Una classe, un gruppo di alunni e alunne… tutti imparano nello stesso modo? No. Ognuno ha il suo. Howard Gardner con la sua Teoria delle Intelligenze Multiple, ci ha spiegato che ci sono 11 diversi tipi di intelligenze!
In ciascuno dei nostri alunni e in ciascuna delle nostre alunne possiamo trovare “miscelati” diversi tipi di intelligenze. Il prevalere dell’una o dell’altra intelligenza determina in ciascuno/a di loro una peculiarità del modo di apprendere.
Un ruolo importante dell’insegnante è fare in modo che ogni alunno e ogni alunna impari a conoscere e diventi consapevole del proprio stile di apprendimento.
Un bambino o una bambina che riesce a esporre le sue conoscenze sugli Egizi attraverso un disegno è meno intelligente di uno/a che espone con le parole le stesse conoscenze? No! Privilegia solo una diversa intelligenza.
Per facilitare il ruolo dell’insegnante occorrono strumenti polifunzionali, cioè strumenti che possano essere utilizzati in modo diverso e con funzioni diverse per “intercettare” le diverse intelligenze degli alunni e delle alunne.
Gli strumenti che usa l’insegnante devono permettere la maggiore inclusività possibile. Devono permettere agli alunni e alle alunne di utilizzare contemporaneamente le loro diverse forme di intelligenza in modo che si completino a vicenda in funzione dell’ottenimento del maggior successo, della maggiore gratificazione possibile e quindi il maggior benessere individuale e, in particolar modo, in una situazione di gruppo.
Ecco dunque che per far “scoprire” ad alunni e alunne quale intelligenza prevale in loro e come utilizzarla per la costruzione di un metodo di studio veramente personale dobbiamo tener conto di almeno alcune delle intelligenze spiegate da Gardner nel suo testo “Frames of the mind” conosciuto in Italia come “Formae mentis”.
INTELLIGENZA VISIVO SPAZIALE
Apprendere attraverso le immagini è tipico di bambini e bambine in cui prevale questo tipo di intelligenza. Sono attenti ai particolari, hanno memoria visiva.
INTELLIGENZA LINGUISTICA
I bambini e le bambine nei quali prevale questo tipo di intelligenza apprendono attraverso l’ascolto e anche la lettura. In genere sono gli alunni ”privilegiati” perché ottengono facilmente il riconoscimento da parte degli adulti.
INTELLIGENZA CINESTESICA
Chi privilegia questo tipo di intelligenza deve fare esperienza, deve agire, e ricorda prevalentemente quello che viene fatto. Ecco l’importanza della drammatizzazione.
INTELLIGENZA INTERPERSONALE
Un alunno o un alunna dotato/a di questo tipo di intelligenza è un “costruttore di relazioni”, impara nella relazione di gruppo, attraverso l’interazione con gli altri. Per questo tipo di intelligenza sono ideali il peer teaching e il peer learning.
INTELLIGENZA LOGICO-MATEMATICA
Non è soltanto un’intelligenza che si basa sulla bravura nel calcolo, ma è un’intelligenza che riesce a cogliere le relazioni, a trovare nessi tra le informazioni, i rapporti di causa ed effetto.
Nel testo Nuovi Traguardi Discipline ho trovato un vero percorso per avviare alunni e alunne alla costruzione di un personale metodo di studio facendo ricorso a strumenti che permettono di utilizzare diverse intelligenze. La conferma arriva dall’utilizzo del Flip Poster che è, in questo senso, lo strumento più potente, lo strumento più inclusivo.
CHE COS’È IL FLIP POSTER
Il Flip Poster è lo strumento per attuare la didattica partecipata. Serve per focalizzare l’attenzione e sfruttare la capacità percettiva, molto sviluppata negli alunni.
Attraverso il Flip Poster vengono presentati gli argomenti topici di ciascuna disciplina ed è un utilissimo strumento che può essere utilizzato collettivamente, in maniera autonoma o a piccoli gruppi.
Se gli alunni hanno la possibilità di utilizzare in modo autonomo e in momenti non strutturati questo strumento, imparano a confrontarsi e ad argomentare. In questo modo il Flip Poster diventa uno strumento altamente inclusivo.
COME PUÒ ESSERE UTILIZZATO
Il Flip Poster può essere utilizzato come visione globale di un argomento che sarà poi sviluppato e come momento conclusivo per l’organizzazione delle conoscenze in funzione della verifica degli apprendimenti. Serve per focalizzare l’attenzione e per sfruttare la capacità percettiva, molto sviluppata negli alunni.
COM’È ORGANIZZATO
L’immagine di fondo (1) è uno spunto per introdurre l’argomento e darne una visione globale. I riquadri (2) mettono in evidenza aspetti particolari su cui il bambino è invitato a riflettere. Le ipotesi offerte dall’insegnante, attraverso domande stimolo, permetteranno di recuperare le conoscenze pregresse. Il box a pié di pagina (3) dà all’insegnante il ruolo di “facilitatore”, che favorisce un apprendimento collaborativo e consapevole. In questo modo gli alunni non sono ricevitori passivi del sapere, ma assumono una funzione propositiva e diventano artefici del loro sapere. È la parte che coinvolge emotivamente, suscita l’interesse e il piacere della ricerca del sapere. Infine sono proposte attività per l’organizzazione delle conoscenze (4), per una visione globale, organica e unitaria di quanto appreso. Questa parte può essere utilizzata per la preparazione delle interrogazioni o delle verifiche individuali.
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