Massimo Recalcati ha recentemente rilasciato un’intervista in cui si è espresso sul ruolo degli insegnanti nella trasformazione degli alunni in amanti del sapere. Ha donato una visione particolare della scuola, che andremo a riassumere di seguito.
LA PARTE “BUONA” E LA PARTE “CATTIVA”
Secondo Recalcati, professore universitario così come saggista e psicanalista, la scuola sarebbe composta da due parti ben distinte ma equamente essenziali nel percorso di crescita degli alunni. Egli attribuisce alla scuola “due anime”:
- la scuola-dispositivo: l’anima grigia della scuola, fatta di calendari, programmi, regole e dossier.
- la scuola-luce: consiste nella vera e propria apertura di nuovi mondi, attraverso lezioni di vita.
Il vero problema della scuola italiana, a detta di Massimo Recalcati, starebbe proprio nell’eccessiva enfasi nella scuola-dispositivo, a discapito di una trascuratezza ingiustificata della scuola-luce. In un sistema scolastico ideale, le due anime della scuola dovrebbero coesistere in modo equilibrato. Solo in questo modo gli studenti potranno diventare amanti del sapere a tutti gli effetti.
OCCORRE AMARE IL SAPERE
Stando alle parole di Recalcati, gli unici insegnanti in grado di insegnare con autorevolezza sono coloro capaci di “dare testimonianza incarnata che il loro rapporto col sapere non è privo di desiderio ma è una vera e propria erotica“. Cosa significa questo? Semplicemente che il desiderio dell’insegnante ha il potere di rendere vivo il sapere, erotizzando il suo apprendimento.
Sebbene l’anima grigia della scuola sia fondamentale a mantenere un certo ordine e una certa organizzazione all’interno del sistema scolastico stesso, è fondamentale non dimenticarsi dell’importanza della sua anima lucente. Per un risultato ottimale di educazione dello studente, l’elemento “passione” non può mancare.
Il compito di ogni insegnante, dunque, non è semplicemente quello di trasmettere il sapere. Bensì dovrebbe fornire agli alunni quel fuoco necessario ad accendere il desiderio del sapere per costruire se stessi. In questo modo verrà valorizzata l’individualità di ogni alunno.
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Infatti… è il prof che fa la differenza!!! Sempre sostenuto.
I docenti delle mie figlie?
Condivido al 1000 per 1000…?
Esatto
Quanto è vero