La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

Troppe impugnature errate: la maestra ritorna alla penna stilografica e vieta quelle biro

Tempo fa fu pubblicato un articolo molto interessante che creò un forte dibattito. Si trattava di una spiegazione effettuata da un’insegnante di una scuola primaria sulla decisione di spronare i suoi studenti all’utilizzo della penna stilografica e delle matite al posto delle penne moderne.

Perché la scelta della penna stilografica

Nell’articolo la maestra Annamaria spiegava come ogni anno, entrando nelle classi prime, si trovasse di fronte un numero sempre maggiore di alunni con un’impugnatura del tutto scorretta. Erano sempre meno gli studenti a mettere in atto fin dall’inizio il “tratto classico”, quello insegnato alle generazioni passate con l’utilizzo della penna stilografica.

Secondo l’insegnante non ci sarebbe stato niente di profondamente sbagliato nell’adottare uno stile di scrittura diverso da quello prediletto in passato, se il farlo non avesse apportato alcuna conseguenza negativa. Tuttavia, le conseguenze negative c’erano, eccome. La maggior parte degli studenti, infatti, utilizzava un tratto eccessivamente marcato, che a lungo andare avrebbe affaticato la mano e rallentato il bambino.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

La maestra spiegava, inoltre, come si potessero notare i segnali di un’impugnatura scorretta nell’ora di disegno. I bambini che non poggiavano le dita nel modo giusto durante la colorazione andavano spesso fuori dai bordi. Questo succedeva perché la mano copriva la visuale, non permettendo una colorazione ottimale.

Volume estratto dal corso della primaria FANTASTICI NOI

COME RISOLVERE IL PROBLEMA?

La maestra Annamaria riuscì a insegnare ai suoi alunni un’ottimale postura di scrittura grazie all’utilizzo della matita, che lei stessa definì link esterno uno “strumento adatto e duttile”. Nell’articolo, in particolare, si soffermò sulla duplice funzionalità della matita, che se da un lato era in grado di insegnare ai bambini una buona postura delle mani, dall’altro non li demoralizzava in occasione di un errore.

Se un bambino commetteva un errore ortografico, infatti, poteva correggerlo prima che chiunque altro se ne accorgesse, acquisendo in questo modo un senso di responsabilità e di sicurezza in sé stesso.

Nell’articolo si leggeva poi un esempio pratico su come insegnare l’impugnatura corretta ai ragazzi. Secondo la maestra Annamaria, sarebbe bastato obbligare il bambino a mantenere un pezzo di carta tra il palmo della mano, l’anulare e il mignolo per far sì che acquisisse la postura ottimale.

impugnatura corretta penna stilografica

Una volta imparata la postura corretta con la matita, arrivati al secondo anno, l’insegnante usava proporre ai suoi alunni l’adozione della penna stilografica. Non quella con la punta tonda, ma la vera stilografica, dotata di inchiostro, pennino e cartuccia con la pallina.

Il motivo per cui lo faceva? Semplice. La penna stilografica era l’unica in grado di mantenere la mano nella posizione giusta, senza affaticare il polso neanche dopo periodi prolungati di scrittura.

E tu cosa ne pensi dell’uso della penna stilografica? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI

3 commenti su “Troppe impugnature errate: la maestra ritorna alla penna stilografica e vieta quelle biro”

  1. Articoli davvero molto interessanti, sono pienamente d’accordo. Come logopedista sposo queste tecniche e le applico ogni giorno. Grazie

  2. Concordo con la docente , anch’io con la mia classe ho percorso le stesse tappe con ottimi risultati per tutti i ragazzi

  3. Ottimo articolo, sono d’accordo e la mia esperienza personale conferma tutto.
    Un consiglio: evitare costrutti ingiustificati, in particolare “come…” Trattandosi di una constatazione del fatto, sarebbe più appropriato “…che ogni anno, entrando nelle classi prime, si trovava di fronte un numero sempre maggiore…”, “che si potevano notare”…

I commenti sono chiusi.


Ma chi te lo fa fare di insegnare?

Ma chi te lo fa fare di insegnare

Fare l’insegnante è tutt’altro che semplice, fra complessità burocratiche, onnipresente precariato e rischio di burnout. Per questa ragione, una delle domande che i docenti si sentono rivolgere è “ma chi te lo fa fare?”. La questione non è banale, e anzi si lega alle crescenti difficoltà di un mestiere che dovrebbe consistere nel formare gli studenti, e che invece è sempre più difficile da compiere. Se ormai è molto condivisa…

Grembiuli di colore diverso tra maschi e femmine, una nonna non ci sta e scrive al preside: “Perché mantenere ancora la differenza di colore tra bambini e bambine?”

grembiuli di colore diverso

Il grembiule scolastico è uno dei simboli della scuola primaria: utilizzato da tutti gli alunni, costituisce un vero e proprio segno di riconoscimento. Eppure, anche sul grembiule dibattiti e polemiche, come successo di recente per la lettera di una nonna alla dirigenza della scuola primaria di Binasco, in Provincia di Milano. Secondo la donna, il problema non riguarda tanto il grembiule quanto la distinzione di colori fra le bambine e…

In classe ci sono due alunni non vedenti, tutti i bambini imparano il Braille

alunni non vedenti

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una rinnovata sensibilità nei confronti degli studenti con disabilità, che ha anche portato a molte iniziative. Il tema dell’inclusione nelle scuole è considerato oggi uno dei più importanti, tanto che la didattica inclusiva è oggetto di numerosi convegni e progetti. Eppure, è nel contesto della classe che l’inclusione può davvero fare degli importanti passi avanti: è questo il caso di una classe dell’Istituto Comprensivo…

In una scuola di Milano gli studenti valutano i professori: è stata annunciata la “pagella dei docenti”

studenti valutano i professori

Il tema della valutazione è uno dei più importanti in ambito scolastico, ma di solito riguarda soltanto gli studenti, con voti e giudizi che indicano un certo livello di preparazione. Eppure, oggi è altrettanto importante anche la valutazione degli insegnanti, come avviene in un liceo di Milano, in cui è stata introdotta la pagella dei docenti. A compilarla non sarebbero i colleghi, come voleva l’ex Ministro Bianchi, né le graduatorie,…

A scuola si impara facendo, l’impatto della pedagogia attiva di John Dewey

John Dewey

A ottobre ricorre l’anniversario della nascita di John Dewey: anche se il nome forse dirà poco ai più, si tratta di una figura che ha avuto un’influenza enorme sulla pedagogia moderna. Dobbiamo infatti a Dewey il concetto del learning by doing: il nuovo approccio, basato sull’idea che gli studenti imparano meglio facendo, è diventato fondamentale nelle moderne metodologie educative. Vediamo allora l’importanza di John Dewey e del suo concetto di…

Un gruppo di maestre “svuota” una libreria acquistando tutti i libri di narrativa e per bambini in vetrina

gruppo di maestre svuota una libreria

Che la lettura sia importante nello sviluppo dei più giovani e nella vita degli adulti, non è certo un mistero. Tuttavia, gli ultimi anni hanno visto una decadenza lenta ma continua di questa pratica, tanto che oggi 6 italiani su 10 non leggono neanche un libro all’anno. Per questa ragione, ogni iniziativa che riesca a portare le persone a leggere (un po’) di più è sempre gradita. Se a Modena…

A Milano c’è un liceo in cui la filosofia verrà insegnata insieme all’intelligenza artificiale

filosofia verrà insegnata insieme all'intelligenza artificiale

Anno dopo anno, la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale stanno diventando una parte sempre più integrante della nostra società. In particolare, le IA si stanno diffondendo in tutti i settori produttivi e della vita sociale, scuola compresa. Se è vero che il 40% degli insegnanti è favorevole all’intelligenza artificiale a scuola, allo stesso tempo bisogna approcciare questa novità in modo consapevole. Diventa essenziale, insomma, preparare gli studenti alle opportunità e…

Fiorella Mannoia confessa di non essere stata una studentessa modello e lancia un appello agli studenti: “Se non leggete saranno gli altri a pensare per voi”

fiorella mannoia

Il rapporto fra studenti e docenti è sempre stato una parte importante delle dinamiche scolastiche, anche nei momenti di tensione. Ne ha parlato di recente anche Fiorella Mannoia, ospite a “La Fisica dell’Amore” in onda su Rai 2. Nel programma condotto dal docente e influencer Vincenzo Schettini, la cantante ha toccato diversi temi, fra cui il rapporto con gli insegnanti e il ruolo che questi ultimi hanno nella crescita degli…

Se un insegnante dà pochi compiti per casa significa che non vuole bene agli studenti

pochi compiti per casa

Non tutti gli insegnanti meritano di essere seguiti: questo il cuore del discorso tenuto da Nicola Gratteri per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una scuola di Casola, in provincia di Napoli. Il procuratore della Repubblica ha parlato agli studenti, mettendoli in guardia da alcuni insegnanti e dai pericoli del web, verso cui è fondamentale mantenere un atteggiamento critico. Con un augurio verso i più giovani, che dalla scuola costruiscono il loro…

La scuola è un luogo di disobbedienza verso sé stessi, dove si forgia l’individuo. In terzo superiore non puoi essere vittima del possibile lavoro causato dalla probabile università

luogo di disobbedienza

Oggi sembra che tutti abbiano un’opinione sul ruolo della scuola ma, allo stesso tempo, in pochi ne sono consapevoli. Da una parte, si sente parlare di educazione come strumento per formare i giovani, mentre dall’altra la scuola emerge come soggetto ormai slegato dalle vere esigenze degli studenti. Nel dibattito sul ruolo della scuola contemporanea si inserisce anche la voce di Edoardo Prati, giovane studente di lettere classiche e influencer. Ospite…

great

Quaderni operativi?

X