La rivista per la scuola e per la didattica
DIDATTICA A DISTANZA

Uno schermo non ti mostra quando un alunno si sente inadeguato

Dall’inizio della didattica a distanza, l’anno scorso, ogni bambino ha provato una moltitudine di emozioni diverse.

C’è chi si è adattato quasi subito, prendendo velocemente dimestichezza con piattaforme per videolezioni e funzione mute, inizialmente orgoglioso delle proprie cuffie e del proprio microfono, c’è chi ha faticato di più, chi ha avuto bisogno dei suoi genitori accanto e chi preferiva seguire le lezioni da solo e chiedere aiuto solo se necessario.

Fermo restando che ognuno ha tempi di adattamento diversi e nessuna emozione o bisogno sono sbagliati, a tutti è stato strappato via un pezzo di scuola: la didattica a distanza non è semplice, sia per i bambini più “tecnologici” sia per i bambini che hanno meno padronanza dei dispositivi.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Gli insegnanti, pure, hanno dovuto mettere in campo nuove risorse link esterno. Cercare modi nuovi per insegnare, per rendere piacevoli o divertenti lezioni che, svolte da un computer, perdono molto del loro potenziale, far fronte al rischio di annoiare, cercare di non lasciare indietro nessuno, ripetere per chi a causa di una connessione che è caduta non ha sentito, cercare di capire con il cuore cosa succede al di là dello schermo.

altuofianco-ads-cta

Sì, perché spesso lo schermo non mostra fino in fondo le reali emozioni dei bambini. I primissimi giorni di didattica a distanza di quel maledetto marzo 2020 c’è stato chi sembrava che nella vita non avesse fatto altro, ma abbiamo anche visto bambini nascondersi perché inizialmente non riuscivano a sostenere questo tipo di contatto, bambini cercare conforto nei propri genitori e nei propri animali (non sempre in quest’ordine), bambini piangere.

E faceva male.

Se già vedere un bambino piangere “dal vivo” è dura e si vorrebbe fare di tutto, trovare tutte le parole o gli abbracci possibili per alleviare quel pianto, da dietro uno schermo ci si sente impotenti e anche un po’ falliti.

E anche un po’ nel panico.

Quanti pianti probabilmente non abbiamo visto perché, se si vuole, ci si può nascondere dalla telecamera? Quante tristezze o frustrazioni di cui non sapremo mai? Quanti genitori probabilmente non se la sentono di intervenire durante la lezione per chiedere aiuto per il proprio figlio?

I bambini provano disagio quando svolgono un compito e rimangono indietro o non capiscono, non riescono a stare al passo. Alcuni lo esprimono, alzano la mano, chiedono spiegazioni, altri no: è per questo che le maestre e i maestri non stanno mai fermi, “girano per i banchi” per controllare se è tutto a posto sui quaderni, che tradotto significa cercare di capire se i bambini stanno bene o si stanno agitando perché hanno difficoltà in qualche attività.

Girare per i banchi, durante la dad, ovviamente non è possibile e si può solo chiedere loro di fare un cenno se va tutto bene, di alzare la mano se sono rimasti indietro, rassicurarli mille volte che non verranno ignorati se “si perderanno”.

Per i più piccoli l’aiuto di un adulto durante la dad è fondamentale. Mi sento di dire che la sfida non sia solo dei bambini ma anche dei genitori, che sono presenti e sono di grande aiuto agli insegnanti, nonostante siano anche loro presi da smartworking, incombenze di casa, figli più piccoli o altri figli in dad a cui fornire supporto.

L’adulto vicino al bambino, durante la didattica a distanza, è il secondo paio di occhi dell’insegnante: è ciò che si sostituisce al nostro “girare per i banchi”, una grande rassicurazione per i bambini.

E tu cosa ne pensi di questo disagio dei bambini davanti a un monitor? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Come insegnare la matematica con Direzione Discipline

matematica con direzione discipline

Insegnare matematica nella scuola primaria può sembrare una scalata. Non tanto per i contenuti in sé, quanto per la percezione diffusa – tra bambini, famiglie e talvolta anche tra noi adulti – che questa sia la materia “difficile”, quella che “o ce l’hai nel sangue o niente da fare”. Eppure, la matematica non è un talento innato, non è riservata a pochi. È un linguaggio, uno strumento potente per interpretare…

Una classe rumorosa non è una classe problematica

classe problematica

Chi insegna nella secondaria di primo o secondo grado conosce bene quella situazione. Magari stai facendo una bella attività a coppie, i ragazzi si stanno confrontando, c’è energia, partecipazione, voci che si sovrappongono… E poi, a fine ora, arriva la frecciatina del collega: “Ma nella tua classe c’è sempre tutto questo chiasso?” A quel punto potresti sorridere, cambiare discorso, spiegare. Io, ormai, rispondo con semplicità: “Stanno imparando.” E non è…

Direzione Discipline è il sussidiario più interessante tra le nuove proposte per le classi quarta e quinta scuola primaria

direzione discipline 2025

Quando si tratta di scegliere un sussidiario per le classi quarta e la quinta di scuola primaria, la parola d’ordine è una sola: efficacia. Ma se a questa aggiungiamo anche un pizzico di freschezza, una bella dose di inclusività e un approccio che mette davvero al centro il metodo di studio… beh, allora parliamo di Direzione Discipline. Questo corso ministeriale, frutto del lavoro del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica,…

Ma quindi, geometria in classe prima alla primaria si può fare, sì o no?

geometria in classe prima

La geometria è una di quelle parole che, quando si affaccia tra i banchi della prima primaria, genera subito qualche dubbio. “Ma si fa geometria in prima?”, ci si chiede spesso. Altre volte il dubbio si ripresenta, a distanza di tempo, con un altro volto: “Ma quando si comincia, davvero, con la geometria?” La verità è che la geometria non ha un punto di partenza ufficiale. Non comincia con una…

Il bullismo nasce nelle scuole medie

bullismo nasce nelle scuole medie

Il bullismo è uno dei problemi più urgenti della nostra società e, benché non sia circoscritto all’ambito scolastico, proprio all’interno della scuola trova il suo inizio. Lo conferma il Rapporto ESPAD Italia per il 2023 che, insieme ad altri studi, monitora i comportamenti a rischio fra gli studenti della scuola secondaria. Fra i dati analizzati dall’indagine, i più allarmanti riguardano la fascia d’età in cui cominciano i primi atteggiamenti di…

Nel cuore delle parole, il sussidiario delle letture dai doppi finali per scoprire le tipologie testuali attraverso un metodo deduttivo

nel cuore delle parole 2025

Nel cuore delle parole è un’opera che si pone l’obiettivo di accompagnare gli alunni e le alunne nel loro viaggio di crescita nel mondo del sapere. Ma non solo. In questo particolare momento storico la società richiede a gran voce a tutte le agenzie educative di farsi carico non solo delle competenze cognitive, ma anche e soprattutto dell’educazione affettivo-emotiva, al fine di preparare i cittadini e le cittadine del domani…

L’intelligenza artificiale tende a “compiacerci”, cercando di confermare le sue affermazioni, anche quando queste sono palesemente false

intelligenza artificiale tende a compiacerci

Di intelligenza artificiale in ambito scolastico si parla ormai ogni giorno, o quasi, e non sempre in termini lusinghieri. Sono molti i docenti che vorrebbero usarla, altrettanti quelli che già la utilizzano ma, allo stesso tempo, tantissimi insegnanti si dicono diffidenti. Docenti e studenti tuttavia ignorano il rischio più grande che risiede nell’uso delle IA generative per svolgere un qualche compito: le informazioni sbagliate. Le intelligenze artificiali sono spesso inattendibili…

Hai visto la novità?

X