Vincenzo Schettini, il celebre professore, influencer e youtuber, conosciuto per il suo canale e libro dal titolo “La Fisica che Ci Piace”, ha recentemente preso parte a un evento di rilievo a Torre Annunziata. Davanti a una platea affollata di studenti e insegnanti, Schettini ha avuto l’opportunità di condividere la sua esperienza e il suo sapere con entusiasmo e passione.
“L’anno scolastico è finito, eppure siamo qui per una mattinata all’insegna della cultura. Che dire? Questo mi riempie di gioia. Internet è una grande opportunità, ormai è il nostro mondo parallelo. Non importa quale che sia la materia, anche la conoscenza deve essere diffusa attraverso il web”.
Nel corso del suo intervento, il prof influencer della fisica ha espresso il suo pensiero sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’ambito scolastico, affermando di credere fermamente in una scuola all’avanguardia, capace di adattarsi ai tempi moderni, ma senza esagerare. Schettini ha sottolineato l’importanza di staccarsi dai dispositivi mobili e di coltivare relazioni autentiche con le persone che ci circondano, evidenziando la preoccupante disconnessione che si è instaurata tra gli individui. Tablet e altre tecnologie possono svolgere un ruolo importante nelle scuole, ma non dovrebbero mai sostituire il valore intrinseco di una penna e della carta, che rappresentano strumenti indispensabili per la formazione di una solida base di conoscenze.
Alla luce delle imminenti vacanze estive, Schettini ha parlato chiaro con gli studenti presenti in sala: “Leggete. Leggete tutto ciò che vi appassiona, anche le storie di calciatori famosi o qualsiasi altra fonte di interesse. L’importante è che voi leggiate, perché solo così potrete arricchire la vostra mente e scoprire nuovi mondi che altrimenti rimarrebbero inesplorati”. Queste parole, cariche di saggezza e consigli preziosi, si diffonderanno come un eco nella mente dei giovani alunni, che si preparano ad affrontare un’estate all’insegna della conoscenza, dell’esplorazione e della crescita personale.
In conclusione anche un’analisi su un dramma educativo che non sembra trovare soluzione: “La dispersione scolastica è un fenomeno determinato da una serie di variabili, è chiaro. Eppure, sono convinto che la chiave per risolvere in parte il problema sia instaurare un legame con i ragazzi. La mia generazione era abituata a parlare, adesso comunicare è più difficile. Bisogna entrare nell’ottica e capire che i rapporti tra docenti e studenti sono essenziali anche per scongiurare l’abbandono scolastico“