La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

Sempre più scuole italiane scelgono il metodo finlandese: “Meno compiti, materie accorpate e docente al centro della didattica”

Si parla spesso di necessità di cambiamento della gestione del tempo e delle attività a scuola: è sempre più viva l’esigenza di una scuola in cui le attività siano più autentiche, i compiti siano di meno e il tempo dedicato alle attività fisiche e all’aperto, a contatto con la natura, siano maggiori. In Italia ci sono istituti che stanno sperimentando un tipo di scuola differente, che racchiude in sé tutte queste caratteristiche: il metodo finlandese.

La scuola finlandese

In Finlandia la scuola è molto differente: i compiti a casa sono notevolmente ridotti, si pratica una full immersion quotidiana nelle discipline e molto tempo viene dedicato ai laboratori all’aperto. La cooperazione tra studenti è incoraggiata, così come un’istruzione egualitaria e democratica, in cui tutti hanno le stesse opportunità. Per accedere alla scuola non vi sono tasse e il servizio mensa, per chi frequenta il tempo pieno, è completamente gratuito. La scuola finlandese è considerata una delle migliori al mondo: tra gli studenti si cerca di non favorire la competizione, ma nonostante questo i risultati da essi raggiunti sono notevoli, come evidenziano le indagini PISA (Programme for International Student Assessment) dell’OCSE.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

LEGGI ANCHE: Perché si cita sempre la scuola finlandese quando si vuole fare un confronto con una didattica che funziona

Il metodo finlandese in Italia

In Italia, circa un centinaio di istituti ha attivato il metodo finlandese Mof, Metodo Organizzativo Finlandese . La prima scuola italiana ad aver sperimentato questo metodo, ormai diciotto anni fa, è l’Istituto Della Rovere di Urbania, nelle Marche. L’Istituto Della Rovere è favorito dalla presenza di grandi spazi esterni da utilizzare per molteplici attività. I tre pilastri fondamentali su cui si poggia il metodo sono la compattazione oraria, la cooperazione e l’attività laboratoriale: anche le scuole italiane li hanno adottati, scoprendo che la didattica finlandese è di stampo decisamente montessoriano.

Full immersion nelle discipline

La compattazione oraria del Mof è il principio secondo cui, durante la giornata scolastica, si lavora al massimo su due materie. L’orario settimanale è organizzato in modo da dedicare la prima parte della settimana ad alcune materie e la seconda parte ad altre, conservando tuttavia il numero di ore per ciascuna disciplina previste dal Ministero. Questa scelta pedagogica si fonda sul fatto che una full immersion nella materia, con successiva pausa di qualche giorno, aiuterebbe nel consolidamento dei contenuti e nella memoria a lungo termine. 

Lavoro di gruppo e laboratori all’aria aperta

Ogni giorno gli insegnanti dedicano una prima breve parte delle ore scolastiche alla spiegazione degli argomenti, successivamente gli studenti sono invitati a unirsi in gruppo per svolgere gli esercizi. La cooperazione è fortemente promossa e insieme a essa un tipo di didattica laboratoriale, concreta, basata su attività di interesse quotidiano e autentico per i ragazzi. Al bando, quindi, le spiegazioni frontali prolisse, astratte e statiche. Si cerca di svolgere molta parte della didattica all’aria aperta: ciò, è dimostrato, aumenta la concentrazione, l’interesse e favorisce la socialità.

LEGGI ANCHE: La scuola finlandese dice basta alle classiche materie, sarà attivato il Project Based Learning

“I nostri bambini non sono in stress”

L’insegnante Maria Chiara Barchi, dell’Istituto Comprensivo Lotto di Jesi, che anch’esso ha adottato il Metodo Organizzativo Finlandese, ha affermato link esterno: “lo stare bene a scuola è globale, i nostri bambini non sono in stress”. La preside dello stesso istituto, Sabrina Valentini, si focalizza sull’esigenza di una scuola egualitaria, in cui tutti hanno le stesse opportunità, in cui i compiti a casa sono decisamente ridotti in modo da non favorire solo i bambini che hanno una famiglia che ha più tempo per seguirli a casa: “Se c’è una famiglia che può aiutare il bambino bene, ma cosa succede a quelli che hanno una famiglia che lavora o a quegli alunni che non hanno gli strumenti per portare avanti una parte del lavoro da soli? Si crea un gap grandissimo e noi non possiamo permetterlo. Il nostro obiettivo è eliminare il divario”.

Infine, la preside della scuola Della Rovere, Antonella Accili, la prima ad aver portato in Italia questo metodo, a proposito della compattazione oraria ha dichiarato: “L’apprendimento dello studente viene facilitato, nel momento in cui diventa possibile concentrarsi su un minor numero di discipline per volta evitando che, come spesso succede, lo studente in difficoltà, di fronte a un eccessivo numero di sollecitazioni, decida autonomamente di selezionare le discipline, concentrandosi su alcune a scapito di altre; questo porta talvolta a lacune irrimediabili”.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


La scuola estone è la migliore d’Europa e la ministra dell’istruzione svela il suo segreto

scuola estone

Qual è il sistema scolastico migliore in Europa? Di certo non è quello italiano, da diversi anni ormai in crisi e con un grande bisogno di trovare una strada efficace nel confronto con la modernità. Molti direbbero quello finlandese, alla cui scuola da tempo si guarda anche qui in Italia. Secondo i dati del rapporto OCSE PISA , invece, il sistema scolastico migliore in Europa si trova in Estonia. È…

A scuola si studia poca musica e non si sa nulla dei musicisti

poca musica

Che la musica sia una parte fondamentale della cultura e della crescita di un individuo non è certo un mistero. Allo stesso tempo, figure come Mozart, Verdi, Chopin e molte altre sono considerate fra le più importanti nella storia musicale, e non solo. Purtroppo, però, i grandi personaggi della musica vengono sistematicamente trascurati nei programmi scolastici italiani. A sostenerlo è Riccardo Muti, uno dei direttori d’orchestra più conosciuti al mondo,…

Il liceo classico ti insegna che il “tutto subito” è una trappola e attraverso istruzione, educazione e ragionamento ti prepara a trovare lavoro

tutto subito

Non si ferma la crisi del liceo classico, che negli ultimi anni ha perso iscritti e fascino. A fungere da “termometro scolastico” sono le tante voci di figure del mondo della cultura che si levano in sua difesa. Se in passato Massimo Gramellini si è detto angosciato per il calo di iscrizioni, secondo il divulgatore Piergiorgio Odifreddi il liceo classico insegna a non essere servi. Al coro si aggiunge anche…

Il Gruppo Editoriale ELi non si ferma e acquista l’80% della spagnola Edinumen

edinumen

In un mondo che cambia, anche il settore dell’editoria deve cercare di adattarsi e, quando possibile, cercare di prevedere i tempi. Ha sicuramente questo obiettivo il Gruppo Editoriale ELi, che ha di recente acquisito l’80% di Edinumen, editore con sede a Madrid specializzato in testi per l’insegnamento della lingua spagnola. Si tratta di un’operazione che, se da un lato lascia il restante 20% della società alla famiglia Ramos, dall’altro rafforza…

Lo studio: gli studenti che non fanno colazione vanno male in matematica

studenti che non fanno colazione

La colazione è considerata da molti il pasto più importante della giornata, e non soltanto perché fornisce l’energia utile ad iniziare il lavoro o lo studio. Infatti, secondo il recente studio di alcuni ricercatori norvegesi, fare colazione sembrerebbe contribuire al miglioramento dei risultati scolastici in materie scientifiche come la matematica. Vediamo qual è la correlazione esistente fra questi due aspetti della vita di uno studente, e se davvero le abitudini…

Uno studente su tre non riconosce una fake news

Viviamo un’epoca in cui il nostro rapporto con la tecnologia è sempre più stretto, già a partire dalle prime fasi dell’infanzia. Con l’uso costante di smartphone e il crescente consumo di servizi, ci si potrebbe aspettare che le nuove generazioni abbiano sviluppato una maggiore consapevolezza. D’altronde, stiamo parlando di nativi digitali. La realtà è tuttavia abbastanza diversa, come conferma anche un recente report dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Secondo…

Maestra va in pensione ma torna ad insegnare gratis: “Insegno per passione e non per i soldi. Mi mancava il sorriso sincero dei bambini”

insegnare gratis

Insegnare non è soltanto un mestiere bensì una vera e propria vocazione. Lo testimoniano di tanti docenti che, una volta in pensione, non sono riusciti ad allontanarsi da quel mondo a cui hanno dedicato molti anni della loro vita. Se allora un docente in pensione dal 2015 continua ad insegnare ancora oggi, una storia simile arriva da Salerno. Qui Nadia Pasqualucci ha deciso di tornare ad insegnare dopo essere andata…

Il 70% dei docenti italiani insegna con la lezione frontale

lezione frontale

Come si insegna oggi nella scuola italiana? Si tratta di una domanda ormai ricorrente nelle discussioni sullo stato dell’istruzione nel nostro Paese. Allo stesso tempo, è il titolo di un sondaggio promosso da Ricerca & Sviluppo Erickson per indagare le metodologie di insegnamento prevalenti in Italia. Nel corso dell’articolo, vedremo che l’indagine non lascia spazio a grandi sorprese, se non per alcuni ambiti che potrebbero aiutare a tracciare una rotta…

Come utilizzare i videogiochi per potenziare l’apprendimento in classe

utilizzare i videogiochi

Pur nella sua proverbiale lentezza, la scuola non è restia a metodi e strumenti innovativi nella didattica. Alcuni esempi sono la crescente attenzione alle competenze non cognitive, la nuova importanza della mindfulness e il ricorso ai videogiochi educativi. In particolare, questi ultimi hanno avuto una grande diffusione negli ultimi anni, grazie a un graduale cambiamento nei paradigmi educativi e una maggiore consapevolezza sull’importanza di questi strumenti. Vediamo allora cosa vuol…

C’è un dato in controtendenza: nelle competenze digitali, le ragazze di “terza media” superano i loro compagni maschi

ragazze di terza media

Una delle questioni più importanti degli ultimi anni nell’ambito dell’educazione riguarda il rapporto fra le donne e il settore STEM. Infatti, le materie di Science, Technology, Engineering and Mathematics hanno sempre avuto un maggiore successo fra la popolazione maschile. Certo, negli ultimi anni sono stati fatti diversi passi avanti, fra cui un approccio STEAM che tende a integrare le arti nello studio scientifico. Nonostante ciò, sembra che il rapporto fra…

great