La rivista per la scuola e per la didattica
EDUCAZIONE

Siamo nell’era del post-narcisismo, i genitori vogliono che i figli siano sé stessi ma a modo loro

Gli ultimi decenni hanno visto grandi cambiamenti nel rapporto fra genitori e figli. In fondo, la società si riflette nel modo in cui gli adulti si approcciano ai ragazzi e, di converso, nel modo in cui questi ultimi rispondono alle sollecitazioni dei primi. Ne parla Matteo Lancini, in un intervento durante la trasmissione Splendida Cornice in onda su Rai 3. Secondo lo psicoterapeuta, dalla famiglia autoritaria si è passati a quella che idealizza i bambini, fino all’era del post-narcisismo. Oggi i giovani non sanno più quali modelli seguire, mentre gli adulti hanno perso i propri: cosa fare allora?

Dall’autorità all’idealizzazione

Nel suo intervento su Splendida Cornice link esterno, Matteo Lancini traccia una sorta di evoluzione del concetto di famiglia e dei rapporti fra genitori e figli. La prima epoca significativa è quella della famiglia autoritaria, con una struttura molto rigida e normativa. Qui l’obbedienza ai genitori, ma soprattutto al padre, è il perno fondante del percorso di crescita, ed è proprio in un contesto del genere che l’adolescenza diventa la fase della ribellione. Con gli anni, però, il modello scompare e lascia il posto a un altro, di segno opposto:

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Quella famiglia scompare, l’autorità paterna passa e si entra nella società degli ideali. In questa società il bambino è un cucciolo d’oro: viene al mondo, gli si anticipano tutte le esperienze e cresce in una società in cui deve essere bello, avere tanti amici, fare tante attività.

Il bambino viene idealizzato, continua Lancini, e vive un’infanzia così ricca che quando arriva all’adolescenza percepisce un vuoto che lo accompagnerà per molto tempo. I bambini diventano il fulcro dell’attenzione familiare ma gli adolescenti si ritrovano senza alcuna bussola.

Dall’idealizzazione al post-narcisismo

Anche la famiglia dell’idealizzazione passa e diventa inattuale, lasciando il posto a quella che Lancini definisce l’epoca del post-narcisismo. Oggi i genitori ascoltano tantissimo i loro figli, molto più che in passato, ma in realtà si tratta di un ascolto sterile. Gli adulti cercano conferme del proprio ruolo piuttosto che esercitarlo nel migliore dei modi e, come sostiene lo psicoterapeuta:

Oggi li cresciamo attraverso un mandato paradossale: far sentire a noi che stiamo facendo bene il nostro mestiere di genitori e insegnanti. La famiglia odierna ascolta i figli molto più di quanto sia stato ascoltato io: il problema è se siamo in grado di ascoltare cosa hanno da dire.

Per sintetizzare, il passaggio al post-narcisismo può essere condensato nella frase “sii te stesso, ma a modo mio”, con cui i genitori cercano la conferma del proprio ruolo nell’operato e nelle risposte dei figli. Così facendo, tuttavia, rinunciano al loro ruolo di educatori e delegano il compito alla scuola, quando va bene.

le prospettive del futuro?

Nonostante la maggiore apertura al dialogo da parte dei genitori contemporanei, il loro bisogno di conferme finisce per rendere vano l’ascolto dei loro figli. Da questo punto di vista, Lancini propone un approccio diverso, una nuova prospettiva che sia allo stesso tempo più consapevole e più rispettosa verso le nuove generazioni:

Ogni figlio è diverso, ogni bambino merita un ascolto e la possibilità di esprimere parti di sé: chiedergli di farci sentire degli adulti adeguati è sbagliato. Oggi abbiamo bisogno di amare i nostri figli per come sono loro

Ascolto e accettazione sono quindi fondamentali da parte dei genitori così come da parte della scuola, che spesso si trova a sopperire in una funzione educativa che riguarda anche la famiglia. Soltanto in questo modo sarà possibile indirizzare i giovani verso un percorso di consapevolezza che li porti ad essere se stessi. Ma non a modo nostro.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


In una scuola di Milano gli studenti valutano i professori: è stata annunciata la “pagella dei docenti”

studenti valutano i professori

Il tema della valutazione è uno dei più importanti in ambito scolastico, ma di solito riguarda soltanto gli studenti, con voti e giudizi che indicano un certo livello di preparazione. Eppure, oggi è altrettanto importante anche la valutazione degli insegnanti, come avviene in un liceo di Milano, in cui è stata introdotta la pagella dei docenti. A compilarla non sarebbero i colleghi, come voleva l’ex Ministro Bianchi, né le graduatorie,…

A scuola si impara facendo, l’impatto della pedagogia attiva di John Dewey

John Dewey

A ottobre ricorre l’anniversario della nascita di John Dewey: anche se il nome forse dirà poco ai più, si tratta di una figura che ha avuto un’influenza enorme sulla pedagogia moderna. Dobbiamo infatti a Dewey il concetto del learning by doing: il nuovo approccio, basato sull’idea che gli studenti imparano meglio facendo, è diventato fondamentale nelle moderne metodologie educative. Vediamo allora l’importanza di John Dewey e del suo concetto di…

Un gruppo di maestre “svuota” una libreria acquistando tutti i libri di narrativa e per bambini in vetrina

gruppo di maestre svuota una libreria

Che la lettura sia importante nello sviluppo dei più giovani e nella vita degli adulti, non è certo un mistero. Tuttavia, gli ultimi anni hanno visto una decadenza lenta ma continua di questa pratica, tanto che oggi 6 italiani su 10 non leggono neanche un libro all’anno. Per questa ragione, ogni iniziativa che riesca a portare le persone a leggere (un po’) di più è sempre gradita. Se a Modena…

A Milano c’è un liceo in cui la filosofia verrà insegnata insieme all’intelligenza artificiale

filosofia verrà insegnata insieme all'intelligenza artificiale

Anno dopo anno, la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale stanno diventando una parte sempre più integrante della nostra società. In particolare, le IA si stanno diffondendo in tutti i settori produttivi e della vita sociale, scuola compresa. Se è vero che il 40% degli insegnanti è favorevole all’intelligenza artificiale a scuola, allo stesso tempo bisogna approcciare questa novità in modo consapevole. Diventa essenziale, insomma, preparare gli studenti alle opportunità e…

Fiorella Mannoia confessa di non essere stata una studentessa modello e lancia un appello agli studenti: “Se non leggete saranno gli altri a pensare per voi”

fiorella mannoia

Il rapporto fra studenti e docenti è sempre stato una parte importante delle dinamiche scolastiche, anche nei momenti di tensione. Ne ha parlato di recente anche Fiorella Mannoia, ospite a “La Fisica dell’Amore” in onda su Rai 2. Nel programma condotto dal docente e influencer Vincenzo Schettini, la cantante ha toccato diversi temi, fra cui il rapporto con gli insegnanti e il ruolo che questi ultimi hanno nella crescita degli…

Se un insegnante dà pochi compiti per casa significa che non vuole bene agli studenti

pochi compiti per casa

Non tutti gli insegnanti meritano di essere seguiti: questo il cuore del discorso tenuto da Nicola Gratteri per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una scuola di Casola, in provincia di Napoli. Il procuratore della Repubblica ha parlato agli studenti, mettendoli in guardia da alcuni insegnanti e dai pericoli del web, verso cui è fondamentale mantenere un atteggiamento critico. Con un augurio verso i più giovani, che dalla scuola costruiscono il loro…

La scuola è un luogo di disobbedienza verso sé stessi, dove si forgia l’individuo. In terzo superiore non puoi essere vittima del possibile lavoro causato dalla probabile università

luogo di disobbedienza

Oggi sembra che tutti abbiano un’opinione sul ruolo della scuola ma, allo stesso tempo, in pochi ne sono consapevoli. Da una parte, si sente parlare di educazione come strumento per formare i giovani, mentre dall’altra la scuola emerge come soggetto ormai slegato dalle vere esigenze degli studenti. Nel dibattito sul ruolo della scuola contemporanea si inserisce anche la voce di Edoardo Prati, giovane studente di lettere classiche e influencer. Ospite…

La riforma del voto in condotta non convince Novara: “La scuola non deve trasformarsi in un luogo di punizione”

riforma del voto in condotta

“La scuola non è un luogo di espiazione della pena e di punizione, bensì di apprendimento”. Con queste parole il pedagogista Daniele Novara critica la riforma del voto in condotta voluta da Giuseppe Valditara. Se per il Ministro dell’Istruzione e del Merito il voto in condotta deve essere più determinante ai fini della bocciatura, Novara è in disaccordo su tutta la linea: “così si sviliscono i presupposti della scuola stessa”….

La scuola istruisce, quando ce la fa, ma non educa. Smartphone e computer devono stare fuori dalle classi

la scuola istruisce

In un contesto sociale sempre più complesso, ci sono alcune istituzioni che rischiano di perdere la propria identità. Una di queste è la scuola, al centro della lectio magistralis di Umberto Galimberti al Settembre Pedagogico di Andria . Secondo il filosofo, la scuola oggi istruisce ma non educa, e anzi ricorre troppo agli strumenti tecnologici per sopperire alle proprie mancanze. Quale può essere la soluzione? La scuola istruisce, ma non…

Gli studenti non si alzano dal banco per stare al cellulare neanche durante le ricreazione, un liceo di Torino dice basta: “Saranno ritirati all’ingresso”

stare al cellulare

Il rapporto degli studenti con lo smartphone non è certo dei più semplici, come molti insegnanti e dirigenti sanno molto bene. Per questa ragione, di recente il Liceo Scientifico Alessandro Volta di Torino ha deciso di introdurre il divieto di usare il cellulare a scuola per gli studenti del biennio. Si tratta di una decisione che, per quanto possa sembrare estrema, non è un unicum nel panorama scolastico italiano e…

great

Quaderni operativi?

X

invalsi 2025