da stupirsi che gli studenti italiani siano i più demotivati, svogliati e stanchi rispetto ai “compagni” europei.

I COMPITI NON SERVONO A NIENTE?

Parodi afferma inoltre che, nonostante gli studenti italiani siano quelli che hanno più compiti a casa rispetto alla media europea, siano i ragazzi tra cui si registrano maggiori livelli di analfabetismo funzionale: dov’è, quindi, il beneficio? Un’altra grave conseguenza dell’assegnazione selvaggia di compiti per casa, poi, è il disamore per lo studio e la cultura: bambini e ragazzi che non hanno tempo per vivere la loro vita al di fuori della giornata scolastica finiscono per odiare la scuola, detestare la cultura e vivere lo studio e l’apprendimento come imposizioni, decisamente l’opposto di ciò che la scuola invece vorrebbe trasmettere, cioè amore per il sapere e desiderio intrinseco di arricchirsi culturalmente.

LA RICHIESTA AL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

Il 6 febbraio 2020 Parodi ha inviato una lettera ai componenti della Commissione Istruzione della Camera dei Deputati, nella quale chiede a gran voce, a nome dei numerosi genitori firmatari della petizione, che l’assegnazione dei compiti a casa sia se non altro regolamentata, che ci sia almeno un accordo tra gli insegnanti (è necessario che nel dare dei compiti un insegnante tenga conto anche dei compiti assegnati dagli altri insegnanti della classe).

Parodi invoca anche il “diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età…” sancito dall’art.31 della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ratificata dallo Stato italiano il 27 maggio 1991, con legge n.176. In conclusione, Parodi sostiene che essere bambini sia un diritto e che non debba essere negato dall’assenza di tempo libero.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Il Giorno della Memoria nella scuola primaria, alcune attività da fare in classe

giorno della memoria

Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, in ricordo del genocidio del popolo ebraico commesso dal Nazifascismo. Si tratta di una giornata internazionale dedicata alle riflessioni sulla Shoah e sui temi della discriminazione, del razzismo, della solidarietà. Il ricordo di quanto successo durante la seconda guerra mondiale è parte importante delle attività scolastiche del mese di gennaio. In particolare, la scuola primaria ha l’opportunità di avvicinare gli alunni…

Dietro un 5 c’è uno studente da 8 o 9 che si è accontentato

studente da 8

L’idea che un docente abbia il solo compito di spiegare un argomento e verificare le competenze di uno studente è ormai radicata nel passato della scuola. Com’è giusto che sia, oggi un insegnante è anche un maestro di vita che ha l’obiettivo di spronare i suoi alunni a dare il meglio di sé. Soprattutto quando sono essi stessi a non vedere le loro potenzialità. Di recente il docente e influencer…

Come spiegare la Shoah ai bambini

Shoah ai bambini

La Shoah è uno degli eventi più drammatici che hanno segnato il ventesimo secolo, e le cui ripercussioni si possono rilevare ancora oggi. Sono state tantissime le iniziative che negli anni hanno cercato di mantenere vivo il ricordo dello sterminio del popolo ebraico, come l’istituzione del Giorno della Memoria e i tanti progetti dentro e fuori la scuola italiana. Detto questo, com’è possibile commemorare il Giorno della Memoria nel contesto…

Vedo i giovani che vogliono tutto e subito ma non hanno più un riferimento

giovani che vogliono tutto e subito

Il rapper Marracash, intervistato dal quotidiano La Stampa , ha presentato il suo ultimo album di inediti ma, allo stesso tempo, ha affrontato il rapporto dei giovani con il successo e con il fallimento. Dietro agli artisti che non riescono a reggere le pressioni dovute alla notorietà, sostiene Marracash, c’è una società della quale troppo spesso si sottovaluta l’impatto sulle nuove generazioni. Già a partire dalla scuola. L’apparenza dei social…

Gruppo Editoriale ELi, leader di mercato nell’editoria scolastica per la scuola primaria e unico produttore di giochi didattici in Italia

gruppo editoriale eli leader

Il Gruppo Editoriale ELi da quasi 50 anni realizza libri e materiali didattici per alunne e alunni delle scuole dell’obbligo del sistema italiano: la ELi è infatti leader nazionale nel settore della Scuola Primaria, mentre ha importanti quote di mercato in alcune materie della Scuola Secondaria, tanto di Primo quanto di Secondo grado, come le lingue straniere o l’enogastronomia. Il Gruppo ELi è anche l’unico gruppo editoriale didattico italiano a…

Utilizzare le pause attive per ristabilire l’attenzione degli studenti

pause attive

La pratica è sempre stata una parte fondamentale dell’educazione. Grazie a figure come John Dewey e alla sua pedagogia attiva, infatti, la scuola ha imparato ad alternare le lezioni frontali con un approccio più concreto. Ad oggi, quindi, la pratica costante viene considerata la chiave per il miglioramento personale. Tuttavia, sempre più studi vedono in questo approccio alcuni limiti alla crescita degli studenti, e in generale della persona. Secondo gli…

I dati ci confermano che l’abbandono scolastico è in calo, tranne nelle isole

abbandono scolastico in calo

L’abbandono scolastico è uno dei temi più importanti nei dibattiti fra politica e società civile, docenti e studenti, scuole e famiglie. Non si tratta infatti soltanto del ruolo che l’educazione svolge nella crescita dei giovani, quanto del futuro stesso della nostra società. Per questa ragione, appaiono incoraggianti i dati recenti diffusi da Openpolis , secondo cui l’abbandono scolastico in Italia si è ridotto negli ultimi anni. Allo stesso tempo, i…

Dai campi di calcio di serie B alla cattedra di un liceo, la storia dell’ex calciatore Michelangelo Galasso

dalla serie b alla cattedra

Che sia per l’educazione motoria alla primaria o per le ricadute che i successi di Jannik Sinner hanno sui giovanissimi, l’attività fisica a scuola svolge un ruolo fondamentale nella crescita degli alunni. Lo sa benissimo il nuovo docente di scienze motorie al Liceo Artistico Gaetano Chierici di Reggio Emilia. Michelangelo Galasso non ha sempre perseguito l’insegnamento, ma in passato ha anche giocato come calciatore professionista in diverse squadre italiane. E…

Insegno da oltre vent’anni nella scuola secondaria di secondo grado e ho visto crollare le capacità cognitive degli alunni

crollare le capacità cognitive

Insegno da oltre vent’anni nella scuola secondaria di secondo grado e ho visto crollare le capacità cognitive degli alunni. Gran parte di loro ha enormi difficoltà nel capire i testi, legge male, ha un lessico poverissimo e scrive peggio. Mi sono specializzata nel sostegno e ormai è da parecchi anni che lavoro con gran parte della classe, non solo con gli alunni che hanno una disabilità riconosciuta. Fioccano certificazioni di…

La scuola estone è la migliore d’Europa e la ministra dell’istruzione svela il suo segreto

scuola estone

Qual è il sistema scolastico migliore in Europa? Di certo non è quello italiano, da diversi anni ormai in crisi e con un grande bisogno di trovare una strada efficace nel confronto con la modernità. Molti direbbero quello finlandese, alla cui scuola da tempo si guarda anche qui in Italia. Secondo i dati del rapporto OCSE PISA , invece, il sistema scolastico migliore in Europa si trova in Estonia. È…

great