La rivista per la scuola e per la didattica
EDUCAZIONE

Togliamo i tablet e usiamo i giochi da tavolo didattici

La generazione Y è composta da ragazzi che sono nati e cresciuti in un mondo interconnesso e tecnologico e non ha idea di come fosse vivere prima dell’avvento di internet. Sono abituati ai videogame e gli strumenti digitali come computer e smartphone per loro non hanno segreti.

Come genitori, condividere qualcosa in compagnia dei nostri figli, soprattutto dopo i dieci anni di età, può sembrare complicato e difficile. Tuttavia, a prescindere dai propri impegni personali e dalle tensioni dovute alla vita di tutti i giorni, ritagliare qualche ora di tempo da passare con loro può rivelarsi fondamentale per agevolare il dialogo, per prestare ascolto alle loro preoccupazioni, a ciò che li rende protagonisti nelle parentesi di socialità che condividono tra i banchi di scuola con i loro compagni, le sconfitte, i successi nello sport, negli studi e così via.

I giochi da tavolo didattici sono un passatempo in grado di costruire queste occasioni, comportando benefici che altri hobby simili non sono in grado di offrire. Analizziamo insieme quali.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

I giochi da tavolo agevolano lo sviluppo del pensiero critico, soprattutto nei bambini

Molti giochi da tavolo didattici prevedono che la vittoria si renda possibile attraverso lo sviluppo di una strategia. Allenare l’intelligenza, in questo senso, facilita la formazione del senso critico, soprattutto nei bambini. Rivolgersi a loro in qualità di adulti, discutendo di tattiche e logica, può agevolarli nella crescita, e nelle capacità che gli consentiranno di migliorare partita dopo partita.

giochi da tavolo didattici linguistici

Regole semplici e alla portata di tutti

Anche se esistono dei veri appassionati dei giochi da tavolo e dei loro segreti, non è necessario vantare chissà quali abilità per approcciarsi ad essi. Per lo più, il livello di ingresso per i giochi di società è alla portata di tutti, così che anche chi non ama soffermarsi troppo sulle regole possa iniziare a divertirsi senza grandi pretese.

Insegnare la vittoria e la sconfitta ai bambini

Uno studio scientifico basato sulla psicologia infantile ha dimostrato che i bambini che si approcciano ai giochi da tavolo didattici, con la supervisione degli adulti, sono capaci di maturare più in fretta la comprensione dei concetti di vittoria e sconfitta, nonché del rispetto che si deve sempre agli altri giocatori. A differenza della competitività insita in un videogioco, l’aspetto più rilevante per il divertimento durante i giochi didattici è quello della compagnia e del tempo speso insieme ai propri compagni di gioco. E anche in mancanza di vittoria, è dimostrato che molti bambini accettino la sconfitta come uno sprone per ricominciare il gioco e migliorarsi.

giochi da tavolo didattici multilingua

La varietà dei giochi didattici

Il mondo dei giochi di società è vasto sotto ogni punto di vista: regole, fasce di età, componenti, temi, tempistiche, personaggi e molto altro ancora. La possibilità di esplorarli tutti sta a chi sceglie di coltivare questo hobby, in quanto esistono giochi da tavolo per tutti i gusti e tutte le necessità.

Non prevedono impegni a lungo termine e si adattano ai tempi e ai ritmi di ciascuno di noi. Sono un’ottima soluzione su cui puntare tra le mura domestiche, in particolare d’inverno quando le giornate sono corte e il tempo inclemente, non hanno necessità di grandi preparativi preliminari e non c’è limite di scadenza: si possono ripetere a volontà, fin quando il divertimento è garantito.

giochi da tavolo didattici inglese

Allenare la memoria e le capacità cognitive

I giochi da tavolo didattici aiutano a sviluppare le capacità cognitive essenziali, tra le quali l’abilità di risolvere problemi (il cosiddetto “problem solving”) e il processo decisionale (“decision making”), poiché le attività di strategia e concentrazione stimolano l’ippocampo e la corteccia prefrontale, le aree del cervello che si occupano di elaborare ragionamenti complessi.

L’ippocampo è, inoltre, la parte del lobo temporale che immagazzina i ricordi: per questa ragione, dedicarsi ai giochi di didattici rappresenta anche un esercizio per la nostra memoria che deve essere sempre allenata e stimolata.

Similmente alla lettura di un libro, focalizzarsi su regole e strategia di un gioco da tavolo migliorano la capacità di concentrazione di un individuo. Pianificazione, memoria, attenzione e ragionamento stimolano le reti neurali in modo tale che i singoli neuroni entrino in contatto tra di loro: questo fa sì che importanti potenzialità mentali possano trarre importanti benefici.

giochi da tavolo didattici francese

Benefici per la salute

È scientificamente provato che affrontare una partita a un gioco da tavolo riduca notevolmente lo stress, e permetta ai giocatori di vantare un controllo migliore dell’impulsività. Riflettere sulle scelte di gioco e sulle proprie azioni valorizza l’autocontrollo e sviluppa un approccio più meditativo rispetto al prevalere dell’istinto. In più, il divertimento contrasta la depressione, determinando un miglioramento dell’umore. Calarsi in un contesto che stimola sensazioni e pensieri positivi, come le risate che vengono accompagnate nel corso di una partita a un gioco da tavolo, stimola il rilascio di endorfine che contribuiscono a generare un grande beneficio per il sistema immunitario.

giochi didattici emozioni

Miglioramento dei rapporti sociali

I giochi da tavolo didattici sono inclusivi e possono essere affrontati da tutti indistintamente, senza che la forza, le conoscenze e le esperienze pregresse dei giocatori, o eventuali deficit personali, facciano da discriminante nel corso di una partita. Passare del tempo insieme divertendosi migliora il legame sociale tra chi partecipa al gioco, realizzando uno sviluppo dell’empatia e della fiducia nei confronti degli altri. E insegnare ai più piccoli il concetto del “ti piacerebbe se qualcuno lo facesse a te?” in tempo reale, agevola i genitori nel definire i confini tra ciò che è corretto e cosa invece lo è meno, in un contesto che permette di assorbire tali insegnamenti con un sottofondo di allegria e leggerezza.

giochi didattici italiano

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Basta voti e lezioni frontali a scuola

basta voti

“Il sistema della scuola è arcaico e tradizionalista: bisogna andare oltre le lezioni frontali e i voti”. Non usa mezzi termini il pedagogista Daniele Novara che, intervenuto al convegno “La scuola non è una gara”, ha evidenziato quali sono i problemi del sistema scolastico italiano e le possibili soluzioni. Se oggi studenti e docenti appaiono demotivati, in parte si deve al mancato rinnovamento della scuola, che da anni ormai vive…

Il liceo classico insegna cosa serve per non essere servi ed offre una comprensione profonda dell’essenza umana

non essere servi

Gli ultimi anni hanno visto un continuo e costante calo di iscrizioni al liceo classico: sempre meno studenti scelgono questo indirizzo, una tendenza su cui si è generato un ampio dibattito. Fra le diverse personalità che cercano di spiegare le ragioni o trarre le conclusioni del fenomeno, spicca quella di Piergiorgio Odifreddi. Il matematico e divulgatore, noto per opinioni dirette e profonde, ha cercato di inserire la crisi del liceo…

Gli alunni plusdotati ci insegnano che la scuola non dovrebbe ostinarsi a proporre lezioni frontali per alunni “standard” che non esistono

alunni standard

Quando si sentono apprezzati, i bambini sono felici all’idea di imparare qualcosa e di condividere quello che ha imparato. Ciò è vero in particolar modo per gli alunni plusdotati, spesso non valorizzati da una scuola che fatica a offrire un’educazione adeguata. Ne ha parlato di recente la pedagogista e docente universitaria Anna Granata in un’intervista al giornale Fanpage . Secondo l’esperta, una scuola che usa lo stesso metodo per tutti…

Una preside a Repubblica: “I genitori sono fissati con i voti, ma non si chiedono se i figli abbiano davvero imparato. Contestano ogni insufficienza”

genitori sono fissati con i voti

Che la scuola fatichi a svolgere la propria funzione educativa non è certo un mistero. Da un lato, ci sono i rapporti sempre più complessi con i genitori che tendono a intervenire nella vita scolastica, spesso a sproposito. Dall’altro, c’è il rapporto degli studenti e delle famiglie con il voto, strumento necessario ma spesso criticato. Ne parla in un’intervista a Repubblica la preside Maria Grazia Lancellotti, che ritiene sia necessario…

La scuola di oggi è arretrata e anacronistica, si parla di istruzione 4.0 quando a stento arriviamo all’1.0

scuola di oggi è arretrata

L’Italia ha un sistema scolastico arretrato, ancora intrappolato nella rigida divisione tra materie scientifiche e materie umanistiche. Si tratta di una riflessione che Piergiorgio Odifreddi ha condiviso con l’Huffington Post nel corso di un’intervista. Secondo il matematico e divulgatore, è fondamentale rinnovare la scuola e riportarla alla sua funzione primaria: preparare gli strumenti al mondo reale. Proprio questo tema, oggi vivo più che mai, sarà al centro dell’intervento di Piergiorgio…

Fuori i genitori dalla scuola?

Fuori i genitori dalla scuola

La questione del rapporto fra genitori e scuola è oggi più importante che mai, e per diverse ragioni. Da un lato, infatti, sempre più spesso i genitori intervengono per criticare le decisioni degli insegnanti o della scuola stessa; dall’altro, i genitori tendono a trasformarsi in amici dei propri figli e a dare loro tutto ciò che desiderano, tranne un’educazione. In uno scenario così delicato, due visioni si contrappongono: c’è chi…

Accettare le diversità attraverso l’abbattimento degli stereotipi, Roberta Bruzzone si dedica agli insegnanti e diventa relatrice di Educability

roberta bruzzone

Nonostante gli enormi passi avanti fatti negli ultimi anni, ancora oggi gli stereotipi di genere condizionano tantissimi aspetti della nostra società. Lungi dall’essere la semplice imposizione di una categoria su un’altra, si tratta di idee interiorizzate da tutti, e che quindi necessitano di un lavoro profondo e consapevole per essere riconosciute e affrontate. A parlarne è la criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone, che al tema di come abbattere gli…

A Modena una docente in pensione lascia libri sulle panchine dei parchi per regalarli ai passanti: “Saggi e romanzi devono circolare, come le idee”

libri sulle panchine

Si dice che quello dell’insegnante non sia un mestiere, quanto una vera e propria missione di vita. Molti docenti infatti continuano a svolgere un ruolo attivo nella formazione culturale dei giovani, anche dopo essere andati in pensione. C’è chi continua a insegnare, o chi regala la propria pensione agli alunni più bravi, o ancora chi ha deciso di donare i suoi libri a chiunque voglia leggerli. Quest’ultimo è il caso…

Il latino è una scienza, non meno della matematica o della biologia. Per lo scrittore Gardini “va esteso in tutte le scuole”

latino è una scienza

Da anni ormai c’è un dibattito sull’insegnamento del latino a scuola. Per alcuni è un residuo del passato, una materia priva di utilità nel mondo contemporaneo che dovrebbe cedere il passo a discipline più moderne. Per altri invece il latino è fondamentale per la formazione intellettuale degli studenti , al netto dei pregiudizi sul suo insegnamento. Fra questi ultimi spicca la posizione dello scrittore Nicola Gardini, secondo cui il latino…

D’Avenia, Bruzzone, Odifreddi: tutti i relatori con gli argomenti affrontanti di Educability 2024

relatori educability 2024

La nuova edizione di EducAbility, che si terrà in tre città italiane nel mese di novembre 2024, vedrà la partecipazione di diversi relatori con prospettive differenti ma un obiettivo unico: discutere di didattica e gestione della classe tra inclusione e valorizzazione delle differenze. Dedicato a docenti e dirigenti scolastici, EducAbility 2024 costituisce il luogo ideale per migliorare la comprensione delle life skills e quindi l’insegnamento a scuola delle competenze non…

great

Quaderni operativi?

X

invalsi 2025