La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

Un’ora di schermo al giorno aumenta il rischio di miopia nei bambini del 21%

Fra le condizioni mediche più diffuse c’è senza dubbio la miopia, in cui la visione da lontano è ridotta e gli oggetti appaiono sfocati. Oltre a rendere più difficile la visione, la miopia porta con sé anche rischi significativi per la salute oculare, per cui è necessario comprendere meglio la sua incidenza e le sue cause potenziali.

Risponde proprio a questa esigenza la ricerca pubblicata di recente sulla rivista JAMA Network Open link esterno, che vuole anche mettere in guardia sulle abitudini personali. Secondo i ricercatori, infatti, ai bambini basta un’ora di schermo al giorno perché il rischio di miopia aumenti del 21%. Un dato che fa riflettere.

schermi e miopia

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Condotto da un team di ricercatori del Seoul National University College of Medicine, lo studio analizza 45 ricerche precedenti svolte su un totale di oltre 335 mila partecipanti con un’età media di circa 9 anni. Lo scopo è comprendere quando le nostre abitudini quotidiane, soprattutto quelle dei bambini, possano influire sulla nostra salute oculare, e in particolare sul rischio di miopia.

Da questo punto di vista, i risultati della ricerca sono chiari: più tempo si passa davanti a uno schermo durante il giorno, maggiore è il rischio di sviluppare miopia. Nello specifico:

  • soltanto un’ora trascorsa davanti ad uno schermo digitale aumenta il rischio di miopia del 21%;
  • quattro ore al giorno davanti ad uno schermo digitale raddoppiano quasi il valore, portandolo al 97%;
  • ogni ora passata davanti allo schermo aumenta del 54% il rischio che la miopia già presente si aggravi.

In pratica, non soltanto l’uso degli schermi aumenta il rischio di sviluppare la miopia, ma può anche aumentarne la gravità quando essa è già presente. Inoltre, lo studio suggerisce che esiste una soglia di sicurezza da non superare, e che secondo i ricercatori coincide con un’ora di esposizione al giorno.

Quali dispositivi e quali schermi

La scoperta del team sudcoreano, basata sull’analisi degli studi precedenti, è fondamentale per i genitori e gli educatori che vogliono proteggere la salute visiva dei bambini. D’altronde, non è certo recente la necessità di promuovere un uso più consapevole della tecnologia, anche a causa della maggiore diffusione degli ultimi anni. A questo proposito, è bene tuttavia capire di quali dispositivi e di quali schermi parliamo.

Secondo alcune ricerche precedenti, infatti, l’aumento del rischio di miopia non è correlato allo stesso modo per tutti i dispositivi elettronici che popolano le nostre case e le nostre aule. Per esempio, è stato notato come:

  • il tempo passato a guardare smartphone e tablet possa aumentare il rischio di miopia del 26%:
  • il tempo passato davanti al computer possa aumentare il rischio di miopia del 77%.

Non tutti gli schermi sono uguali o, meglio, non tutto il tempo passato con i dispositivi elettronici influisce sul rischio di miopia allo stesso modo. Ciò suggerisce che il problema sia legato anche alle abitudini d’uso della tecnologia, tanto a scuola quanto a casa, nonché all’ambiente in cui essa viene utilizzata.

LEGGI ANCHE
La preside dice stop ai tablet: “Meglio gli appunti su carta, sfruttate la creatività generata dall’uso della mano”

Quanto conta lo stile di vita

Se quindi è vero che gli schermi rappresentano un fattore di rischio per la miopia, è altrettanto vero che il problema non si riduce soltanto a questo. Abitudini come il tempo trascorso all’aria aperta, l’uso consapevole della tecnologia e l’alternanza di attività diverse possono quindi contribuire a migliorare la salute dei bambini.

Da questo punto di vista, i ricercatori concordano sulla necessità di adottare strategie efficaci per proteggere la vista dei più giovani nel medio e lungo periodo. Queste le principali:

  • limitare il tempo passato davanti agli schermi, soprattutto dei computer e senza sforare mai la soglia massima di un’ora al giorno;
  • favorire attività all’aria aperta per passeggiare, giocare e in generale godere dell’illuminazione naturale, rispetto a quella di uno schermo;
  • monitorare la salute visiva con controlli oculistici regolari, essenziali per diagnosticare precocemente eventuali problemi.

Se è vero che l’aumento della miopia a livello globale non può essere ignorato, allo stesso tempo è possibile agire con interventi mirati e maggiore consapevolezza, così da contrastarne la diffusione. Ciò vuol dire limitare il tempo passato davanti ad uno schermo, certo, o magari soltanto assumere sane abitudini di vita, benefiche a prescindere dal rischio di miopia. E non solo.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Come insegnare la matematica con Direzione Discipline

matematica con direzione discipline

Insegnare matematica nella scuola primaria può sembrare una scalata. Non tanto per i contenuti in sé, quanto per la percezione diffusa – tra bambini, famiglie e talvolta anche tra noi adulti – che questa sia la materia “difficile”, quella che “o ce l’hai nel sangue o niente da fare”. Eppure, la matematica non è un talento innato, non è riservata a pochi. È un linguaggio, uno strumento potente per interpretare…

Una classe rumorosa non è una classe problematica

classe problematica

Chi insegna nella secondaria di primo o secondo grado conosce bene quella situazione. Magari stai facendo una bella attività a coppie, i ragazzi si stanno confrontando, c’è energia, partecipazione, voci che si sovrappongono… E poi, a fine ora, arriva la frecciatina del collega: “Ma nella tua classe c’è sempre tutto questo chiasso?” A quel punto potresti sorridere, cambiare discorso, spiegare. Io, ormai, rispondo con semplicità: “Stanno imparando.” E non è…

Direzione Discipline è il sussidiario più interessante tra le nuove proposte per le classi quarta e quinta scuola primaria

direzione discipline 2025

Quando si tratta di scegliere un sussidiario per le classi quarta e la quinta di scuola primaria, la parola d’ordine è una sola: efficacia. Ma se a questa aggiungiamo anche un pizzico di freschezza, una bella dose di inclusività e un approccio che mette davvero al centro il metodo di studio… beh, allora parliamo di Direzione Discipline. Questo corso ministeriale, frutto del lavoro del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica,…

Ma quindi, geometria in classe prima alla primaria si può fare, sì o no?

geometria in classe prima

La geometria è una di quelle parole che, quando si affaccia tra i banchi della prima primaria, genera subito qualche dubbio. “Ma si fa geometria in prima?”, ci si chiede spesso. Altre volte il dubbio si ripresenta, a distanza di tempo, con un altro volto: “Ma quando si comincia, davvero, con la geometria?” La verità è che la geometria non ha un punto di partenza ufficiale. Non comincia con una…

Il bullismo nasce nelle scuole medie

bullismo nasce nelle scuole medie

Il bullismo è uno dei problemi più urgenti della nostra società e, benché non sia circoscritto all’ambito scolastico, proprio all’interno della scuola trova il suo inizio. Lo conferma il Rapporto ESPAD Italia per il 2023 che, insieme ad altri studi, monitora i comportamenti a rischio fra gli studenti della scuola secondaria. Fra i dati analizzati dall’indagine, i più allarmanti riguardano la fascia d’età in cui cominciano i primi atteggiamenti di…

Nel cuore delle parole, il sussidiario delle letture dai doppi finali per scoprire le tipologie testuali attraverso un metodo deduttivo

nel cuore delle parole 2025

Nel cuore delle parole è un’opera che si pone l’obiettivo di accompagnare gli alunni e le alunne nel loro viaggio di crescita nel mondo del sapere. Ma non solo. In questo particolare momento storico la società richiede a gran voce a tutte le agenzie educative di farsi carico non solo delle competenze cognitive, ma anche e soprattutto dell’educazione affettivo-emotiva, al fine di preparare i cittadini e le cittadine del domani…

L’intelligenza artificiale tende a “compiacerci”, cercando di confermare le sue affermazioni, anche quando queste sono palesemente false

intelligenza artificiale tende a compiacerci

Di intelligenza artificiale in ambito scolastico si parla ormai ogni giorno, o quasi, e non sempre in termini lusinghieri. Sono molti i docenti che vorrebbero usarla, altrettanti quelli che già la utilizzano ma, allo stesso tempo, tantissimi insegnanti si dicono diffidenti. Docenti e studenti tuttavia ignorano il rischio più grande che risiede nell’uso delle IA generative per svolgere un qualche compito: le informazioni sbagliate. Le intelligenze artificiali sono spesso inattendibili…

Puntate i riflettori sui volumi della classe seconda e terza, il vero cuore pulsante di Pepper

Pepper e La Scuola nel Parco non è solo un nuovo sussidiario per la scuola primaria: è un invito a guardare l’apprendimento con occhi curiosi, attivi e pieni di meraviglia. Abbiamo fatto due chiacchiere con le autrici che l’hanno ideato e costruito, pagina dopo pagina, con la cura e la competenza di chi conosce bene le esigenze della classe. Ci hanno raccontato com’è nato questo progetto, cosa lo rende speciale…

Il fenomeno dei docenti influencer

docenti influencer

C’è una nuova frontiera dell’insegnamento, ed è digitale. Sempre più insegnanti, in Italia e nel mondo, stanno trasformando i social media in strumenti didattici e di narrazione, aprendo una finestra sul mondo della scuola vissuta dall’interno. Non si tratta soltanto di una moda passeggera: i cosiddetti teacher influencer sono diventati veri e propri punti di riferimento per colleghi, studenti e famiglie, capaci di coniugare competenze pedagogiche e abilità comunicative. Il…

L’iperprotezione dei genitori impedisce lo sviluppo dell’autonomia dei bambini

iperprotezione dei genitori

Paolo Crepet non è certo nuovo a opinioni che fanno discutere ma che, allo stesso tempo, descrivono i paradossi del mondo contemporaneo. In particolare, lo psichiatra e sociologo si è concentrato a lungo sulla scuola, parlando spesso del registro elettronico e dell’ingerenza dei genitori nell’educazione dei figli. Parte da un argomento simile l’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno : il rapporto fra genitori e figli, che secondo Crepet oggi è…

Hai visto la novità?

X