Giocare è un’attività fondamentale per lo sviluppo e l’apprendimento dei bambini. Si tratta di semplici movimenti corporei che, a poco a poco, si ampliano e diventano più complessi per introdurre altri elementi. Nel corso degli anni, il gioco permette al bambino di sviluppare la sua immaginazione, esplorare il suo ambiente, esprimere la sua visione del mondo, sviluppare la sua creatività e capacità socio-emotive.
La ragion d’essere dell’infanzia
Cercare di trasformare i bambini in adulti prima del tempo necessario non è salutare per i piccoli. L’età dell’infanzia è una fase della vita in cui il gioco svolge un ruolo fondamentale e non può essere sostituito da responsabilità che non appartengono al mondo dei bambini.
Questo lo hanno capito le migliori istruzioni del mondo, come quella finlandese, estone o sudcoreana. In quei paesi, infatti, la scuola si inizia solo ai 7 anni di età, poiché viene data maggiore importanza alle attività ludiche nella prima fase infantile.
L’UNESCO, da parte sua, specifica che “tutti i bambini del mondo giocano, e questa attività è così preponderante nella loro esistenza che si direbbe che sia la ragion d’essere dell’infanzia“. Questo organismo sottolinea che il gioco è vitale, poiché “condiziona uno sviluppo armonioso del corpo, dell’intelligenza e dell’affettività“. Chi non gioca, afferma l’UNESCO, “è un bambino malato, di corpo e di spirito“.
I vantaggi del gioco nell’infanzia
Il gioco è un’attività che si svolge per piacere, viene scelta liberamente e richiede una partecipazione attiva del piccolo. Giocare, inoltre, favorisce lo sviluppo sociale e l’apprendimento ed è alla base stessa della cultura. Più che una semplice opportunità di divertimento, il gioco è una cosa seria per quanto riguarda la salute e lo sviluppo di un bambino.
Ecco alcuni vantaggi del gioco nell’infanzia:
- È indispensabile per la strutturazione dell’io.
- Permette al bambino di conoscere il mondo che lo circonda e di adattarsi a lui, perché durante lo stesso gioco il piccolo crea meccanismi per adattarsi ad ogni situazione e comportarsi in modo adeguato.
- Arricchisce l’immaginazione e promuove i processi creativi.
- Sviluppa ed allena l’osservazione, l’attenzione, la concentrazione e la memoria.
- Favorisce la socialità precoce e le capacità di comunicazione sociale.
- Insegna a rispettare le regole.
- Permette di sperimentare paure e frustrazioni, così come trionfi e sconfitte.
Sigmund Freud ha spiegato che i bambini non giocano solo per ripetere situazioni piacevoli, ma anche per elaborare quelle che sono state dolorose o traumatiche. Per tutti questi motivi, i giochi sono veramente importanti per i più piccoli.
Non bisogna dimenticare l’importanza del gioco
Nonostante i suoi molti benefici, le statistiche mostrano che il tempo che i bambini hanno per giocare è in calo da decenni. Gli orari scolastici e familiari estremamente strutturati, i genitori che lavorano sempre più lontano da casa, meno posti sicuri per giocare e l’aumento dell’uso di dispositivi digitali e del tempo passato davanti agli schermi rappresentano alcune delle principali ragioni di questo fenomeno.
Basti pensare che, secondo recenti studi, un bambino in età prescolare in media guarda 4 ore e mezzo di televisione al giorno. Un dato decisamente allarmante. Occorre, dunque, tenere a mente i preziosi vantaggi portati dalla pratica del gioco in età infantile e promuovere le attività ludiche.