La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Studenti plusdotati. «In classe si annoiano, bisogna sperimentare. Non è facile accettare che su alcune materie ne sanno più di noi»

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito rivolge la sua attenzione agli studenti dotati di un potenziale cognitivo fuori dall’ordinario, i quali, per le loro indiscusse capacità, necessiterebbero di un apprendimento speciale. Questi alunni hanno necessità di piani di studio che si adattino alla loro straordinaria intelligenza e al talento di cui sono dotati, ma anche alla intrinseca fragilità che spesso li porta a isolarsi dagli altri. In Italia, si stima che gli studenti plusdotati, ovvero che abbiano capacità di apprendimento e curiosità intellettuale più sviluppate della media, siano per circa l’8%.

Il processo di apprendimento prevede tantissime variabili che si adattano alle specificità degli alunni, tanto per ciò che riguarda le loro lacune, quanto per le eccellenze che vantano un’intelligenza fuori dall’ordinario. Gli alunni plusdotati e ad alto potenziale hanno un quoziente intellettivo superiore alla media, che spesso svetta oltre i 130 punti di QI. Questi studenti hanno caratteristiche molto particolari e non vanno confusi con coloro che si dimostrano particolarmente portati per lo studio.

Come è possibile riconoscere uno studente plusdotato?

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Un accertamento ufficiale comporta che l’alunno si sottoponga a specifici test, tuttavia anche gli insegnanti, durante il lavoro in classe, possono cogliere alcuni importanti indizi, quali un’ottima capacità di memoria, la tendenza a formulare domande che possono sembrare molto particolari e spiccate doti di osservazione.

Avere un’intelligenza così elastica e profonda può tuttavia associarsi a un riflesso comportamentale di isolamento rispetto agli altri. Gli alunni plusdotati, a volte, hanno la tendenza a nascondere le loro doti speciali o a reagire al contesto scolastico con comportamenti inappropriati.

L’insegnante di matematica Valentina Durante, in un articolo su Repubblica link esterno, racconta la sua esperienza con uno studente cosiddetto gifted che, una volta entrato nella sua classe, ha dimostrato, in determinate materie, di saperne anche più dei docenti stessi. Accettare questa condizione, per un insegnante, non è sempre facile.

Ho seguito un corso quando nella mia classe è arrivato uno studente con un certificato di plusdotazione. Ho imparato ad avere consapevolezza che questo ragazzo, su alcune materie, ne sappia molto più di noi insegnanti. Non per tutti è facile accettare che una persona di 14 anni sia più preparata, nonostante i pochi studi

Valentina Durante

Il caso riferisce al liceo Morgagni di Roma, scuola in cui insegna la professoressa Durante, che dispone di classi sperimentali con numero limitato di studenti. Le lezioni e i test di verifica si svolgono senza voti, e raccolgono i ragazzi in base a quello che è il loro livello personale.

In questo modo gli studenti plusdotati possono confrontarsi con altri coetanei a loro simili, per esprimersi al meglio e trarre stimolo dalla vicinanza ad altri dotati dello stesso dono. L’esperimento dimostra effetti positivi che incoraggiano a proseguire lungo lo stesso percorso anche in futuro.

Questo permette al ragazzo plusdotato di confrontarsi con i compagni simili a lui, di sentirsi stimolato. Quando si permette a un giovane gifted di esprimersi, la relazione funziona. Bisogna tenere presente che spesso si annoiano, che possono avere comportamenti stravaganti e che c’è necessità di lavorare molto sul piano dell’interazione, perché spesso questi ragazzi sono carenti dal punto di vista della socialità

Valentina Durante

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Il Gruppo Editoriale ELi non si ferma e acquista l’80% della spagnola Edinumen

edinumen

In un mondo che cambia, anche il settore dell’editoria deve cercare di adattarsi e, quando possibile, cercare di prevedere i tempi. Ha sicuramente questo obiettivo il Gruppo Editoriale ELi, che ha di recente acquisito l’80% di Edinumen, editore con sede a Madrid specializzato in testi per l’insegnamento della lingua spagnola. Si tratta di un’operazione che, se da un lato lascia il restante 20% della società alla famiglia Ramos, dall’altro rafforza…

Lo studio: gli studenti che non fanno colazione vanno male in matematica

studenti che non fanno colazione

La colazione è considerata da molti il pasto più importante della giornata, e non soltanto perché fornisce l’energia utile ad iniziare il lavoro o lo studio. Infatti, secondo il recente studio di alcuni ricercatori norvegesi, fare colazione sembrerebbe contribuire al miglioramento dei risultati scolastici in materie scientifiche come la matematica. Vediamo qual è la correlazione esistente fra questi due aspetti della vita di uno studente, e se davvero le abitudini…

Uno studente su tre non riconosce una fake news

Viviamo un’epoca in cui il nostro rapporto con la tecnologia è sempre più stretto, già a partire dalle prime fasi dell’infanzia. Con l’uso costante di smartphone e il crescente consumo di servizi, ci si potrebbe aspettare che le nuove generazioni abbiano sviluppato una maggiore consapevolezza. D’altronde, stiamo parlando di nativi digitali. La realtà è tuttavia abbastanza diversa, come conferma anche un recente report dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Secondo…

Maestra va in pensione ma torna ad insegnare gratis: “Insegno per passione e non per i soldi. Mi mancava il sorriso sincero dei bambini”

insegnare gratis

Insegnare non è soltanto un mestiere bensì una vera e propria vocazione. Lo testimoniano di tanti docenti che, una volta in pensione, non sono riusciti ad allontanarsi da quel mondo a cui hanno dedicato molti anni della loro vita. Se allora un docente in pensione dal 2015 continua ad insegnare ancora oggi, una storia simile arriva da Salerno. Qui Nadia Pasqualucci ha deciso di tornare ad insegnare dopo essere andata…

Il 70% dei docenti italiani insegna con la lezione frontale

lezione frontale

Come si insegna oggi nella scuola italiana? Si tratta di una domanda ormai ricorrente nelle discussioni sullo stato dell’istruzione nel nostro Paese. Allo stesso tempo, è il titolo di un sondaggio promosso da Ricerca & Sviluppo Erickson per indagare le metodologie di insegnamento prevalenti in Italia. Nel corso dell’articolo, vedremo che l’indagine non lascia spazio a grandi sorprese, se non per alcuni ambiti che potrebbero aiutare a tracciare una rotta…

Come utilizzare i videogiochi per potenziare l’apprendimento in classe

utilizzare i videogiochi

Pur nella sua proverbiale lentezza, la scuola non è restia a metodi e strumenti innovativi nella didattica. Alcuni esempi sono la crescente attenzione alle competenze non cognitive, la nuova importanza della mindfulness e il ricorso ai videogiochi educativi. In particolare, questi ultimi hanno avuto una grande diffusione negli ultimi anni, grazie a un graduale cambiamento nei paradigmi educativi e una maggiore consapevolezza sull’importanza di questi strumenti. Vediamo allora cosa vuol…

C’è un dato in controtendenza: nelle competenze digitali, le ragazze di “terza media” superano i loro compagni maschi

ragazze di terza media

Una delle questioni più importanti degli ultimi anni nell’ambito dell’educazione riguarda il rapporto fra le donne e il settore STEM. Infatti, le materie di Science, Technology, Engineering and Mathematics hanno sempre avuto un maggiore successo fra la popolazione maschile. Certo, negli ultimi anni sono stati fatti diversi passi avanti, fra cui un approccio STEAM che tende a integrare le arti nello studio scientifico. Nonostante ciò, sembra che il rapporto fra…

Farei una selezione meritocratica per allontanare quegli insegnanti indecenti che anche i miei figli hanno avuto

selezione meritocratica

Della crescente violenza nelle scuole si parla ormai da anni: si tratta d’altronde di un problema che ha tante cause ma, purtroppo, ancora poche soluzioni. Di recente ha espresso la sua opinione in merito anche Massimo Recalcati, ospite al Social Festival Comunità Educative che si è tenuto alle Gallerie d’Italia di Torino. Secondo il saggista e psicoanalista, è necessario ripensare il concetto di autorità e il rapporto con la scuola,…

La scuola è noiosa e lenta? Non è vero, è la vita che è troppo veloce

scuola è noiosa

Da anni sentiamo ormai critiche alla scuola e al suo ruolo nel percorso di crescita dei più giovani. Secondo molti, oggi la scuola non sa più interpretare un presente in costante movimento e cambiamento, ma dovrebbe iniziare a farlo. La pensa diversamente Vincenzo Schettini, docente e influencer noto per “La fisica che ci piace” su Youtube e “La fisica dell’amore” su Rai 2. Secondo il divulgatore scientifico, la scuola sembra…

Una scuola in ogni piano dove il bidello è sostituito da un portiere, mancano le aule e a Roma arriva il condominio scolastico

condominio scolastico

Quando si parla dei problemi della scuola, ci si concentra più sulla didattica che su altre sfide altrettanto importanti. Fra queste c’è senza dubbio la carenza di aule e locali scolastici, ormai una situazione diffusa su tutto il territorio nazionale ma per la quale è difficile trovare soluzioni adeguate. Per questa ragione, a Roma sta per essere lanciato un progetto innovativo: un vero e proprio condominio scolastico in cui ad…

great