Le nuove pagelle vedono un cambiamento radicale nella valutazione: scompare il voto scolastico numerico fino a 10 e al suo posto ci sono quattro livelli di giudizio. Nel febbraio di quest’anno, il 2021, gli studenti hanno ricevuto per la prima volta questo nuovo tipo di scheda di valutazione.
COSA È CAMBIATO NEL DETTAGLIO
Le materie di studio: ogni disciplina non è più valutata singolarmente con un voto numerico ma è divisa per obiettivi. Per esempio, l’italiano nella classe seconda della scuola primaria è diviso in più traguardi (ascolto e parlato, lettura, scrittura, riflessione sulla lingua) e ogni traguardo ha dei descrittori che chiariscono ulteriormente quali sono gli aspetti valutati).
I livelli. Ogni aspetto della disciplina, per esempio questi quattro traguardi riguardanti l’italiano in seconda, viene valutato separatamente esprimendo il giudizio sotto forma di livello. I livelli sono avanzato, intermedio, base, in via di acquisizione.
Per quali motivi l’introduzione di questo nuovo tipo di valutazione è da considerarsi assolutamente positivo?
Le materie scolastiche sono effettivamente ricche di aspetti diversi tra loro, e un bambino non necessariamente ha un “rendimento” uguale in tutti gli aspetti. Si pensi alla matematica, per esempio: la matematica è risoluzione dei problemi, calcolo, geometria, relazione, dati e previsioni. Come si può dare un solo voto a tutta la disciplina, e per di più numerico?
Dare un voto scolastico unico a una materia che comprende una moltitudine di sfaccettature è riduttivo e non lascia spazio alla riflessione. Non permette di capire quali sono i punti di forza e quali sono invece gli aspetti ancora da migliorare.
Per una didattica più consapevole, metacognitiva, nella quale si voglia promuovere l’autonomia dell’alunno e renderlo protagonista del suo apprendimento, occorre una valutazione che accompagni e segua l’alunno nel suo percorso, che sia mutevole e aperta a futuri progressi. Una valutazione che non dia un giudizio “tagliato con l’accetta” ma che lasci spazio a una riflessione. Una valutazione che non è obiettivo da raggiungere ma strumento per raggiungere quello che dovrebbe essere il reale obiettivo, l’apprendimento e la crescita.
I voti tradizionali, numerici, hanno rappresentato per molti bambini, ragazzi e famiglie una fonte di non poca ansia. Con questo nuovo tipo di pagella si vuole eliminare “l’ossessione per i voti” tipica di molte famiglie e di conseguenza dei bambini, spostare lo sguardo dalla valutazione al processo.
Come si può, infatti, concentrarsi sul proprio apprendimento come progetto di crescita lungo la vita e di scoperta dei propri talenti, se si soffre l’ansia da voto scolastico?
Come per ogni progetto di cambiamento, l’idea alla base è aumentare il benessere e l’autostima dei bambini e dei ragazzi, per la loro serena crescita.
Con questo nuovo tipo di pagella ogni bambino vedrà più giudizi, alcuni che gli suggeriranno gli aspetti in cui deve fare ancora un po’ di strada e altri che gli faranno capire che in quell’ambito per il momento può ritenersi soddisfatto.
Occorre davvero continuare per questa strada e trasformare definitivamente la valutazione in uno strumento più che un obiettivo, in qualcosa che aiuta e fa riflettere ma include, incoraggia, pone l’attenzione sul percorso, che è ciò che realmente conta.
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