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Si laurea a 102 anni in Chimica farmaceutica, la rivincita di Gianluigi Giovetti che attendeva il titolo dal 1949

Non è mai troppo tardi per raggiungere i propri obiettivi, anche quando sembra essere passato tanto, troppo tempo. Forse è questa la morale della storia di Gianluigi Giovetti, a cui è stata conferita la laurea in Chimica farmaceutica all’età di 102 anni. Vediamo cos’è successo e perché è stato necessario attendere 75 anni per ottenere un titolo a lungo atteso.

La laurea mancata per un cavillo burocratico

Siamo nel 1949 e Gianluigi Giovetti è un giovane studente dell’Università di Modena. Già laureato in Chimica, ha deciso di iniziare anche il corso di studi in Chimica farmaceutica, così da poter lavorare nella storica farmacia di famiglia. Per poter ottenere il titolo manca soltanto la pratica in laboratorio, che Giovetti svolge a Milano, nel laboratorio presso il quale lavora. Non la svolge però a Modena com’era invece richiesto dal piano di studi. Di conseguenza, l’università decide di non riconoscere quella pratica in laboratorio, indispensabile per poter conseguire anche la laurea in Chimica farmaceutica.

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Pur non potendo ottenere il riconoscimento per i suoi studi, Gianluigi Giovetti non si scoraggia e decide di lavorare come chimico in diverse aziende alimentari italiane. L’ultima che lo vede come dipendente è la Doria, specializzata nella produzione di biscotti e cracker. La vita va avanti, gli anni passano, eppure quell’unico riconoscimento negato per un cavillo burocratico non diventa facilmente acqua passata. Non per Gianluigi Giovetti, per lo meno. Cosa fare quindi?

La rivincita di Gianluigi Giovetti

Oggi Gianluigi Giovetti ha 102 anni e abita nella casa di riposo “Umberto Primo” di Pordenone, come riportano Ansa e La Stampa. Dal momento che non ha mai dimenticato il cavillo burocratico che gli ha negato la laurea, i suoi figli decidono di indagare e contattano l’Università di Modena. E da Modena, dopo 75 anni, rispondono:

Dopo le opportune verifiche, abbiamo ritenuto appropriato concedere il titolo di Cultore della materia in Chimica farmaceutica. Abbiamo apprezzato tantissimo la passione che abbiamo intravisto in questa lettera, un bellissimo insegnamento per i nostri giovani, in cui si comprendono l’attenzione e il senso di rispetto per un’attestazione che può apparire solo formale, ma che in realtà nasconde grande impegno e una profonda convinzione dell’importanza dello studio, della qualificazione e della preparazione.

A fine marzo 2024, quindi, l’Università di Modena organizza un collegamento a distanza con la casa di riposo “Umberto Primo”, con l’obiettivo di conferire la tanto attesa laurea a Gianluigi Giovetti. Insieme a lui, ci sono anche i figli Roberto e Tiziana e altri parenti, tutti felici per il risultato arrivato finalmente, benché con 75 anni di ritardo rispetto a quanto inizialmente previsto.

Gianluigi Giovetti laurea

un esempio di resilienza

Alla cerimonia, che ha conferito a Gianluigi Giovetti il titolo di Cultore della materia in Chimica farmaceutica, ha partecipato anche il sindaco di Sacile, paese di residenza del neolaureato, che bene sintetizza l’importanza del riconoscimento:

Con la passione, la perseveranza e la caparbietà che lo contraddistinguono ha raggiunto ciò che era giusto per lui, un insegnamento che deve essere d’esempio per molti, quando le difficoltà della vita ci mettono a dura prova.

Le parole del sindaco si legano peraltro anche a quelle dell’Università di Modena, che nella storia di Giovetti intravedono anche un insegnamento per i giovani. La laurea potrà sembrare soltanto un titolo, un pezzo di carta, eppure è il risultato di grande impegno e profondo studio. Lo mostra lo stesso Gianluigi Giovetti, oggi Cultore della materia in Chimica farmaceutica, nel suo messaggio di ringraziamento: “Dall’alto dei miei 102 anni vi dico viva la vita e viva voi tutti”.

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